Il Seasteading Institute realizzerà la prima città galleggiante nella Polinesia francese
Il Seasteading Institute è una organizzazione di San Francisco impegnata da cinque anni nello studio di fattibilità per la costruzione di «comunità innovative permanenti galleggianti in mare».
Il governo delle isole ha firmato un protocollo d'intesa con l'istituto statunitense per un progetto pilota che vedrà la costruzione della prima città galleggiante al mondo. La comunità galleggiante sarà sostenibile e autosufficiente.
Anche in virtù del fatto che la Polinesia francese, un insieme di 118 isole nel sud del Pacifico, a circa 6.000 km a est dell'Australia, è a rischio di innalzamento del livello del mare. L'economia è basata sul turismo e questo approccio altamente tecnologico ne favorirà lo sviluppo.
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Il progetto prevede numerosi studi sull'impatto economico e ambientale del sistema, la sperimentazione di nuove soluzioni, oltre alle inevitabili nuove implicazioni legali che la nascita di una città galleggiante comporta.
Randolph Hencken, direttore esecutivo dell'Istituto, ha detto: «Quello che ci interessa è avere un luogo in cui possiamo provare cose che non sono mai state provate prima. Eravamo alla ricerca di acque riparate, non vogliamo essere in mare aperto – anche se tecnologicamente possibile ad alti costi – ed avere un rapporto con istituzioni molto stabili in modo da lavorare con un governo che ci vuole lì, che abbia rispetto del nostro lavoro così come noi per loro. I benefici saranno per entrambi».
E comunque, la mutazione sarà graduale. Ogni piattaforma galleggiante potrà essere trainata da un luogo all'altro grazie ad un rimorchiatore; potrà, inoltre, essere incastrata per creare nuove formazioni tentacolari sulla superficie dell'acqua.
Insomma, alloggi sul mare che vengono ad aggiungersi man mano che la città si allarga.
Dopo gli studi iniziali, un progetto di legge sarà redatto nel 2018 e la costruzione potrà iniziare nel 2019.
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