Fotografia Europea 2011. Verde, bianco, rosso. Una fotografia dell'Italia
Reggio Emilia - Sedi varie
Dal 6 maggio al 12 giugno 2011
In occasione del 150° anniversario dell'Unità d'Italia, Reggio Emilia, la città
dove è nato il tricolore, dedica la sesta edizione di Fotografia Europea ai
colori della bandiera
L'edizione 2011 presenterà una serie di esposizioni in grado di restituire, da
un lato, un'immagine dell'Italia e, dall'altro, di contribuire a una
riflessione sulla fotografia italiana
Il momento inaugurale, dal 6 all'8 maggio, vedrà alternarsi, in vari spazi
della città, conferenze, spettacoli, performance e rassegne cinematografiche
Il fulcro attorno cui ruoterà l'intera edizione 2011 saranno i Chiostri di San
Pietro, un complesso monastico cinquecentesco recentemente restaurato.
Dal 6 all'8 maggio 2011 torna a Reggio Emilia, la città dove è nato il
tricolore e dove il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha aperto il
7 gennaio 2011 le celebrazioni del 150° anniversario dell'Unità d'Italia,
Fotografia Europea, la rassegna internazionale che lo scorso anno ha registrato
oltre 100.000 presenze confermando il suo ruolo di punta nel panorama
fotografico.
Dopo cinque edizioni in cui la visione italiana è stata contestualizzata e
confrontata con la più ampia situazione europea, quest'anno la manifestazione
s'inserisce a pieno titolo nell'ambito delle celebrazioni del 150° anniversario
dell'Unità d'Italia e dedica la sua sesta edizione a Verde, bianco, rosso. Una
fotografia dell'Italia.
Curata da Elio Grazioli, con la collaborazione, tra gli altri, di Alberto
Melloni, Gigliola Foschi, Walter Guadagnini, Sandro Parmiggiani, promossa da
Comune di Reggio Emilia in collaborazione con Regione Emilia Romagna, Provincia
di Reggio Emilia - Fondazione Palazzo Magnani, Fondazione Manodori, Camera di
Commercio di Reggio Emilia, con il supporto in qualità di main sponsor di
Iren, Ccpl, Car Server, Casalgrande Padana, Gd4 Photoart, e in qualità di
sponsor di Coopsette, Unieco, Coop Consumatori Nordest, Assicurazioni
Generali, Cna, Confapi, Bfmr&Partners, Toschi Arredamenti, Fotografia
Europea presenta quest'anno nei luoghi d'arte e di cultura più affascinanti di
Reggio Emilia - Chiostri di San Domenico, Chiostri della Ghiara, Spazio Gerra,
Palazzo Casotti, Galleria Parmeggiani - una ricca serie di esposizioni
istituzionali in grado di restituire, da un lato, un'immagine dell'Italia - con
i suoi caratteri, soprattutto estetici e con i tratti che la caratterizzano
come l'impegno, la disponibilità, e inoltre l'azzardo, la curiosità, la sperimentazione
- e, dall'altro, di contribuire a una riflessione sulla fotografia italiana,
attraverso le opere dei suoi nomi più importanti.
Lo spazio attorno cui ruota l'intera manifestazione sono i Chiostri di San
Pietro, un complesso monastico tardorinascimentale recentemente recuperato
grazie all'intervento del Ministero per i Beni e le Attività culturali.
Come afferma il sindaco di Reggio Emilia, Graziano Delrio, “La sesta edizione
Fotografia Europea incrocia il 150° anniversario dell'Unità d'Italia, un appuntamento
a cui Reggio Emilia, città in cui è nata la bandiera Tricolore come simbolo di
unità tra diverse città nel 1797, ha voluto dedicare molta attenzione. Anche
Fotografia Europea interpreta questa sensibilità. “Verde, bianco, rosso. Una
fotografia dell'Italia”, un titolo che richiama alla mente per affinità l'opera
del nostro Luigi Ghirri, declinerà a suo modo questo legame con le radici
nazionali. La stessa Reggio Emilia, città della fotografia e della cultura
dell'immagine che si è affermata in ambito europeo, sottolineerà quest'anno la
sua natura profondamente italiana, come città delle piazze in cui si esprimono
la convivenza della comunità e la qualità di vita, con strade imbandierate che
conducono al museo e alla sala del Tricolore”.
