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I Macchiaioli. Sentimento del vero
Torino - Palazzo Bricherasio
Dal 16 febbraio al 10 giugno 2007
A vent'anni dalla grande mostra alla Mole Antonelliana tornano a Torino, nelle sale di Palazzo Bricherasio, i Macchiaioli
Telemaco Signorini
Sulle colline a Settignano, 1885
Olio su tela - Dim: 37 x 50 cm
Collezione privata
La mostra, curata da Francesca Dini, propone un itinerario di oltre cento opere, articolato in otto sezioni, volto a studiare l'originale e rigoroso rapporto dei Macchiaioli con “i principi del vero".
Silvestro Lega
I fidanzati, 1869
Olio su tela - Dim: 35 x 79 cm
Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci
La prima sezione (Origine e affermazione della "macchia") esemplifica con noti capolavori di Telemaco Signorini (Pascoli a Castiglioncello, Ritorno dalla capitale e Giovani pescatori) di Serafino De Tivoli (Una pastura), di Vito D'ancona, di Giovanni Fattori, di Raffaello Sernesi, l'invenzione della "macchia", strumento ed emblema del movimento dei realisti toscani.
Niccolò Cannicci
Girotondo, 1877
Olio su tela
La seconda sezione (Castiglioncello e Piagentina, realtà e lirica del paesaggio) introduce al momento più poetico della storia dei Macchiaioli come movimento unitario. Nel corso degli anni sessanta infatti tali artisti alternarono la loro presenza tra la villa del critico e mecenate Diego Martelli a Castiglioncello e la campagna fiorentina di Piagentina: le splendide predelle di Odoardo Borrani, di Raffaello Sernesi, di Giuseppe Abbati (di quest'ultimo in particolare si segnala l'inedito Paese di Vada nella Maremma toscana), straordinari capolavori di Fattori (Riposo in Maremma, Criniere al vento, Pasture in Maremma, Diego Martelli a Castiglioncello), di Signorini (I renaioli sull'Arno), di Silvestro Lega (La visita in villa), attestano un nuovo modo di rapportarsi con il paesaggio.
Francesco Gioli
Le boscaiole di San Rossore, 1887
Olio su tela
La terza sezione (L'epica del quotidiano) ruota attorno al ritrovato capolavoro di Telemaco Signorini L'alzaia, oggi proprietà di una collezione inglese, e raggruppa splendidi dipinti (di Fattori, Le macchiaiole e Raccolta del fieno in Maremma, di Borrani Cucitrici di camicie rosse, di Abbati L'orazione, di Lega Educazione al lavoro) esemplificativi di quella sublimazione del tema lavoro e della realtà della vita quotidiana italiana del tempo, che è dimensione primaria di questi pittori.
Raffaello Sernesi
Ladruncoli di fichi
La quarta sezione (Presagi di Naturalismo nella pittura dei Macchiaioli) si raccoglie attorno al magnifico Ave Maria di Fattori, non più visto da oltre cinquant'anni, attestando l'insinuarsi nella poetica dei Nostri di inevitabili influenze internazionali, che contemperano da un lato la pittura dei campi di Jules Breton (Cristiano Banti, Confidenze), e dall'altro il caldo olandesismo degli interni di Alfred Stevens e di James Tissot (Signorini, Non potendo aspettare, Borrani, Una visita al mio studio, D'Ancona, Signora in conversazione).
Giovanni Fattori
Viale Principe Amedeo
Olio su tela
La quinta sezione (La declinazione “gentile” del vero) documenta l'impegno di artisti macchiaioli della seconda generazione ad una trascrizione “oggettiva”del vero che, depotenziando i valori di sintesi e di tensione etica della precedente produzione macchiaiola approda dopo il 1870 ad un fare più piacevolmente narrativo. Sono esposte le opere di Francesco Gioli (Il Monte di Pietà), di Niccolò Cannicci (Il girotondo e Primi raggi), di Egisto Ferroni.
Giovanni Fattori
Ave Maria
Olio su tavola
A partire dagli anni Ottanta i capiscuola macchiaioli, pur rimanendo fedeli ai temi precipui del Realismo, tendono a sviluppare percorsi individuali, Signorini privilegiando il “carattere” nella tipizzazione dei volti di Riomaggiore (Sesta sezione, Il “carattere” di Signorini); Lega accentuando la spiritualità delle sue donne del Gabbro (Settima sezione, il “Sentimento” di Lega); Fattori esprimendo con rigore nel verismo integrale dei grandi quadri maremmani, il sentimento di appartenenza alla civiltà della sua terra (Ottava sezione: la “verità” di Fattori). E' attraverso questi tre grandi maestri che l'eredità dei Macchiaioli si consegna al Novecento.
Silvestro Lega
Ritratto di Giulia Bandini (L'inglesina)
Olio su tela
Telemaco Signorini
Processione a Settignano, 1880
Olio su tela
Informazioni
I Macchiaioli. Sentimento del vero
Luogo: Torino - Palazzo Bricherasio
Via Teofilo Rossi angolo Via Lagrange - Torino
Periodo: dal 16 febbraio al 10 giugno 2007
Inaugurazione: 15 febbraio 2007, ore 18.30
Orari: lunedì: 14.30 - 19.30; da martedì a domenica: 9.30 - 19.30. Apertura
serale: giovedì e sabato fino alle 22.30
Ingresso: 7,50 Euro; ridotto: 5,50 Euro; bambini (6 - 14 anni): 3,50 Euro. Audio guide: singola 3,00 Euro - doppia 4,50 Euro
Catalogo: Electa, Milano
Info: tel. 011 5711811 - fax 011 5711850