Annunciata l'inaugurazione della Stazione dell'Alta Velocità di Afragola progettata da Zaha Hadid
"Contiamo di concludere come da programma con Rfi e tutte le imprese implicate entro il 2016 i lavori, e a marzo 2017 di avere l'attivazione della stazione.
Questa deve essere la volta
buona è l'impegno che abbiamo preso con il Paese. Da qui passerà anche l'Alta
velocità Napoli-Bari, un'opera importantissima che ha finanziamenti importanti,
quindi credo che dobbiamo rispettare i tempi che ci siamo dati e saremo
sicuramente impegnati a fare in modo che le cose che diciamo avvengano".
Promette il ministro dei Trasporti Graziano Delrio nel corso della
conferenza stampa per il riavvio dei lavori nella stazione dell'Alta velocità
ad Afragola.
La TAV di Afragola sarà una grande opera che renderà più brevi i
tempi di collegamento con il Sud e sarà il primo nodo di interscambio
ferro/gomma della linea Roma - Napoli - Salerno e con l'asse ferroviario Alta
Capacità Napoli-Benevento-Bari, attraverso la variante Napoli - Cancello.
La stazione accoglierà anche i servizi ferroviari regionali e della
Circumvesuviana; inoltre, essendo fermata intermedia della linea Roma - Napoli
- Salerno, servirà anche l'area dell'hinterland napoletano, casertano e
nolano, vasto e molto abitato.
I lavori di rinnovamento della stazione erano iniziati nel 2003, per poi
interrompersi e riprendere definitivamente solo nel 2015. La struttura è stata
progettata da Zaha Hadid, scomparsa nell'aprile 2016. Grazie alle
sue idee e competenze, quella di Afragola diventerà la "stazione più bella
d'Italia".
I lavori della Porta del Sud, com'è
stata ribattezzata la stazione, erano iniziati ben 16 anni fa, nel 2003, per
poi interrompersi e riprendere definitivamente solo nel 2015.
Dopo l'iniziale apertura del cantiere, interruzioni varie, 12 anni di ritardi,
mancanza di fondi e problemi giudiziari, il cantiere della Tav di Afragola è
finalmente ripartito nell'estate 2015.
Il progetto di Zaha Hadid, concepito con una struttura a ponte che attraversa e
collega i binari dell'alta velocità, risale infatti al 2003, anno in cui si
aggiudicò la vittoria del concorso bandito dal Gruppo Ferrovie dello Stato,
spiccando tra altri grandi nomi come Peter Eisenman, Rem Koolhass e Dominique
Perrault.
Il concetto del ponte nasce dall'idea di allargare la passerella, necessaria per collegare le varie banchine, fino a trasformarla nella galleria passeggeri principale della stazione, fulcro del nuovo parco naturalistico-tecnologico destinato a riqualificare e valorizzare l'area. Il ponte assicura inoltre la connessione del territorio evitando che la ferrovia diventi un elemento di discontinuità e lega le due fasce del parco che si estendono sui lati dei binari creando un effetto di continuità tra l'area delimitata dall'anello viario e il paesaggio circostante Il linguaggio architettonico utilizzato, impostato verso l'articolazione del movimento, si ripropone ulteriormente all'interno dell'edificio, dove le traiettorie dei passeggeri determinano la geometria dello spazio.
Gli accessi alla stazione, sistemati sulle estremità est e ovest del ponte, agiscono come degli imbuti che raccolgono e incanalano i flussi attraverso le aree commerciali verso il nodo centrale della sala passeggeri, dove sono sistemate la biglietteria e le sale d'aspetto. La sala principale è pensata come un grande atrio che facilita connessioni visuali inaspettate grazie ad ampie vetrate che si aprono sulle piattaforme e sul paesaggio. Da questa sala il passeggero può dirigersi verso l'alto, dove si sviluppa il centro commerciale con i caffè e i ristoranti, e verso il basso, dove sono i binari.
Il volume della stazione, che si sviluppa per una lunghezza di circa 350 metri ,
raggiunge un'altezza massima di 25 metri dalla quota del ferro con i volumi in
acciaio della galleria commerciale. Al centro del corpo principale l'apertura
della galleria si amplia a descrivere un grande vuoto su tre livelli.
La continuità strutturale tra il tetto e le pareti interne fa percepire questo
grande spazio centrale come un esterno. Sulla galleria è prevista una vetrata
di oltre 5000 mq con shaders per il controllo e la diffusione della luce solare
diretta e orientata al recupero dell'energia solare.
Dopo una serie di vicissitudini non molto piacevoli, il cantiere
è oggi in mano all'impresa edile del Gruppo Astaldi, che si è impegnata a
concludere i lavori (per un valore contrattuale di 61 milioni di euro)
entro il 2016 o per lo meno a rendere agibile la stazione entro il 2016 e far
transitare i treni a partire dal 2017. Questi sono gli ultimi accordi e si
spera anche i definitivi, considerando che le Ferrovie dello Stato hanno
indetto due gare d'appalto prima di questa.
La prima impresa ad aggiudicarsi i lavori di costruzione nel 2006 fu la veneziana Sacaim, con un'offerta di 59 milioni di euro (circa 10 milioni in meno rispetto ai costi previsti). Non accettando poi gli adeguamenti richiesti al progetto esecutivo causa aumento di costi, l'impresa arrivò alla rescissione del contratto e così subentrò tra il 2009 e il 2010 la Dec spa di Bari che approvò il progetto esecutivo (nel frattempo il costo a base d'appalto passò da 70 milioni di euro a 86 milioni di euro). Nel 2012 i lavori furono però sospesi per mancanza di fondi e solo nell'estate 2015 sono ripartiti, dopo aver indetto una terza gara d'appalto, assegnata al Gruppo Astaldi secondo il criterio dell'offerta migliorativa e non più del massimo ribasso.
Nazione: Italia
Tipologia: Stazione Alta Velocità
Città: Afragola (Na)
Data: 2003/2017
Stato: In corso
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