Arte

Conversazione con Giuliano Grittini

di Ivana Riggi

Ricerca erotismo con immagine © Courtesy Giuliano Grittini

(…) Il mio vecchio che mi ha celebrato come Venere e mi ha messo su tutti i giornali (…) così scrive Alda Merini in "Canzone d'amore per Giuliano Grittini"…
Ma chi è questo vecchio con cui ha fatto numerosi viaggi e che non tornerà più?
Il fotografo Giuliano Grittini, definito anche da Maurizio Bonassina come uno stampatore d'arte ai massimi livelli nonché "uomo da Wikipedia", è conosciuto per i suoi scatti poetici spesso raccolti in libri fotografici di case editrici note a livello internazionale.
Alle immagini ha accumunato le vite di diversi artisti tra cui ricordiamo Fiume, Sassu, Tadini, Scanavino, Warhol, Rotella, Chia, Nespolo, Guttuso e molti altri.

Come fotografo ufficiale di Alda Merini, a cui è legato appunto da profonda amicizia, ne ritrae l'anima, la gestualità e le abitudini. Le sue sono immagini spesso in bianco e nero ma percorse dal rosso, dall'oro e da piccoli simboli che cospargono il vivere quotidiano della scrittrice come ad esempio i numeri della rubrica telefonica scritti sui muri dell'abitazione della stessa.
Approcceremo una conversazione con lui per conoscerlo meglio.

Ricerca erotismo con immagine © Courtesy Giuliano Grittini

Salve Giuliano, mi racconta la sua storia? Com'è iniziata la sua carriera artistica e perché?
Ho incominciato da piccolo per caso ereditando una macchina fotografica Leica a mirino da mio nonno. Ricordo che ero incuriosito da tutto… scattavo continuamente, per me la fotografia rappresentava ed è tutt'oggi una meravigliosa "sintesi". Crescendo ho frequentato la scuola di disegno grafico a Milano ed ho lavorato come esperto di tecnica della stampa guadagnando il titolo di stampatore d'arte. Inizialmente operavo, appunto, come stampatore per una rinomata galleria nelle vicinanze dell'Accademia di Brera; la fotografia era una passione che esercitavo come seconda attività. Poi un giorno venne a mancare il fotografo nel posto in cui lavoravo e presi il suo: iniziai a scattare e la cosa diede grossa soddisfazione a tutti. Partì da lì l'idea di "mettere insieme" i miei due mestieri contaminandoli. Tratto la foto come se fosse "una cosa antica". Mi piace molto sovrapporre alla fotografia delle scritte a mano di ignoti degli anni '50 o '60; oggi non si fanno più essendo sostituite dal computer. Amo raccontare utilizzando quelle diciture, in questo modo creo un connubio tra sconosciuti - personaggio conosciuto. Uso molto anche i colori dal rosso a quelli scuri e piccole simbologie.

Omaggio a Caravaggio © Courtesy Giuliano Grittini

Carla Fracci al Piccolo Teatro di Milano (Fotografia su Carta Arches)

Marilyn Life © Courtesy Giuliano Grittini


Incontro d'Autore con Chiambretti (Tecnica mista su tela) © Courtesy Giuliano Grittini

Mimmo Paladino con Gillo Dorfles (Tecnica mista su tela) © Courtesy Giuliano Grittini

Pavarotti (Tecnica mista su tela) © Courtesy Giuliano Grittini


Salvatore Fiume (Fotografia) © Courtesy Giuliano Grittini

Il Cardinale (Fotografia) © Courtesy Giuliano Grittini

Treno ad Alta Velocità MI – TO (Fotografia) © Courtesy Giuliano Grittini

Mi descriverebbe il suo rapporto con l'arte? Ha "rubato" qualcosa a qualcuno?
Il mio rapporto con l'arte è viscerale, la porto dentro da sempre. Ho avuto incontri con grandissimi artisti da Pasolini a Buzzati, Warhol, Quasimodo (ero giovanissimo), Rotella, alla Merini. Veda, l'arte è una cosa "particolare", "misteriosa"… È come se tutti stessimo sotto ad una velina trasparente, se ti riesce di "bucarla" allora guardi oltre, scopri nuove cose, conosci… altrimenti resti lì, fermo, forse "più comodo". L'arte ti permette di forare… Io credo che la nostra vita in fondo dipenda anche dalla qualità delle nostre giornate, dalla curiosità con cui le vivi. Stamattina, ad esempio, ho incontrato una scultrice che mi ha raccontato della sua esistenza e di come adesso sia riuscita a trasformare la sua irrequietezza iniziale in equilibrio; adesso sto qui a conversare con lei… è tutto un po' magico. Non saprei se ho "rubato" qualcosa a qualcuno: ho studiato, apprezzato i grandi artisti e lavorato; so per certo che osservando intorno oggi è molto difficile vedere qualcosa di nuovo, non sono più i tempi di Man Ray o di Duchamp che hanno dato una funzione diversa all'arte.


