Il SARS-CoV-2, il virus che provoca la malattia, definita Covid-19, causa polmonite ed embolia polmonare periferica diffusa
Il trattamento precoce con enoxaparina è necessario per prevenire la formazione di trombi
È descritto in letteratura che le infezioni virali possono alterare la coagulazione del sangue. Ciò significa che durante o immediatamente dopo l'infezione da virus, nell'uomo la capacità del sangue di coagulare può essere drasticamente modificata portando a complicanze trombotiche.
Allo stato attuali delle conoscenze, è possibile, nei pazienti con Covid-19, identificare due quadri clinici.
Nell'80% dei casi, la sintomatologia corrisponde a quello di una influenza e si risolve senza causare complicazioni. Nel restante 20% dei casi si ha una polmonite mono o bilaterale. Quando il quadro è grave, nonostante l'utilizzo di supporti ventilatori e di assistenza circolatoria, in circa il 2.5% dei casi si ha il decesso del paziente.
La radiografia del torace e soprattutto l'esame TAC, eseguita nei pazienti in terapia intensiva, mostra quadri di addensamento polmonare con opacità a vetro smerigliato.
Questi quadri radiologici, la presenza di un Di-Dimero positivo e l'alta mortalità mi hanno fatto ipotizzare che le complicanze polmonari possono essere correlate a un'embolia polmonare diffusa.
Per lo stretto rapporto anatomico tra vasi sanguigni ed alveoli polmonari, è, infatti, ipotizzabile che il SARS-CoV-2, dalle prime vie respiratorie arrivi agli alveoli polmonari da dove passa nella rete capillare ed innesca un processo infiammatorio a carico dell'endotelio vascolare. Questo porta ad una interruzione del flusso sanguigno con conseguente formazione di coaguli che progressivamente si trasforma in una embolia polmonare massiva.
L'eparina impedisce la formazione dei trombi e permette un ripristino della circolazione quando con la regressione del processo flogistico si può avere una ricanalizzazione del microcircolo.
Recenti studi autoptici eseguiti su 50 pazienti, deceduti per Covid-19, presso il Presidio Ospedaliero di Brescia (Italia) e Torino fanno ipotizzare che l'alta mortalità e le morti improvvise riscontrate nei pazienti con Covid-19 siano dovute ad una grave complicanza rappresentata dalla EPM. La somministrazione dell'eparina a basso peso molecolare ha migliorato solo parzialmente il decorso della malattia.
Lo studio sul SARS-CoV-2 ha permesso di individuare sulla membrana la presenza di una sostanza denominata haemoagglutinina che a contatto col sangue ne favorisce la coagulazione.
In base a queste conoscenze per evitare l'insorgenza dei trombi, propongo la somministrazione della enoxaparina alla insorgenza dei sintomi del Covid-19. Per le conoscenze sulle proprietà dell'eparina e per la sicura presenza dei trombi nei polmoni di questi pazienti, ritengo che anticipare i tempi della somministrazione della enoxaparina non debba richiedere l'avvio di alcuna sperimentazione.
È ragionevole ritenere che il processo trombotico nei capillari alveolare inizi contemporaneamente al processo infiammatorio negli alveoli polmonari e che il SARS-CoV-2 causi contemporaneamente la polmonite e l'embolia polmonare acuta e massiva. Questa mia ipotesi è stata accettata, alcuni giorni fa, per la pubblicazione sul Journal of Cardiology Research.
Recenti studi condotti in Cina stanno documentato che l'enoxaparina, oltre alle proprietà anticoagulanti è in gradi di catturare il SARS-CoV-2 e di impedirne la riproduzione.
Questo è un altro valido motivo per anticipare la somministrazione di questo farmaco.
Per queste due importanti proprietà, propongo di somministrare l'eparina non appena compaiono i primi sintomi dell'influenza e per la durata di 20 giorni.
Bibliography
1. Nonantzin Beristain-Covarrubias, Marisol Perez-Toledo, Mark R. Thomas, Ian R. Henderson, Steve P. Watson and Adam F. Cunningham Understanding Infection-Induced Thrombosis: Lessons Learned From Animal Models. the journal Frontiers in Immunology 05 November 2019
2. Marco Goeijenbier. Haemostasis and virus infections, epidemiology, pathogenesis and prevention
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Salvatore Spagnolo, cardiochirurgo di chiara fama, è ideatore della tecnica di inversione della circolazione del sangue nelle arterie polmonari per il trattamento dell'embolia polmonare massiva che, prima della tecnica, aveva esito quasi sempre fatale.
Ha messo a punto una nuova tecnica chirurgica nel trattamento degli aneurismi della radice aortica e dell'aorta ascendente. Tale tecnica si basa sul concetto di non sostituire la parete aortica aneurismatica ma di ripristinarne la normale configurazione anatomo-funzionale mediante una plastica ricostruttiva della parete e,successivamente, stabilizzarla mediante l'applicazione, all'esterno, di una nuova parete in pericardio. Con questa tecnica, sono stati operati, finora, 600 pazienti.
Dal 1980 a oggi, ha eseguito, come primo operatore, oltre 25.000 interventi di cardiochirurgia, comprendenti tutte le patologie cardiovascolari dell'adulto.
Per primo, nel 1986, ha sostituito l'arco aortico in età pediatrica. Per questo intervento, gli fu conferito, dal Presidente della Repubblica, il Premio 'I numeri uno'.
Dal 1990, ipotizzando come causa principale di occlusione dei bypass coronarici la formazione di una nuova stenosi coronarica legata alla stessa tecnica operatoria utilizzata, ha introdotto la microchirurgia nell'intervento di bypass coronarico, utilizzando il microscopio operatore. Con tecnica microchirurgica, sono stati operati consecutivamente 4.600 pazienti. Con questa tecnica è migliorata notevolmente la percentuale di pervietà dei bypass con vena safena. La microchirurgia ha reso operabili i pazienti con coronarie di piccolo calibro, destinati al trapianto cardiaco. Con l'utilizzazione del microscopio operatore, è stato possibile, inoltre, ricostruire le coronarie nei pazienti con malattia coronarica diffusa o con stenosi multiple.
È stato autore o collaboratore di circa 120 lavori scientifici.
È stato Direttore del Dipartimento di Cardiochirurgia del Policlinico di Monza (Mi).
Attualmente, è corresponsabile presso la clinica ICLAS di Rapallo (Ge).
Dott. Salvatore Spagnolo
Cardiochirurgo ICLAS Rapallo (GE)
Tel.: 3357033919. spagnolo.salvatore@libero.it
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