LE GIORNATE INAUGURALI
Il momento inaugurale, articolato in tre giorni, da venerdì 6 a domenica 8
maggio, vede alternarsi incontri, conferenze, spettacoli, rassegne
cinematografiche, performance, proiezioni. Confermando un approccio
multidisciplinare, Fotografia Europea ospita artisti e protagonisti del mondo
dell'arte e della cultura, invitati a confrontarsi sul tema proposto, con i
curatori e i fotografi coinvolti per animare un programma che coniuga diverse
forme della creatività e del pensiero: dalla fotografia all'arte, dalla
letteratura alla filosofia, dalla musica al teatro, dalla sociologia alla
politica. Tra gli ospiti delle conferenze, la filosofa Luisa Muraro, il
politologo Carlo Galli, il filosofo Roberto Esposito, lo storico Alberto
Melloni, il giornalista e scrittore Gian Antonio Stella, il critico letterario
Marco Belpoliti, gli scrittori Franco Arminio e Giorgio Boatti, il film maker e
scrittore Massimo Coppola, lo storico e fondatore della Comunità di Sant'Egidio
Andrea Riccardi, l'economista della cultura Pier Luigi Sacco, il giornalista
Michele Smargiassi, la storica della fotografia Roberta Valtorta, e altri
ancora.
La riflessione sul lavoro e lo sguardo di Luigi Ghirri non si esaurisce nei
numerosi riferimenti delle mostre in programma, ma vede la presentazione il 7
maggio nella Sala degli Specchi del Teatro Valli con Quentin Bajac,
responsabile del dipartimento di fotografia presso il Musée National d'Art
Moderne - Centre Georges-Pompidou, della Biblioteca digitale di Luigi Ghirri
(BD-LG), un progetto della Fototeca della Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia
(che conserva l'archivio dell'autore composto da più di 180.000 tra negativi e
diapositive a colori), composta da un nucleo di documenti e pubblicazioni
relativi alla sua attività di ricerca e di produzione, a partire dagli esordi
nel 1970, per arrivare al 1992, data della sua scomparsa.
Nell'ottica della sinergia e commistione con altre forme espressive, la
fotografia dialoga con la musica la sera di venerdì 6 maggio in piazza San
Prospero nel dj set del gruppo di punta della musica dance elettronica
internazionale, il gruppo newyorkese del dj e produttore Andrew Butler, che
presenta il nuovo disco Blue Songs considerato uno degli eventi musicali del
2011,accompagnato da videoproiezioni tratte dall'enorme contenitore d'immagini
Flickr, la più famosa tra le communities di condivisione di fotografie nel web
2.0.
Sabato 7 maggio invece Piazza Prampolini fa da sfondo a Oh Italia Mia. I canti
popolari del Risorgimento italiano, un progetto di Ambrogio Sparagna per
l'Orchestra popolare italiana con Peppe Servillo e Angela Baraldi. Lo
spettacolo, produzione Ater, con videoproiezione d'immagini tratte
dall'archivio storico della Fototeca della Biblioteca Panizzi, recupera il
repertorio dei più significativi canti popolari ottocenteschi interpretato da
un grande organico di quaranta elementi fra musicisti e cantori per
ripercorrere le vicende di un Paese in formazione e trasformazione, attraverso
i tanti dialetti, le voci e le espressioni musicali che hanno così intimamente
caratterizzato l'intera stagione della nostra storia.
Domenica sera 8 maggio, Piazza Prampolini ospita un tributo al Giro d'Italia
per accogliere a Reggio Emilia la Corsa Rosa 2011 e per ripercorrere la storia
di un evento sportivo che è memoria e cultura del Paese, elemento della nostra
identità nazionale. Le immagini dell'archivio storico del Giro d'Italia/RCS
saranno accompagnate dal dj set di Nicola Conte considerato tra gli artisti
italiani più affermati del panorama internazionale: musicista, autore che
spazia dalla canzone d'autore al jazz alla musica per il cinema e produttore.