Le sue opere ritraggono essenzialmente persone o meglio personaggi; nel corso degli anni ha pensato di cogliere, o ha già colto e mi sfugge, altro?
Sì mi è capitato di cogliere anche altro, ma do priorità alla persona perché mi sprona maggiormente. Le potrei raccontare che nel 1999 venni chiamato da Alda Merini la quale aveva da poco perso una carissima amica ammazzata a pugnalate da un compagno gelosissimo. Mi chiese di fotografarla nuda, si trattava di una provocazione… colto di sorpresa le scattai moltissime foto. Nel 2001 una di queste andò alla Biennale di Venezia ed ebbe un enorme successo; ecco stimolato riuscii nell'intento di cogliere quell'essenza da trasmettere. Quella foto divenne anche la copertina di un disco degli Altar…


Le è mai capitato che le commissionassero delle fotografie per delle architetture?
Ho seguito per tre anni il cantiere per il treno ad alta velocità che da Milano va a Torino che mi fu commissionato da un ingegnere. È stato interessante.


La società di oggi crede molto nelle specializzazioni, qual è il suo punto di vista a riguardo? Come si relaziona al mondo accademico… ha mai insegnato?
Credo nelle specializzazioni se alla teoria viene intercalata la pratica e purché le qualifiche non servano ad "inscatolare" le professionalità. Ho tenuto alcune lezioni episodiche all'Accademia di Brera ed in alcune Università; in realtà ho abbracciato un po' tutte le fasce a partire dalla scuola d'infanzia. Ciò che mi dà soddisfazione è il rapporto con il mio interlocutore che è lo studente di qualsiasi età e che interagisce con me.


Oggi, a suo avviso, esistono degli stereotipi nella fotografia? Se sì quali?
Esistono moltissimi stereotipi nella fotografia che potrei elencarle; purtroppo essi abitano un po' in tutti i settori.


Com' è il suo rapporto con la camera oscura? Lo ha sostituito con le nuove tecnologie?
Continuo ad usare entrambe le cose. Probabilmente un nostalgico continuerebbe ad utilizzare solamente la camera oscura; io sono un eclettico, un curioso, per cui mi apro volentieri alle novità, alle tecnologie, all'incontro con altri per confrontarmi anche su questo. Tra le altre cose esistono delle tecniche che accelerando i tempi di realizzazione possono tornare molto utili. Forse, però, oggi chi ha tratto anche dal passato potrebbe avere un quid in più…


Come ha conosciuto Alda Merini? Cosa le ha trasmesso, trasmette, questa grande, grandissima Poetessa?
Le rispondo premettendole che innanzitutto è una persona alla quale voglio realmente un gran bene. Tengo molto ai rapporti umani e a ciò che l'essere in sé comunica. L'ho conosciuta circa ventidue anni fa quando lei non era ancora stata messa alla luce, come oggi, dai media. Lessi per caso un piccolo trafiletto che la riguardava in cui era scritto di questa poetessa che era stata anche in manicomio… Restai molto affascinato da questa storia, così essendo già un fotografo noto e che aveva lavorato anche con altri artisti, mi presentai a lei. Un po' come tutte le donne, accettò di farsi fotografare da subito. Allora la Merini viveva quasi in povertà, ma la cosa straordinaria era che restava assolutamente indifferente a questa sua condizione. Mi ha trasmesso e mi trasmette tanto, ogni volta che vado a trovarla è un'esperienza nuova. Ha mai visto gli occhi di questa donna? Sembra un angelo e invece è un "diavolo", il suo sguardo è profondo e intensissimo…


Ha mai considerato l'ipotesi di scrivere, magari accostando alla sua scrittura delle fotografie scattate da altri? Insomma, metabolizzate le esperienze, si sfiderebbe in un "processo inverso" a quello attuale?
No, non realizzerei mai un progetto dove inserirei le foto scattate da altri…sinceramente sono molto geloso… In realtà scrivo già per alcune testate giornalistiche che riguardano l'arte, collaboro con grosse case editrici, ma non attuerei mai un processo inverso come questo di cui mi ha domandato…


Per concludere, e la ringrazio molto per essere stato con noi, ha un sogno da raccontarci adesso tirandolo fuori da uno dei suoi cassetti?
Mi piacerebbe da matti stare per un anno intero in giro per il mondo con la mia macchina fotografica per cogliere persone e gesti nelle grandi città. Amo molto camminare nelle metropoli, mi piace come sono strutturate…
Poi, per esempio, non mi dispiacerebbe andar dietro a Woody Allen per un giorno intero a New York: dal mattino, in cui inizierebbe a farsi la barba, alla sera…
Adesso che ci penso seguirei anche Monica Bellucci o Madonna…


