Arte Povera 1968
Bologna - MAMbo - Museo d'Arte Moderna
Dal 24 settembre al 26 dicembre 2011
A cura di Germano Celant e Gianfranco Maraniello
Apre al MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna il 24 settembre la grande
mostra-evento Arte povera 2011 a cura di Germano Celant, che da settembre 2011
ad aprile 2012 è protagonista in diverse e importanti istituzioni museali
italiane. La mostra presentata al MAMbo, dal titolo Arte povera 1968, curata da
Germano Celant e Gianfranco Maraniello, trae spunto da una delle prime
esposizioni tenutasi proprio a Bologna nel ‘68 alla Galleria de' Foscherari e
offre una propria peculiare lettura delle origini dell'Arte povera e dello
specifico filone legato all'editoria storica e attuale. Vengono presentate al
pubblico alcune delle opere esposte durante la mostra storica così come altre
che testimoniano dell'attività svolta dagli artisti negli anni, cui si aggiunge
una selezione di materiali editoriali concernente il movimento e i suoi
contributi linguistici. Il percorso espositivo prende avvio con uno spazio
introduttivo dal titolo Gli artisti dell'Arte povera fotografati da Paolo
Mussat Sartor - 1968 -1987 in cui è visibile una selezione di ritratti
realizzati dal grande fotografo. Successivamente il visitatore accede
all'imponente Sala delle Ciminiere, in cui sono esposti nella parte centrale e
in quella sinistra lavori di Anselmo, Boetti, Calzolari, Fabro, Kounellis,
Mario Merz, Marisa Merz, Pascali, Paolini, Penone, Pistoletto, Prini e Zorio,
tra cui alcuni già in mostra nel 1968 da de' Foscherari. Dal lato destro della
sala si accede alla sezione Bologna 1968, specificamente dedicata alla mostra
storica, con documenti originali e opere di Mario Ceroli, Alighiero Boetti e
Gianni Piacentino. L'area successiva I libri secondo l'Arte povera 1966-1980, a
cura di Giorgio Maffei e Corraini Edizioni è completamente dedicata
all'editoria. L'esposizione si conclude con il film documentario Arte povera
(2000, durata 28'30”), a cura di Beatrice Merz e Sergio Ariotti, edito da
Hopefulmonster. Per tutta la durata della mostra, il MAMbo ospita una serie di
incontri legati agli specifici temi affrontati e volti a presentare i progetti
editoriali che il museo ha dedicato ad alcuni esponenti dell'Arte povera.
IL MUSEO
Il MAMbo è il Museo d'Arte Moderna di Bologna. Sede principale
dell'Istituzione Galleria d'Arte Moderna, con 9.500 mq di superficie,dispone di
un patrimonio che supera le 4.000 opere, cui si aggiungono oltre 300 lavori di
Giorgio Morandi, custoditi a Palazzo d'Accursio dal Museo Morandi, la più ampia
e completa raccolta al mondo di opere del maestro bolognese. Le altre sedi
dell'Istituzione sono Casa Morandi, luogo di vita e studio in cui l'artista
operò dal 1910 al 1964, il Museo per la Memoria di Ustica, sede
dell'installazione permanente dell'artista francese Christian Boltanski,
testimonianza di una delle tragedie più discusse della storia italiana e Villa
delle Rose, dal 1989 spazio espositivo esterno della Galleria d'Arte Moderna.
La Collezione Permanente del MAMbo ripercorre la storia dell'arte italiana dal
secondo dopoguerra a oggi, sostenendo al contempo le pratiche artistiche più
innovative. Attenzione all'oggi e individuazione dei propri presupposti - la
storia del museo ha origine dalla Galleria d'Arte Moderna di Bologna (attiva
dal 1975) - si ritrovano nei quattro principali indirizzi di ricerca su cui è
imperniata LA COLLEZIONE. Per una storia del Museo d'Arte Moderna di Bologna:
Arte e Ideologia, Arte Astratta e Informale, Per una storia della GAM
(1968-2008). Estratti e Focus on Contemporary Italian Art. Dal 2007 la
programmazione delle mostre temporanee del MAMbo dedica ampio spazio a noti
artisti italiani e internazionali in una prospettiva aperta alla ricerca e alla
dialettica tra le opere e il contesto espositivo peculiare dell'ex Forno del
Pane (l'edificio storico che lo ospita). Sono state portate avanti e proseguono
tuttora tre macro-aree tematiche: Criticism, ovvero il percorso di riflessione
e di indagine, iniziato nel 2006, sulla funzione, i linguaggi e le pratiche del
museo contemporaneo che ha coinvolto artisti quali Ryan Gander, Paolo Chiasera,
Markus Schinwald, Christopher Williams, Bojan Sarcevic, Adam Chodzko, Eva
Marisaldi, Diego Perrone, Ding Yi, DeRijke/De Rooij, Guyton\Walker, Natasha
Sadr Haghighian, Trisha Donnelly, Sarah Morris, Seth Price e Matthew Day
Jackson. Interferenza nella gravitazione universale, che mutuando il titolo da
un'opera di Giovanni Anselmo, pone l'attenzione sulla stagione “etica”
dell'arte italiana con le grandi mostre dello stesso Anselmo, di Luigi Ontani,
di Giuseppe Penone e di Gilberto Zorio. Visual Culture and After, ovvero
l'attenzione alla trasversalità dei linguaggi artistici contemporanei, tema
affrontato dal museo sin dall'inaugurazione con Vertigo. Il secolo di arte
off-media dal Futurismo al web, e successivamente approfondito tramite diverse
mostre e oltre un centinaio di eventi organizzati e ospitati che hanno spaziato
tra cinema (mostra Fellini. Dall'Italia alla luna), libri, design (mostra Dino
Gavina. Lampi di design) musica, danza, scienza, spettacolo.
Informazioni
Arte Povera 1968
Luogo: Bologna - MAMbo - Museo d'Arte Moderna
Via Don Minzoni 14, Bologna
Periodo: dal 24 settembre al 26 dicembre 2011
Orari: martedì, mercoledì e venerdì dalle 12.00 alle 18.00; giovedì dalle 12.00 alle 22.00; sabato, domenica e festivi dalle 12.00 alle 20.00
Ingresso: 6,00 Euro; ridotto 4,00 Euro
Info: tel. 051 6496611