Ogni anno Fotografia Europea accende, con l'iniziativa Quartieri Illuminati, i
riflettori su alcuni luoghi inattesi e inesplorati di Reggio Emilia valorizzando
un percorso ulteriore rispetto al Centro Storico e rivelando le potenzialità di
una città estesa. Quest'anno verrà eccezionalmente riaperto, a conclusione dei
lavori di ristrutturazione, il padiglione Lombroso, all'interno del complesso
dell'ex ospedale psichiatrico San Lazzaro, destinato a ospitare il nuovo Museo
della Psichiatria, pienamente inserito nel campus universitario che prosegue il
percorso di completamento. Per l' occasione sono previste un'esposizione di
tavole grafiche sui lavori di recupero dell'edificio e una mostra fotografica
Hipstamatic for San Lazzaro, realizzata dai fotografi Fabrizio Cicconi, Marco
Manfredini, Marcello Grassi, Fabrizio Orsi, Kai-Uwe Sculte-Bunert che
propongono, con l'uso delle applicazioni fotografiche per iPhone, una visione
del complesso del San Lazzaro e del Padiglione Lombroso (testo di Riccardo
Panattoni nel catalogo di Fotografia Europea). Nell'edificio restaurato
domenica 8 maggio la compagnia Aterballetto, emblema della danza italiana nel
mondo, dà vita a un'azione performativa nelle sale e nelle celle di degenza che
avrà una spettacolare conclusione nell'area cortiliva. L'evento è promosso dal
Comune di Reggio Emilia in collaborazione con i servizi psichiatrici dell'Ausl
di Reggio Emilia e Fondazione Nazionale della Danza.
Sabato 7 e domenica 8 maggio al Cinema Rosebud e al Cinema AlCorso è in
programma la rassegna Fotografia italiana, 8 film documentari dedicati ai
fotografi italiani tra i più noti a livello internazionale: Massimo Vitali,
Maurizio Galimberti, Piergiorgio Branzi, Mimmo Jodice, Franco Fontana, Gianni
Berengo Gardin, Gabriele Basilico, Ferdinando Scianna. Si tratta di una
produzione di Giart - Visioni d'arte con il patrocinio della Cineteca di
Bologna e la collaborazione con Contrasto. Saranno presenti gli artisti Massimo
Vitali, Piergiorgio Branzi e Gabriele Basilico che dialogheranno con lo storico
dell'arte Claudio Marra.
Arricchiscono il programma sempre ai Chiostri di San Pietro Echi di Patria,
brevi oggetti sonori concentrati di volta in volta su momenti diversi e
salienti della storia del paese, realizzati per i 150 anni dell'Unità d'Italia
dagli studenti dell'accademia Laba di Brescia, per la cura di Dario Bellini.
Cronaca, politica, storia, costume, cultura, i documentari sonori della durata
di pochi minuti sono costruiti con materiali e documenti raccolti attraverso
internet usando la rete e le fonti di youtube come un archivio storico.
Il programma delle tre giornate comprende inoltre la mostra mercato del libro
fotografico, seconda edizione curata da Silvana Turzio; una serie di seminari e
workshop sui temi della fotografia, del video e della grafica, letture
portfolio e tre giornate dedicate alla tutela e conservazione del patrimonio
fotografico storico e contemporaneo organizzate dalla Fototeca della Biblioteca
Panizzi.
LE ESPOSIZIONI
Bianco Papa
Nell'ampio e articolato programma espositivo, si segnala, ai Chiostri di San
Pietro, Bianco Papa. Curata da Alberto Melloni, Federico Ruozzi e Fabio
Nardelli, realizzata dalla Fondazione per le scienze religiose di Bologna e
dall'Istituto della Enciclopedia Italiana, la mostra presenterà oltre cento
foto del repertorio Treccani sui pontefici, dalla
presa di Porta Pia fino ai giorni nostri, in una sorta di cronologia che
accompagnerà il visitatore nei momenti più significativi che hanno segnato la
storia del papato.
Le sale affrescate dello storico chiostro reggiano faranno da scenografia alle
fotografie di Hank Walker (1921-1996), uno dei fotografi più importanti di Life
magazine che, nel 1962, nei giorni dell'apertura del concilio Vaticano II, è in
Italia e immortala in una serie di scatti papa Giovanni XXIII. Assieme agli
ingrandimenti dei manoscritti del “papa buono”, viene qui esposta l'intera
sequenza dal sapore cinematografico, che rappresenta una straordinaria
interpretazione della figura di Roncalli.
