Arte

Arte Povera in città

Bergamo - GAMeC, Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea
Novembre 2011 - aprile 2012
A cura di Germano Celant e Giacinto di Pietrantonio

Nell'ambito del grande evento a cura di Germano Celant Arte Povera 2011 che si svolgerà in diverse istituzioni museali da settembre 2011, il Comune di Bergamo e la GAMeC hanno aderito partecipando con un progetto - ancora in via di definizione - a cura di Germano Celant e Giacinto Di Pietrantonio che prevede il coinvolgimento degli artisti Giovanni Anselmo, Alighiero Boetti, Pier Paolo Calzolari, Luciano Fabro, Jannis Kounellis, Mario Merz, Marisa Merz, Giulio Paolini, Pino Pascali, Giuseppe Penone, Michelangelo Pistoletto, Emilio Prini, Gilberto Zorio
Per la sede di Bergamo si è scelto di dare particolare importanza alla possibilità di allargare il “ter- ritorio” di intervento attinente all'Arte Povera. A fianco di architettura interne ed esterne dei musei italiani verrà sperimentato anche il territorio urbano, così da stabilire un dialogo, unico e spettaco- lare, tra le installazioni degli artisti ed il contesto ambientale di porte e chiostri, piazze e porticati, strade e torri di una città. In tale prospettiva e con la volontà di offrire un risultato sorprendente e certamente distintivo a tutto l'evento, si è sviluppato il progetto pensato per Bergamo Alta: Arte Povera in città.
Qui le opere dell'Arte Povera saranno messe a confronto con una realtà dal forte carattere storico della città coinvolgendola e riconsegnandola al pubblico in una prospettiva inaspettata, in cui i monumenti di ieri funzioneranno come eco di risonanza dell'arte di oggi. A tale scopo saranno presentati, tramite il coinvolgimento diretto degli artisti, lavori recenti, se non totalmente nuovi, perché ideati appositamente per i luoghi scelti, così da offrire una lettura inusuale e sorprendente sia del linguaggio visivo sia del contesto ambientale. In questo modo la struttura urbanistica e alcuni dei luoghi più celebri di Bergamo Alta, per la loro particolare bellezza, importanza storica e posizione strategica nel tessuto urbano, potrebbero costituire i “territori” in cui installare le opere degli artisti dell'Arte Povera.