Monet, Cézanne, Renoir e altre storie di pittura in Francia
Repubblica di San Marino - Palazzo Sums
Dal 23 ottobre 2010 al 27 marzo 2011
Questa mostra, costruita con dipinti provenienti dai musei di Boston, Columbus, Montpellier, Lille, Angers e dell'Ecole Nationale Supérieure des Beaux-Arts di Parigi, si compone di 25 opere, alcune di grande formato, che si collegano alla grande mostra riminese di Castel Sismondo (Parigi. Gli anni meravigliosi. Impressionismo contro Salon), ma, pur costituendone un logico proseguimento, in modo autonomo raccontano pagine significative della storia dell'arte in quegli “anni meravigliosi” che fecero di Parigi e della Francia il riferimento di un mondo. Si tratta, dunque, di una mostra di approfondimento, tutta costruita su quadri scelti perché emblematici in funzione del momento storico trattato.
Sulle pareti completamente rinnovate di un Palazzo Sums che si apre all'arte
più importante, nel centro storico della Repubblica di San Marino, compaiono
così quadri di grandi maestri, da Corot a Courbet, da Monet a Cézanne, da
Renoir a Pissarro, da Sisley a Degas assieme ad alcuni pittori del Salon. Per indagare
aspetti della vicenda artistica francese soltanto accennati nella contemporanea
rassegna riminese.
Da qui nasce la preziosità di questa mostra, che non si limita a offrire
emozioni ma intende proporre approfondimenti, come meravigliose finestre su
decenni che hanno segnato l'arte e il gusto, in Europa e non solo.
È il caso, per citare un esempio, del bellissimo Riva fiorita a Vétheuil di
Monet, qui in uno dei suoi momenti artisticamente più felici. È la scelta di
allontanarsi da Parigi, attratto dall'acqua limpida dei fiumi e dall'esplosione
della natura. Il fiume è naturalmente la Senna, a Vétheuil, subito dopo la
morte della prima moglie Camille e la decisione di lasciare il nido protetto di
Argenteuil. Gli anni di Vétheuil sono certo tra i più difficili dal punto di
vista esistenziale per il pittore francese, ma sono anche gli anni in cui egli
getta stilisticamente le basi per quanto verrà compiendo, di lì a pochi anni,
nel luogo magico di Giverny.
E anche i cavalli di Degas, impegnati in una corsa nell'ippodromo parigino di
Longchamp, sono un esempio ulteriore di questo discorso per figure scelto per
la mostra sanmarinese. Così come il celeberrimo Autoritratto con berretto di
Cézanne o gli approfondimenti ri---servati all'opera di Pissarro e Sisley negli
anni ottanta del XIX secolo, proprio perché vi possa essere un confronto
attendibile con il Monet che lavora nello stesso momento a Vétheuil. O ancora
quella gemma rara che corrisponde, quasi alla maniera di Manet, alla Piccola
italiana cantante di strada, che Bazille dipinge nel 1866 con un accento che si
direbbe, ideale per il luogo, quasi felliniano. E che sarà messa in relazione
con la Giovane curiosa di Bertrand, artista di Salon. O i due ritratti ad
Alfred Bruyas eseguiti da Couture e Courbet rispettivamente nel 1850 e 1854. E
tutta la mostra procede così, in un continuo contrappunto di storie, a gettare
luce inedita sulla pittura di quegli anni a Parigi e in Francia.