Uno sguardo diverso, ma non meno particolare e suggestivo, sulla figura del
papa sarà veicolato dalla riproposizione di alcune storiche copertine della
Domenica del Corriere e dai reportage del fotografo dell'Unità, Rodrigo Pais
che, dagli anni Cinquanta agli anni Novanta, ha seguito la cronaca italiana e
quella d'Oltretevere.
Completano la mostra alcune proiezioni di spezzoni audiovisivi conservati negli
archivi delle Teche Rai e dell'Istituto Luce relativi al pontefice e, in
collaborazione con Raitre, vengono riproposti cinque documentari realizzati da
La Grande storia in prima serata su Pio XII, Giovanni XXIII, Paolo VI, Giovanni
Paolo I e Giovanni Paolo II, fornendo così la cornice storica al percorso
visuale proposto.
Sguardo italiano
Mario Dondero, Paolo Roversi, Davide Mosconi, Paola Di Bello sono i quattro
autori scelti da Elio Grazioli come rappresentanti della fotografia italiana,
che coprono i diversi ambiti in cui eccelle: reportage, moda, arte,
sperimentazione.
I Chiostri di San Pietro ospitano due delle personali, curate da Elio Grazioli,
rispettivamente dedicate ad altrettanti maestri della fotografia italiana
contemporanea: Paolo Roversi e Davide Mosconi.
Paolo Roversi (Ravenna, 1947) è uno dei più significativi fotografi di moda
contemporanei. Nei suoi scatti appare evidente che la moda non è solo
spettacolo, passerella, vetrina, glamour, consumo, ma una questione estetica e
il segno dei tempi. Famose sono le sue opere realizzate negli anni '80 per le
campagne di Romeo Gigli, Comme des Garçons e Yohji Yamamoto, in cui appare
evidente uno stile estremamente personale che ha influenzato molti fotografi di
moda attuali. Il tipo di femminilità prediletto, la particolare luce - definita
dai commentatori come propriamente “italiana” - e lo sfocato hanno reso famose
le immagini di Roversi che sublimano il corpo verso l'evanescenza e la
spiritualità, tanto che le sue modelle sono state chiamate “angeli del
desiderio”. Caratteristica delle sue foto è la particolare bellezza delle sue
modelle e la dolcezza del fotografo nei confronti del femminile, un esemplare
rispetto per la bellezza come riscatto dalla piattezza del mondo.
Davide Mosconi (Milano, 1941-2002), artista, fotografo e compositore italiano
tra i più enigmatici e poetici. Lavorando sui concetti di ‘contemporaneità' e
‘casualità', ha realizzato numerose serie di trittici che uniscono foto trovate
a foto originali, nonché foto di materiali e luoghi sfuggenti alla presa della
fotografia, come la polvere, il cielo stellato, l'aria stessa. Così la serie
Disegnare l'aria è composta di immagini di oggetti lanciati in aria e fotografati
mentre disegnano strane composizioni sullo sfondo del cielo. Prima di morire ha
realizzato una serie di autoritratti con il volto bucato, in realtà il foglio
stesso rifotografato. La sua sperimentazione è tipica dell'uso della fotografia
in ambito artistico dagli anni Settanta alla fine del secolo scorso, con in più
quel tocco poetico di sorpresa per la nascita delle forme sotto il segno della
casualità.
Palazzo Casotti apre le proprie sale alla personale di Mario Dondero (Milano,
1928). Curata da Elio Grazioli, la mostra propone le opere di una tra le più
originali figure del fotogiornalismo contemporaneo, conosciuto in tutta Europa
per i suoi reportage che hanno fatto la storia della fotografia d'inchiesta. Da
sempre legato a gruppi di intellettuali a Milano, dove frequentava il Bar
Jamaica, a Parigi, dove si trasferisce nel 1954, e infine a Roma, dove negli
anni Sessanta frequentava personaggi come Pasolini, Moravia o Dacia Maraini, ha
collaborato con giornali come L'Avanti!, L'Unità, Milano Sera, Cinema Nuovo,
L'Espresso, Le Monde, Le Nouvel Observateur, Le Figaro, La Repubblica, Il
Manifesto, Diario, Le Ore. Negli anni Settanta viaggia molto, realizzando
reportage sociali e di impegno civile e politico. Durante la sua lunga
carriera, Dondero si è occupato di medicina umanitaria in ospedali cubani e
africani con Médecins Sans Frontières, e all'ospedale di Emergency a Palermo.