Note biografiche
Giuliano Grittini
nasce a Corbetta nel 1951.
Dopo aver frequentato la scuola di Disegno grafico a Milano, impara la tecnica dell'acquaforte, della serigrafia e diviene un ottimo stampatore d'arte. L'amore innato per la fotografia lo porta in seguito a dedicarsi interamente ad essa.
Su di lui hanno scritto: Tommaso Trini, Teodosio Martucci, Giovanni Sesia, Roberto Vecchioni, Daniele Oppi, Alda Merini, Giulio Dotto, Luciano Prada. Con quest'ultimo ha pubblicato 44 facce d'Autore che raccoglie fotografie ed epigrammi di diversi personaggi del mondo artistico.
Le sue opere sono stata pubblicate su: "Corriere della sera", "La stampa", "Panorama", "Il Giorno", "L'Espresso", "L'Unità" e da Rizzoli, Bompiani, Frassinelli, La Vita Felice, Stampa Alternativa.

Mostre:
Venezia, 1977 , Festival della Parola "VeneziaPoesia" , foto su Alda Merini e Umberto Eco (intervento d'autore);
Milano, Boffalora, fotografia e pittura "Donna tra mito e società"
Partecipa a vari concorsi di fotografia nazionali ed internazionali, tra cui "World Press Photo";
Corbetta,1991/92/93/94, Foto Club Corbetta;
Recanati, "Vuoto dautore";
Milano, Derbylius collettiva - libreria e galleria;
Milano, 1994 "Arte oggi in Europa", MI-ART, Parco Esposizioni di Novegro,
presenta il libro "44 facce dAutore", contenente epigrammi di Luciano Prada;
Milano, 1995, Studio degli Angioli, "La persistenza della memoria", artisti per il 50° anniversario della liberazione;
Milano, 1995, MI-ART, Fiera d'Arte Moderna Contemporanea, 70 artisti per Milano - "Vivimilano";
Castellanza, Villa Pomini - Fotografie;
Milano, 1996, "Bon à tirer" presso spazio Hajech, collettiva di fotografie, grafica contemporanea e pittura;
Roma, 1997, "Riparte97", fiera di fotografia e pittura presso Sheraton;
Milano, 1997, MI-ART, Fiera d'Arte Moderna Contemporanea;
Lecce, 1998, incontri di teatro, musica, fotografia e pittura (Apriticielo);
Busto Arsizio, Galleria Aquifante, mostra Clon-art, Alda Merini;
Corbetta, Palazzo comunale: segni collettivi di pittura;
Magenta, IDEAL, personale di pittura e fotografia;
Magenta, Libreria Memoria del Mondo, mostra di fotografia;
Firenze, Novecento - Estate 1999 "La forza del passato" - Pasolini;
Milano, Famiglia toscana di mimo - Mostra fotografica;
Venezia, 2001, Biennale di Venezia, partecipa all'interno del "Bunker poetico";
Roma, 2001, partecipa al volume "Post scriptum" tazebao dartista;
Carrara, 2002, Biennale di Carrara, partecipa all'iniziativa foto ed avvenimenti di Marco Rotelli, Fernanda Pivano ed Elisabetta Sgarbi;
Mantova, 2002, Festival della Letteratura , partecipa alla mostra organizzata dal critico Alessandro Riva – "Il lato oscuro della letteratura", pittura e fotografia;
Trieste, 2002, "Amore vol mente", Teatro Miela, Alda Merini;
Olgiate Comasco, 2003, mostra dal titolo "Action Painting", con una presentazione di Alda Merini;

Libri pubblicati:
"CLON-ART" con Alda Merini (È già difficile vivere una volta, figuriamoci molte volte);
"CLON-ART" 11 Settembre 2001 - Per non dimenticare;
"CLON-ART" Armani cover;
"CLON-ART" Frutti proibiti – "Series and singles";
"STAMPA ALTERNATIVA" 25 pittori per il Raccolto - Robecchetto con Induno;
"STAMPA ALTERNATIVA" fotografie e aforismi su Alda Merini - Ringrazio sempre chi mi dà ragione;
"IL PIACERE DI SCRIVERE" - poesia e fotografia - Ed. Lincisione;
"POESIA con dedica" - il ritratto - Ed. Lincisione;
Per le edizioni Dialogo Libri: "Oggi come ieri" - ritratto di Alda Merini;
Per le edizioni PulcinoElefante: "Clon-art poesie ed immagini" di Pier Paolo Pasolini, Arturo Schwarz, Aldo Forbice, Cesare Pavese, Nancy Brilly, Alda Merini, Umberto Eco, Roberto Benigni;
Per il Gruppo "Altera" realizza la copertina del CD "Canto di spine", parole e musiche di poeti, coordinati da Franz di Cioccia;
Pubblicazione in numero limitato di "Taratata", libretto con fotografie di Lucio Dalla, Nancy Brilli, Vincenzo Mollica, Arnoldo Mosca Mondadori e Alda Merini.
Realizzazione e pubblicazione del libro "NON CURIOSATE TRA LE LENZUOLA DEI POETI" con poesie ed immagini inedite di Alda Merini.