Fisiologia del paesaggio. Juan Carlos Ceci e Fulvio Di Piazza
Bologna - Musei di Zoologia e di Anatomia Comparata dell'Università di Bologna
Dal 22 gennaio al 27 marzo 2011
I Musei di Zoologia ed Anatomia Comparata dell'Università di Bologna si aprono
ad una mostra di arte contemporanea che indaga le relazioni viscerali esistenti
tra la pittura ed il mondo animale. A partire dagli innumerevoli reperti qui
conservati, che spaziano dagli uccelli impagliati ad impalcature scheletriche
di grande dimensione, le opere di Juan Carlos Ceci (Saragozza, 1967) e Fulvio
Di Piazza (Siracusa, 1969) si confrontano infatti con uno degli aspetti più
interessanti della pittura: la sua organicità, il suo essere nel contempo
produzione alta e disciplina che raccoglie i flussi ematici ed umorali di chi
instancabilmente la pratica. In maniera particolare il paesaggio - genere
considerato solare, apollineo e dispiegato - nei lavori dei due artisti mette
in mostra la prorompente vitalità fisiologica della linfa, degli umori, degli
elementi gastrici che animano nascostamente l'esistenza di ciascun essere
vivente.
La parola paesaggio accende la fantasia evocando l'intreccio di bellezze
naturali e antropiche che caratterizzano quello che è esterno a noi, o, molto
spesso, gli aspetti più sgradevoli di ciò che ci sta attorno. Eppure il
paesaggio non è semplicemente ciò che vediamo, ciò che circonda le nostre case,
il luogo in cui vorremmo perderci o l'infinita periferia che circonda il nostro
sé; non è solo l'ambiente in cui vorremmo essere o il mediocre contesto dentro
cui si srotola la nostra vita come uno scenario di un film. Ma è invece il risultato
di storie e di idee, di funzioni e proiezioni che si stratificano: l'esito di
un processo anatomico in cui numerosi elementi - come il colore dell'erba,
l'umidità del terreno, il rumore del vento o l'odore della nebbia - hanno
subìto modificazioni e processi che sono riconducibili alle esperienze
fisiologiche e alle remote istanze psicologiche del nostro corpo.
La mostra trae spunto dalla particolarissima atmosfera del Museo universitario
per indagare il complesso di emozioni che agitano e rimestano il nostro ventre,
mettendo in luce le infinite ed alchemiche corrispondenze tra la nostra intima
natura ed il mondo naturale. Nei lavori di Di Piazza e Ceci la pittura, con le
sue dilatazioni ed i suoi ampi respiri, si attesta come strumento che più di ogni
altro è in grado di farci cogliere il segreto ed affascinante silenzio di quel
tutto che è altro da noi ma che dai noi stessi è generato. È il bisturi che ci
permette di tagliare la nostra pelle e cercare nelle viscere i succhi interni,
gli abissi, i tossici che abitano il nostro addome e che trovano posto nelle
proiezioni delle nostre fantasie, delle nostre ansie o delle nostre
aspettative. La pittura riesce così a farci scorgere gli infiniti addendi che
si nascondono in una somma il cui valore ancora ci sfugge.
Gli olii su tela e su tavola ed i disegni su carta dei due autori mostrano
infatti come siano intensi e diretti, seppur talvolta inconsci, i rapporti tra
la fisiologia animale e il paesaggio, ma anche quanto la pittura si possa
nutrire di mondi apparentemente lontani, surreali, esoterici ed intangibili. La
fisiologia dell'animale (e dell'uomo), nelle opere di Ceci e Di Piazza, diventa
inevitabilmente misura di tutte le cose: nei loro paesaggi è così possibile
scorgere e riconoscere gli organi conservati nelle soluzioni anatomiche del
museo, le corna imperiose degli animali impagliati, la mostruosa pelle dei
rettili, i tortuosi rumini dei grandi mammiferi erbivori. Le opere, allestite
nelle teche e nelle vetrine, raccontano così le pieghe più intime di quel
rapporto atavico che lega viscere, uomo e contesto naturale, in un addensarsi
di suggestioni in cui il paesaggio oscilla tra malinconia, natura morta ed
effervescente invenzione cromatica.
La mostra Fisiologia del paesaggio è parte del programma Off di Arte Fiera Art First.
Informazioni:
Fisiologia del paesaggio. Juan Carlos Ceci e Fulvio Di Piazza
Luogo: Bologna - Musei di Zoologia e di Anatomia Comparata dell'Università di Bologna
Via Selmi, 3 - Bologna
Periodo: dal 22 gennaio al 27 marzo 2011
Inaugurazione: venerdì 21 gennaio ore 17 (Aula Ghigi, ingresso da via S. Giacomo 9)
Anteprima per la stampa: ore 12 (Aula Lauree, via Selmi 3)
Orari: tutti i giorni ore 9-15
Ingresso: libero
A cura di: Daniele Capra
Catalogo:con testi di Alberto Zanchetta e del curatore
Informazioni: tel. 051 2094248 - 251723