Ha trascorso un mese in Afghanistan, soprattutto a Kabul, ma ha attraversato
anche altre regioni, come il Panshir, dove ha visitato ospedali di Emergency,
scuole e prigioni.
Lo Spazio Gerra ospita, sempre per la cura di Elio Grazioli, la serie Rear
Window di Paola Di Bello, che consiste in fotografie di paesaggi urbani ripresi
dalle finestre di abitazioni di cittadini dove si sovrappongono nella stessa
immagine il giorno e la notte. Un lavoro che indaga il paesaggio urbano non da
un punto di vista monumentale, ma da quello interno, privato, partecipato, di
chi lo abita. La ricerca di Paola Di Bello, lontana dal reportage, tende, a
partire da elementi marginali e da dettagli solitamente trascurati, a
scardinare la visione abituale delle cose e ribaltare con nuovi punti di vista
e formati di lettura i preconcetti visivi e culturali e il rapporto con la
realtà che ci circonda. Nel suo lavoro la forma assume un'importanza
particolare: l'artista utilizza i caratteri specifici del medium fotografico
rimettendoli ogni volta in discussione. Per l'occasione Paola Di Bello ha
realizzato nuovi lavori dalle finestre di alcune abitazioni di Reggio Emilia.
STANLEY KUBRICK A PALAZZO MAGNANI
Anche Palazzo Magnani sarà una delle tappe di Fotografia Europea 2011 con la
mostra STANLEY KUBRICK 1945-50. Cinque anni da grande fotografo in programma
dal 7 maggio al 24 luglio 2011.
L'esposizione, curata da Rainer Crone, realizzata dalla Fondazione Palazzo
Magnani e da Giunti Arte Mostre Musei, in collaborazione con la Library of
Congress di Washington e il Museum of the City of New York, presenta un aspetto
finora poco conosciuto della carriera del regista americano, rivelando il suo
modo di fare fotografia, una delle passioni che Kubrick sviluppò nell'arco di 5
anni dal 1945 al 1950, collaborando in veste di reporter con la famosissima
rivista americana Look. Le immagini testimoniano la sua eccezionale capacità di
documentare la vita d'America dell'immediato dopoguerra, attraverso le storie
di celebri personaggi come Rocky Graziano o Montgomery Clift, le inquadrature
fulminanti e ironiche nella New York che si apprestava a diventare la nuova
capitale mondiale, o ancora la vita quotidiana dei musicisti dixieland.
Nascono così le prime fotografie di Stanley Kubrick, realizzate nell'America
dell'immediato dopoguerra, che sorprendono poiché non si limitano alla
rappresentazione di un'epoca, come ci si potrebbe aspettare da un fotoreporter.
Le sue istantanee infatti, che stupiscono per la loro sorprendente maturità,
non possono essere considerate come archivi visivi della gioia di vivere,
catturata dallo spirito attento e pieno di humor di un giovane uomo, ma
costituiscono un consapevole invito a confrontarsi con le risorse del mezzo
fotografico, con le sue possibilità di rappresentazione e con la propria
percezione della realtà: una costante dell'opera artistica di Kubrick che
comincia con le fotografie e continua nei film.
Tra le fotografie presenti nella mostra compaiono una serie di scatti, come
quelli dedicati al pugile Rocky Graziano, che testimoniano come il legame tra
l'Italia e l'America abbia ispirato da sempre immagini e filmografie di grande
intensità. Kubrick in queste immagini del pugile italo-americano, dal taglio e
dalle atmosfere di sapore già cinematografico, mostra tutta l'intensità
dell'italianità migrata oltreoceano che, proprio con queste fotografie, sarà
punto di riferimento per un film come "Toro scatenato" di Martin
Scorsese.
Viaggio in Italia
Fotografia Europea secondo la formula ormai consolidata accanto alle mostre
personali propone alcune produzioni di artisti europei o italiani sul tema
chiave della rassegna.
