Phaeno Science Centre di Zaha Hadid

Descritto come un parco giochi architettonico o la scatola magica, Phaeno realizza la nostra idea di creare una continuità complessa e dinamica di spazi fluidi

«Descritto come 'un parco giochi architettonico' o 'la scatola magica', Phaeno realizza la nostra idea di creare una "continuità complessa e dinamica di spazi fluidi":
dalle colline artificiali dolcemente ondulate agli avvallamenti che passano sotto la struttura principale sopraelevata, dal cratere, come base del museo, agli spazi illuminati dalla luce naturale alle cavità, a forma d'imbuto, accessibili all'interno.»

Phaeno Science Centre, Wolfsburg, Germania, 2000 – 2005, Fotografia © Hélèn Binet
Phaeno Science Centre, Wolfsburg, Germania, 2000 – 2005, Fotografia © Hélèn Binet
Phaeno Science Centre, Wolfsburg, Germania, 2000 – 2005, Fotografia © Hélèn Binet
Phaeno Science Centre, Wolfsburg, Germania, 2000 – 2005, Fotografia © Hélèn Binet
Phaeno Science Centre, Wolfsburg, Germania, 2000 – 2005, Fotografia © Hélèn Binet
Phaeno Science Centre, Wolfsburg, Germania, 2000 – 2005, Fotografia © Werner Huthmacher
Phaeno Science Centre, Wolfsburg, Germania, 2000 – 2005, Fotografia © Werner Huthmacher
Phaeno Science Centre, Wolfsburg, Germania, 2000 – 2005, Fotografia © Werner Huthmacher
Phaeno Science Centre, Wolfsburg, Germania, 2000 – 2005, Fotografia © Werner Huthmacher
Phaeno Science Centre, Wolfsburg, Germania, 2000 – 2005, Dipinto © Zaha Hadid Architects
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Phaeno Science Centre

Wolfsburg, Germany
2000 - 2005
Neuland Wohnbaugesellschaft mbH on behalf of the City of Wolfsburg
Opera realizzata
12.000m2
9.000 m2 exhibition
15.000 m2 underground parking

© archimagazine
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Architettura
Design
Transportation Design
Le spider anni '50 e anni '60 di Umberto Panarella

Le spider anni '50 e anni '60

L'automobile fu la naturale evoluzione della carrozza. Le prime automobili erano delle semplici carrozze alle quali furono eliminate le parti che servivano per attaccare i cavalli e aggiunto un piccolo motore a scoppio.Le prime auto erano completamente aperte o al massimo prevedevano, come sulle carrozze, una copertura a mantice. Agli albori, quindi, erano tutte scoperte, anche perché i motori erano poco potenti e perciò nessun costruttore era intenzionato ad appesantirle con una carrozzeria chiusa.

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