Ritratti del potere. Volti e meccanismi dell'autorità
Firenze - CCCS - Centro di Cultura Contemporanea Strozzina
Dall'1 ottobre 2010 al 23 gennaio 2011
La mostra svilupperà un'analisi sul ritratto e sulla rappresentazione mediatica
del potere politico, economico e sociale nel mondo contemporaneo, attraverso le
opere di artisti e collettivi internazionali quali Tina Barney, Christoph
Brech, Bureau d'études, Fabio Cifariello Ciardi, Clegg & Guttman, Nick
Danziger, Rineke Dijkstra, Jim Dow, Francesco Jodice, Annie Leibovitz, Helmut
Newton, Trevor Paglen, Martin Parr, Wang Qingsong, Daniela Rossell, Jules
Spinatsch, Hiroshi Sugimoto, The Yes Men.
L'iniziativa si tiene in contemporanea con la retrospettiva dedicata al
Bronzino, maestro della ritrattistica manierista, ospitata al Piano Nobile di
Palazzo Strozzi.
L'iniziativa, nata da un progetto del CCCS, con la consulenza
scientifica di Peter Funnell (curatore e direttore dei programmi di ricerca
alla National Portrait Gallery di Londra), Walter Guadagnini (presidente della
Commissione Scientifica del progetto “UniCredit & Art”), Roberta Valtorta
(direttore del Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo), con il
coordinamento di Franziska Nori (direttore del CCCS), presenterà le opere di
artisti e collettivi internazionali - Tina Barney, Christoph Brech, Bureau
d'études, Fabio Cifariello Ciardi, Clegg & Guttman, Nick Danziger, Rineke
Dijkstra, Jim Dow, Francesco Jodice, Annie Leibovitz, Helmut Newton, Trevor
Paglen, Martin Parr, Wang Qingsong, Daniela Rossell, Jules Spinatsch, Hiroshi
Sugimoto, The Yes Men - in grado di sviluppare un'analisi critica sul ritratto
e sulla rappresentazione mediatica del potere politico, economico e sociale.
L'iniziativa si tiene in contemporanea con la retrospettiva dedicata al
Bronzino, maestro indiscusso della ritrattistica manierista, ospitata al Piano
Nobile di Palazzo Strozzi.
Il percorso espositivo si svilupperà seguendo due principali prospettive:
l'analisi del potere come espressione del carisma di singoli individui che sono
diventati icone o simboli del loro tempo e l'indagine sul potere di
istituzioni o modelli sociali che si rappresentano o che sono criticamente
rappresentati.
Nell'epoca contemporanea il ruolo delle immagini è cresciuto a tal punto da far
emergere in modo preponderante il loro valore non solo di raffigurazione ma
anche di affermazione del potere. Le opere in mostra testimonieranno le strategie
di autoreferenzialità, ma anche i diversi approcci da parte di artisti che
decostruiscono o mettono in crisi le immagini rappresentative del potere
sociale, economico o politico, in grado sia di affermare una leadership ma
anche di metterne in crisi l'autorità.
Dalla collezione della National Portrait Gallery di Londra proverranno le opere
di tre famosi fotografi internazionali che riflettono sull'immagine
dell'autorità politica, come la serie dedicata alla regina Elisabetta II di
Annie Leibovitz (USA, 1949) che testimonia il dialogo di una celebre artista
contemporanea con la grande tradizione della ritrattistica ufficiale, o come il
ciclo Blair at War di Nick Danziger (Gran Bretagna, 1958), una straordinaria
visione della vita quotidiana di Tony Blair durante i giorni precedenti lo
scoppio della guerra in Iraq, o ancora il ritratto di Margaret Thatcher di
Helmut Newton (Germania, 1920 – USA, 2004) che mantiene vivo il ruolo di icona
di una delle personalità politiche più influenti degli ultimi decenni,
nonostante la sua autorità fosse ormai tramontata.
Il duo Clegg & Guttman (Irlanda, 1957; Israele, 1957) propone le fotografie
di tre amministratori delegati della Deutsche Bank. Le immagini, che si
ispirano al genere del ritratto di rappresentanza, divengono una riflessione
concettuale sul tema della presentazione pubblica di soggetti che sono al tempo
stesso i committenti dell'opera. Christoph Brech (Germania, 1964) ritrae un
moderno mecenate attraverso un video che si sofferma su un particolare dello scafo
del suo yacht, il Sea Force One, un'imbarcazione-museo ripresa da lontano nelle
acque di Venezia.