Una novità per l'Italia è costituita dalla mostra ai Chiostri di San Pietro,
organizzata in collaborazione con BCLA-Délégation Culturelle/Alliance Française
di Bologna e a cura di Togo Visual Action, dal titolo Grand Tour. La continuité
d'un regard di François Halard, uno dei più contesi e rinomati fotografi di
architetture del nostro tempo, con collaborazioni di lungo periodo con Fabien
Baron, Alex Lieberman, Giorgio Armani, Burberry, Ralph Lauren e Yves
Saint-Laurent. Il racconto fotografico di Halard, realizzato in Italia
attraverso diversi viaggi e nel corso di molti anni, è ricerca intima e
personale e insieme reminescenza di un codice dello spazio carico di senso di
appartenenza e di memoria sociale, che per secoli ha custodito nel nostro Paese
i tratti di una identità collettiva e di un'unità culturale prima che politica.
Gran Tour sceglie le antichità classiche accatastate, nei depositi di
Cinecittà, entra nelle ville romane e siciliane, Medici e Palagonia e in quelle
palladiane. Poi visita le case e gli studi di artisti come Casa Malaparte a
Capri, l'appartamento di Carlo Mollino a Torino, lo studio di Cy Twombly a
Gaeta e lo studio di Luigi Ghirri a Roncocesi che chiude simbolicamente il
viaggio di Halard, per divenire il luogo, forse più di ogni altro, in cui la
fotografia italiana ritrova le fila di quel codice dello spazio di cui Gran
Tour, in una sperimentazione continua, è pura e personale reminiscenza.
I Chiostri di San Pietro ospitano la ricerca dell'artista coreana Hyun-Jin Kwak
Girls In Uniform, un progetto nato nel 2003 e sviluppato tra la Svezia, il Sud
Corea e l'Italia. Dopo la menzione speciale ottenuta per The Core of Industry,
il premio internazionale svoltosi nell'ambito di Fotografia Europea 2008,
Hyun-Jin Kwak ha soggiornato per più di un mese a Reggio Emilia, allestendo
veri e propri set fotografici all'interno di alcuni dei luoghi tra i più
suggestivi della città, tra i quali il Teatro Valli, i Chiostri della Ghiara, i
Musei Civici, l'Arena Estiva Stalloni, l'ex Opg e il Mercato Coperto per
realizzare una ricerca incentrata sul mito dell'adolescenza e sull'apparenza.
I progetti
Secondo la formula della rassegna, l'offerta espositiva di Fotografia
Europea 2011 è arricchita da una serie di progetti speciali di ricerca
fotografica che affrontano il tema guida dell'edizione 2011 con modalità e
approcci diversi.
Nei Chiostri di San Pietro è in programma, per la cura di Sandro Parmiggiani,
la personale Cruor. Elegia della carne di Nino Migliori, uno dei maggiori
fotografi italiani del secondo dopoguerra, fortemente impegnato, a partire
dalla fine degli anni Quaranta, sul terreno della sperimentazione linguistica e
del trattamento delle immagini. I suoi inizi sono segnati, da un lato, dalla
tradizione del fotogiornalismo ‘impegnato', dall'altro, dalla cultura
d'immagine dell'informale con tangenze precise con il Bauhaus e, soprattutto,
con Dada. Su queste linee Migliori prosegue le ricerche fino alla fine degli
anni Sessanta, quando il suo lavoro assume valenze concettuali che
caratterizzeranno la direzione degli anni successivi, unita a un impegno sempre
crescente come organizzatore e animatore culturale.
I Chiostri di San Pietro e il Centro Internazionale ‘Loris Malaguzzi', ospitano
una significativa mostra-atelier dal titolo Trilogia cromatica, a cura di
Scuole e Nidi d'Infanzia - Istituzione del Comune di Reggio Emilia e Reggio
Children, in collaborazione con Officina Educativa. L'esposizione presenta le
opere degli alunni delle scuole reggiane, dalla scuola dell'infanzia alla
scuola secondaria di primo grado, che hanno lavorato sul tema dell'Unità
d'Italia e dei tre colori della bandiera nazionale; uno sguardo altro con il
quale rivedere le cose e grazie al quale soffermarsi su una dimensione al
contempo conoscitiva e misteriosa quale è quella dell'infanzia.
All'insegna dell'obiettivo primario della rassegna, da sempre attenta alle
nuove tendenze della scena fotografica internazionale e italiana, la proposta
espositiva di Fotografia Europea 2001 comprende diversi progetti collettivi,
che delineano percorsi articolati ed originali.
