DREAMTIME. Lo spirito dell'arte aborigena
Nuoro - MAN - Museo d'Arte della Provincia di Nuoro
Dal 12 febbraio al 28 agosto 2011
DREAMTIME, per quantità (oltre 290 lavori) e soprattutto per la qualità delle opere proposte, si offre come la più completa esposizione mai presentata in Italia sull'arte aborigena australiana contemporanea. Tanto articolata da essere proposta al MAN in due successive “puntate”: una prima, intitolata “Lo spirito dell'arte aborigena” si potrà ammirare dall'11 febbraio al primo maggio 2011. Ad essa seguirà, dal 6 maggio al 28 agosto, la seconda parte dal titolo “Arcaicità e astrazione. Il linguaggio dell'arte aborigena”.
Dal 12 febbraio al 28 agosto, quindi, l'arte aborigena “contaminerà” la
Sardegna, in un gioco di rimbalzi che, partendo dal MAN, si riverbererà
idealmente ai siti archeologici e ai musei etnografici dell'isola.
Il progetto, coordinato dal direttore del Man Cristiana Collu e dal Presidente
della STart Davide Sandrini, si avvale delle massime collaborazioni
istituzionali da parte italiana e australiana ed ha come “garante di qualità”
il Koorie Heritage Trust, unico organismo riconosciuto a livello internazionale
per la valorizzazione e lo studio delle culture aborigene.
“Per DREAMTIME, sottolineano i curatori, il KHT ha direttamente selezionato le
opere, certificandone così la provenienza. Tutti i saggi destinati al catalogo
Marsilio sono stati redatti dagli esperti del KHT e certificati dal punto di
vista antropologico, sociale e culturale: una garanzia mai sino ad oggi offerta
per nessuna mostra internazionale. Va evidenziato come quella che giungerà in
Sardegna sarà la più numerosa collezione di lavori aborigeni che abbia mai
lasciato l'Australia, opere che coprono un'area vastissima dallo Stato del
Victoria fino al Qeensland, provenienza che consente di mostrare le profonde
differenze fra gruppi culturali”.
Non fosse che per questo, DREAMTIME godrebbe del carattere di eccezionalità tra
le mostre dedicate alla cultura aborigena al di fuori del continente australe.
Ma ciò che certamente più affascinerà il pubblico italiano sarà l'originalità
del linguaggio espressivo, i colori ipnotici, gli archetipi che hanno solcato immutati
40 mila anni, dal Tempo del Sogno ad oggi.
La mostra include artisti di riconosciuta fama come Clifford Possum, John e
Luke Cummins, Trevor Turbo Brown, Craig Charles e artisti emergenti, che si
stanno affermando nel panorama internazionale. Questa selezione presenta
autenticamente l'arte aborigena contemporanea nel suo attuale stato
d'evoluzione e non restituisce una visione statica degli stereotipi che spesso
vengono attribuiti a queste culture.
“È una sorta di infanzia della storia - sottolinea Cristiana Collu - che
avvicina il contemporaneo, il tempo presente alle nostre radici, con una forte
spinta alla scoperta, alla creazione, alla invenzione, al rispetto, al
riconoscimento e infine al senso di appartenenza ai luoghi che hanno plasmato e
plasmano la nostra visione del mondo.
La pittura delle prime civiltà è forse l'espressione artistica più affascinante
per lo spettatore di oggi. Oltre che sulla figura umana, è infatti in grado di
dirci qualcosa sul suo rapporto con l'ambiente che la circonda e che la
condiziona: i suoi simili, gli animali, la natura. E lo fa nel linguaggio
formale caratteristico di ogni cultura e soprattutto, suggestivamente, con i
colori. La seconda tappa nella genesi dell'arte figurativa, riflesso di
creazioni mentali, si è verificata quando l'uomo ha iniziato a tradurre la
propria realtà interiore in espressione grafica. L'arte è sicuramente nata da
una esigenza intellettuale come, tempo prima, l'utensile è apparso per un
bisogno vitale (esistenziale), e poiché l'essere umano è sia biologico sia
sociale, l'utilizzo dell'immagine ha da allora assicurato la coesione dei due
aspetti e in definitiva una certa coesione pubblica e collettiva.
La forza iconografica delle opere in mostra, la simbologia primitiva e arcaica,
determinano una serie di analogie con la cultura sarda primigenia,
archeologica, tradizionale e identitaria, creando un grande gioco di rimandi e
risonanze che dall'apparentemente altro come l'arte proveniente da un
continente agli antipodi (che però ha sempre avuto una condizione di insularità
non solo geografica) ci riporta alle evidenze e ricchezze del territorio che
noi abitiamo”.
La mostra è un progetto del MAN_Museo d'Arte della Provincia di Nuoro in
collaborazione e con il patrocinio della Regione Sardegna, il Ministero degli
Affari Esteri Italiano, l'Ambasciata Italiana a Canberra, l'Ambasciata
Australiana a Roma, l'Istituto Italiano di Cultura, il Consolato di Melbourne.
Informazioni:
DREAMTIME. Lo spirito dell'arte aborigena
Luogo: Nuoro - MAN - Museo d'Arte della Provincia di Nuoro
Via Satta 27, 08100 Nuoro
Periodo: Dal 12 febbraio al 28 agosto 2011
Orari: 10:00 - 13:00 / 15:30 - 19:30 lunedì chiuso
Ingresso: l'ingresso al museo è gratuito così come il servizio di visita guidata dal martedì al sabato dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:30 alle 19:30
Informazioni: Tel&Fax: +39 0784 252110