Vincent Callebaut

Si è laureato a ventitré anni presso l'Institute Victor Horta con una tesi su un progetto parigino «Métamusée des Arts et Civilisations».

Dopo gli studi, attraverso il contributo del Programma Leonardo da Vinci, promosso dall'Unione Europea, si trasferisce a Parigi e frequenta gli studi degli architetti Odile Decq e Massimiliano Fuksas per poi fondare il proprio studio «Vincent Callebaut Architectures».
Emerge subito il suo talento vincendo nel 2001 il Prix Napoléon Godecharle per l'architettura del futuro con il suo progetto ecologico "Elasticity", una città acquatica di 50.000 abitanti completamente autonoma. La giuria apprezza il dinamismo, l'espressività e la coerenza del suo concetto e lo riconosce come "una personalità di notevole capacità, il cui successo in futuro sarà un vanto per il Belgio".
Da New York a Hong Kong via Bruxelles e Parigi, Vincent Callebaut propone con convinzione e brillantezza attraverso, la stampa internazionale, i suoi progetti ecologici e lungimirante in dialogo con le comunità locali e le istanze ecologiche nell'attuale contesto di crisi economica e crisi ecologica.

Nel luglio 2009, l'opera di Vincent Callebaut è stata esposta alla famosa galleria berlinese Aedes e nel maggio 2010, Vincent Callebaut Architectures e l'Agenzia Norman Foster and Partners illustrano il potenziale futuro ecologico delle megalopoli di domani al au Pavillon du Futur de l'Exposition Universelle de Shanghai.

A 33 anni, Vincent Callebaut porta una visione multidisciplinare e responsabile nei confronti dell'ambiente e del progetto architettonico.
In corso di costruzione L'Agora Garden.