Un giorno nella vita dell'Italia 2011, curato e prodotto da Chiara Mariani e
Alessandro Franco in esclusiva per SETTE, Corriere della Sera, diretto da
Giuseppe Di Piazza, presenta nei Chiostri di San Pietro più di ottanta
fotografi che hanno realizzato il ritratto fotografico dell'Italia di un
giorno, il 14 gennaio, per il magazine del Corriere della Sera .
Nella loro diversità di stile e formazione, tutti rispettano l'impegno
giornalistico di circostanziare con una didascalia e l'ora dello scatto il
contenuto dell'immagine e l'imperativo di distanziarsi da un rituale di
banalità per permettere di conoscere situazioni altrimenti sconosciute o solo
fantasticate. Ora il lavoro quotidiano di infermieri, maestri, restauratori,
poliziotti, testimoni di giustizia, attori, persino astronauti diventa mostra,
rassegna di immagini d'autore che delineano il catalogo delle virtù
dell'Italia, e colgono momenti particolari o suscitano interesse verso soggetti
dimenticati.
La Giovine Italia… è il titolo della collettiva curata da Gigliola Foschi. In
mostra fotografie, video, installazioni, disegni di Emma Ciceri, Alessandro
Cimmino, Donatella Di Cicco, Alice Guareschi, Paolo Inverni, Valentina Loi,
Marcello Mariana, Margherita Morgantin, Claudia Pozzoli, Antonio Rovaldi, Mirko
Smerdel, giovani autori che con i loro lavori presentano un'Italia inaspettata,
lontana da rappresentazioni retoriche o scontate: una nuova Italia intima e
autenticamente sentita, che riesce a staccarsi dalle opacità, dalle pesantezze
dei vissuti quotidiani, per dischiudere, in modo al tempo stesso intenso e
lieve, inattesi orizzonti di senso per il nostro Paese; accomunati
dall'obbiettivo di interrogare un'Italia ormai non più “giovine”, cercando
aperture interstiziali, spazi impensati, piccole storie che nessuno sembra
voler ascoltare.
Nel segno di una rinnovata collaborazione con MAXXI-Architettura e nella
direzione della ricerca sul paesaggio e sulla fotografia inaugurata da Luigi
Ghirri si inserisce la mostra Vedute d'Italia. Fotografie di Olivo Barbieri,
Marcello Galvani, Nunzio Battaglia e Luciano Romano allestita nella Sinagoga
che presenta opere fotografiche di autori provenienti dalla collezione del
museo. La mostra è a cura di Francesca Fabiani e Laura Gasparini.
Anche quest'anno, con due mostre nei Chiostri di San Domenico, Fotografia
Europea si propone di mettere a fuoco, con quella capacità propria della
fotografia di documentare e interpretare in maniera originale fenomeni umani,
storici e sociali della contemporaneità, l'essenza dell'attuale realtà
industriale italiana ed europea con particolare riguardo per il contesto
ambientale, l'elemento umano e le implicazioni sociali dei mutamenti
industriali in atto.
La prima esposizione presenta l'antologica dei quattro giovani fotografi - la
francese Olivia Gay, il britannico Justin Jin, l'italiano Alessandro Sambini e
l'olandese Niels Stomps - vincitori del concorso internazionale La fotografia
s'industria. GD4PhotoArt, una selezione biennale a inviti rivolta a
giovani fotografi europei, promossa da G.D e Fondazione Isabella Seràgnoli, sul
tema “Industria, Società e Territorio”.
Quattro maestri Franco Fontana, Michael Kenna, Ferdinando Scianna e Stanislao
Farri sono i protagonisti della seconda mostra, curata da Sandro Parmiggiani,
Terre a fuoco, un racconto emozionante del mondo della produzione ceramica
catturato dallo sguardo indagatore di quattro grandi fotografi di fama
internazionale. La mostra nasce dalla committenza di Casalgrande Padana,
colosso industriale profondamente radicato nel territorio tra Reggio Emilia e
Modena, che ha commissionato le ricerche fotografiche e il volume omonimo in
occasione della celebrazione del 50° anno di attività.
L'offerta espositiva di Fotografia Europea comprende anche nella suggestiva
Galleria Parmeggiani la mostra Menu del giorno di Luca Gilli dedicata al tema
del cibo, come simbolo dell'identità di ogni comunità, ed in particolare della
nostra che ad esso è particolarmente legata.
