Firenze celebra Giovanni Fattori nel centenario della morte: un 2008 di eventi
Quattro importanti mostre di taglio inedito con centinaia di opere, una
straordinaria iniziativa editoriale, un convegno nazionale sul restauro.
Con un denso programma che abbraccia l'intero 2008 e uno scorcio di 2009,
Firenze celebra il più noto dei Macchiaioli, il pittore dell'epopea
risorgimentale e delle vedute maremmane, scomparso un secolo fa in un'aula
dell'Accademia di Belle Arti, l'istituto di via Ricasoli che aveva frequentato
per 60 anni, prima studente, poi docente.
Il progetto elaborato da Carlo Sisi, uno dei massimi esperti di arte
dell'Ottocento, e la mostra organizzata dalla Galleria d'arte moderna di
Palazzo Pitti, costituiscono la straordinaria offerta di Firenze per Fattori,
programma promosso e prodotto dall'Ente Cassa di Risparmio congiuntamente alla
Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico
e per il Polo Museale della città di Firenze - Galleria d'arte moderna, con il
patrocinio del Comune di Firenze e la collaborazione di Firenze Musei,
Fondazione Parchi Monumentale Bardini e Peyron, Accademia di Belle Arti, Museo
Nazionale Alinari della Fotografia, Biblioteca Marucelliana, Museo civico
Giovanni Fattori - Villa Mimbelli di Livorno e Centro europeo per il restauro
(CERR) di Siena.
Obiettivo del lungo viaggio sulle orme di Fattori, livornese di nascita e
fiorentino d'adozione, è di sottolinearne il particolare valore nella cultura
italiana tra Ottocento e Novecento e di mettere a fuoco le caratteristiche
della sua pittura in rapporto ai movimenti artistici europei del tempo.
La presentazione (4 marzo) dell'edizione anastatica dello Zibaldone di Telemaco
Signorini, compagno di strada di Fattori, rappresenta la prima tappa del
viaggio. Curata da Balloni, l'anastatica rende finalmente possibile la
consultazione di un volume complesso quanto unico, in cui Signorini sintetizzò
tutti i temi della modernità di allora e della sua ispirazione: la novità della
fotografia, l'incisione, l'impegno sociale, il rapporto con Proudhon e col
verismo. L'originale sarà esposto alla Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti,
le copie saranno donate alle biblioteche pubbliche d'Italia.
Dal 19 marzo al 22 giugno Villa Bardini ospiterà la mostra Fattori e il
Naturalismo in Toscana (curata da Francesca Dini) dedicata al Fattori
naturalista, pittore dei campi. Saranno esposte circa 40 opere, per lo più di
grandi dimensioni, per mettere in luce il rapporto tra l'artista e alcuni
epigoni toscani della generazione successiva (i Tommasi, Sorbi, Cecconi, Micheli,
Panerai, Gioli, Cannicci, Ferroni). Una mostra di nicchia, che arricchisce la
parallela monografica di Livorno con un capitolo assai significativo circa il
percorso di Fattori dal realismo al simbolismo.
In autunno (17 settembre - 15 novembre) spetterà all'Accademia di Belle Arti
ospitare I luoghi di Fattori, affascinante retrospettiva di disegni, foto,
oggetti, curata da Giuliana Videtta con Anna Gallo e allestita nelle aule dove
il pittore studiò e insegnò, ambienti ripristinati e visitabili per la prima
volta.
Il programma culminerà con la mostra L'altra faccia dell'anima. Ritratti di
Giovanni Fattori (ottobre 2008 - gennaio 2009, curatori Giuliano Matteucci e
Carlo Sisi), presentata dalla Galleria d'arte moderna di Palazzo Pitti su
progetto dell'Istituto Matteucci, che, attraverso una mirata selezione di circa
60 ritratti, tende a rivelare l'artista in uno degli aspetti meno noti, ma
certo tra i più complessi e sorprendenti della sua personalità: una fisionomia
pittorica che, mutando nel tempo attraverso il costante aggiornamento dello
stile, impone Fattori tra gli osservatori più attenti e acuti dell'anima del
proprio tempo.
Anche Macchie di luce. I Macchiaioli e la fotografia (Museo Alinari, 4 dicembre
2008 - 15 febbraio 2009, curatrice Monica Maffioli) è un'operazione inedita,
con cui si affronta per la prima volta in modo tanto ampio il rapporto tra gli
esponenti del movimento e la rivoluzione dell'immagine prodotta
tecnologicamente. Un confronto tra scatti belli e rarissimi con dipinti di
Signorini, Fattori, Borrani, per una mostra che si collega ai temi dello
Zibaldone e ai contenuti delle altre esposizioni.
Infine (13 - 14 novembre) il convegno Effetto luce sulle tecniche di restauro
dei dipinti dell'800, ideato in seguito agli interventi sulle opere fattoriane
avviati alla Galleria d'arte moderna come Progetto Giovanni Fattori.
L'iniziativa mette per la prima volta a confronto i maggiori esperti
internazionali sui temi della conservazione dei dipinti su tela e su legno del
XIX secolo.