Il ruolo delle immagini, inteso non solo come rappresentazione ma anche come
strumento di costruzione o di indagine del potere, è analizzato da artisti
quali il giapponese Hiroshi Sugimoto (Giappone, 1948), nei cui Portraits coglie
le sculture in cera di personaggi storici o del presente che sembrano tornare
in vita tramite la forza evocativa della fotografia, l'olandese Rineke Dijkstra
(Paesi Bassi, 1959) che propone una serie di immagini dedicata a un soldato
della Legione straniera francese, riflettendo su quanto rimanga dell'individuo
quando si rende rappresentante di un'autorità militare, o l'italiano Francesco
Jodice (Italia, 1967) che, con il video Dubai Citytellers, analizza lo sviluppo
e le ricadute sociali di uno dei nuovi luoghi del potere economico globale.
Tina Barney (USA, 1945) documenta la vita e gli ambienti domestici di famiglie
dell'alta società, combinando uno sguardo spontaneo da scatto privato e una
raffinata ricerca estetica con molteplici riferimenti all'arte e alla
fotografia della tradizione. La provocatoria serie fotografica Ricas y Famosas
di Daniela Rossell (Messico, 1973) testimonia il gusto e gli eccessi della
nuova ricchissima oligarchia sociale messicana, mentre Luxory di Martin Parr
(Gran Bretagna, 1952) ha come oggetto sfilate di moda, corse di cavalli, fiere
d'arte nelle principali capitali mondiali, analizzando lo stile di vita delle
upper classes nel mondo occidentale globalizzato.
Le immagini di Jim Dow (USA, 1942) ritraggono gli sfarzosi ambienti dei più
importanti club privati dell'alta società di New York, luoghi celebri della
città ma chiusi e impenetrabili per le persone comuni.
La nuova opera del compositore Fabio Cifariello Ciardi (Italia, 1960) avrà come
oggetto i discorsi pubblici di celebri uomini politici, basi per la
realizzazione di melodie elettroacustiche che evidenzieranno le loro studiate
tecniche oratorie di persuasione.
Nel trittico fotografico Past, Present and Future Wang Qingsong (Cina, 1966)
rappresenta se stesso di fronte a tableaux vivants che ricostruiscono sculture
monumentali e celebrative di stampo socialista, riflettendo sulla natura
contraddittoria dell'effettivo potere delle masse nella Cina contemporanea.
Un diverso approccio critico alla tematica del potere proviene dal collettivo
francese Bureau d'études (Francia), con un progetto di mappatura delle
correlazioni su scala globale tra potere politico e economico. Le operazioni e
le missioni segrete della CIA sono invece al centro del lavoro di Trevor Paglen
(USA, 1974) che ne ricostruisce movimenti e connessioni top secret. Jules
Spinatsch (Svizzera, 1964) presenta un nuovo lavoro, tratto dalla serie
video-fotografica Temporary Discomfort, che denuncia la controversa
trasformazione di un luogo come l'isola della Maddalena in Sardegna, in
occasione del mai avvenuto summit del G8. Sarà inoltre proposto l'esempio di
attivismo antagonista del collettivo The Yes Men (USA), di cui viene presentata
la clamorosa iniziativa mediatica con cui sono state messe in crisi l'immagine
e il potere della multinazionale responsabile della catastrofe ecologica del
Bhopal in India.
Accompagnerà l'esposizione un catalogo bilingue (italiano-inglese) Silvana
editoriale che proporrà una serie di saggi, scritti da autori internazionali
provenienti da diversi ambiti e discipline, come ideale approfondimento della
tematica della mostra.
Durante il periodo d'apertura, è previsto un calendario di lecture tenute da
esperti di vari settori che apriranno spazi di confronto diretto con il
pubblico.
Informazioni:
Ritratti del potere. Volti e meccanismi dell'autorità
Firenze - CCCS - Centro di Cultura Contemporanea Strozzina
Dall'1 ottobre 2010 al 23 gennaio 2011
Orari: marted' - domenica 10.00 - 20.00, gioved' 10.00 - 23.00. Luned' chiuso.
Biglietto (valido per un mese): 5,00 € intero; 4,00 € ridotto (studenti
universitari e convenzioni); 3,00 € ridotto scuole;
gioved' gratuito 18.00 – 23.00
Catalogo: Silvana editoriale