Il programma dei progetti è ulteriormente arricchito dalle mostre di Galileo
Rocca, l'autore più votato di Fotografia Europea nella sezione Off lo scorso
anno, che in questa occasione nella Galleria Parmeggiani ripercorre con la
mostra Italia mia. Un paese dopo i luoghi di Cesare Zavattini e si confronta
con il tema dell'identità locale e della sua stessa legittimità; di ReFoto,
l'associazione reggiana che nei Chiostri della Ghiara propone, per la cura di
Alberto Cucchi, il progetto espositivo Civis dedicato al concetto di
cittadinanza e di uguaglianza dei diritti; di Paolo Simonazzi che nella sede
centrale delle Assicurazioni Generali presenta, a cura di Walter Guadagnini, la
sua personale Bell'Italia con immagini scattate in tempi diversi e lungo tutta
la penisola; di Hyena, attivo nei settori del reportage e dello spettacolo
(Luciano Ligabue, Piero Pelù, Kayman Records, Barley Arts), che celebra il
tricolore, attraverso un'installazione Venus #2 ai Chiostri di San Pietro
Venus, delineando con video e immagini una riflessione sulla donna come madre,
sorgente di vita, simbolo di forza ed equilibrio.
Oltre alle mostre istituzionali, la proposta espositiva di Fotografia Europea
2011 è completata da diverse mostre collegate, dedicate al tema prescelto per
questa edizione, promosse da enti, istituzioni e associazioni del territorio,
ognuna delle quali implementa il valore della manifestazione, creando nuovi
percorsi all'interno della città. Il circuito Off libero e indipendente
inoltre, si è ampliato in maniera decisamente significativa di anno in anno
raggruppando al suo interno mostre nei comuni della provincia e nelle gallerie,
esposizioni promosse da associazioni e da circoli fotografici, oltre a quelle
allestite nei negozi, ristoranti, alberghi, librerie, appartamenti che, con
oltre 150 proposte, contribuiscono a rendere la manifestazione una grande festa
collettiva.
Un'ampia selezione di opere in mostra sono presenti - insieme ai saggi di Elio
Grazioli, ai contributi dei critici che collaborano alla sesta edizione e ai
testi di importanti personalità del panorama intellettuale italiano - nel
catalogo pubblicato da Electa, disponibile per l'inaugurazione della rassegna.
Nel rispetto della tradizione emiliana, che coniuga senso dell'ospitalità e
ricchezza dei sapori, per tutto il mese di maggio una quarantina di locali
reggiani del centro storico tra ristoranti, trattorie, bar, pizzerie,
pasticcerie e yogurterie, reinterpretano creativamente le loro proposte in
versione “Tricolore” e propongono menu, aperitivi o veloci spuntini da asporto
a prezzi promozionali.
Tutto il programma dettagliato delle mostre e degli incontri su
www.fotografiaeuropea.it
Informazioni
Fotografia Europea 2011. Verde, bianco, rosso. Una fotografia dell'Italia
Luogo: Reggio Emilia, sedi varie
Periodo: dal 6 maggio al 12 giugno 2011
Vernissage: 6 - 8 maggio 2011
Orari: 6 maggio 19.00 - 24.00, 7- 8 maggio 10.00 - 23.00
dal 10 maggio martedì - venerdì 21.00 - 23.00, sabato, domenica e festivi 10.00
- 23.00 chiuso il lunedì
Ingresso: 10 € biglietto unico per tutte l mostre (esclusa Stanley Kubrick 1945-50)
Osservano orari diversi le seguenti sedi: Assicurazioni Generali, Centro
Internazionale ‘Loris Malaguzzi',
Chiostri della Ghiara, Galleria Parmeggiani, Padiglione Lombroso ex ospedale
psichiatrico San Lazzaro
STANLEY KUBRICK 1945-50. Cinque anni da grande fotografo
Reggio Emilia, Palazzo Magnani (corso Garibaldi 31)
Orari:
dal 7 maggio - 15 maggio: 10.00 - 24.00
dal 16 maggio al 3 luglio: 10.00 - 13.00 / 15.30 - 19.00
dal 4 luglio al 24 luglio: 16.00 - 23.00
Biglietti: intero € 7,00; ridotto € 5,00; studenti € 4,00
Informazioni: tel. 0522 456249 - 451152