Degas, Lautrec, Zando'. Les folies de Montmartre
Pavia - Scuderie del Castello Visconteo
Dal 17 settembre al 18 dicembre 2011
L'esposizione presenterà 80 opere di Edgar Degas, Henri Toulouse-Lautrec, Federico Zandomeneghi in grado di raccontare le suggestioni del mito di Montmartre
Dal 17 settembre al 18 dicembre 2011 le Scuderie del Castello Visconteo di Pavia ospiteranno la mostra Degas, Lautrec, Zando'. Les folies de Montmartre, che raccoglierà i lavori di tre maestri della nouvelle peinture, quali Edgar Degas, Henri Toulouse-Lautrec e Federico Zandomeneghi, messi per la prima volta in dialogo sul mito di Montmartre, centro pulsante della vita artistica, e non solo, parigina di fine Ottocento e d'inizio Novecento.
L'esposizione presenterà ottanta opere, tra pitture e grafiche, provenienti da
collezioni pubbliche e private italiane e straniere, con un apporto speciale di
prestiti dalla città di Toulouse.
Ça c'est Paris!
Una nota canzone già tra fine Ottocento e primo Novecento celebrava l'appeal
della capitale francese, paragonandola a “una bionda che piace a tutti”. Ma
ancor di più, La Butte, la collina di Montmartre abitata dagli artisti, capace
di attirare gli esponenti di ogni classe sociale e di far convivere strilloni,
prostitute, gestori di cabaret, attrici, pittori, aristocratici, clown e
ballerine, borghesi e benpensanti, è diventata nel tempo uno dei luoghi di
culto della capitale francese.
Fu Degas a guardare per primo alla vitalità del quartiere parigino e a
rivoluzionare la pittura in seno al realismo, onorando il programma fissato da
Baudelaire nel testo Il pittore della vita moderna. Per primo, raccontò
l'universo delle giovani e belle donne intente alla toeletta, le corse dei
cavalli, il mondo equivoco dei cabaret e dei café-concert, quello del circo e
delle case chiuse, e soprattutto quello del balletto, come espresso nella
splendida Ballerina in prestito dal Museo cantonale di Lugano.
Una riserva di temi e soluzioni compositive a cui attinse - e già solo il
titolo del celebre pastello Le Moulin de la Galette lo dichiara - anche Zandò,
come veniva soprannominato dagli amici francesi Federico Zandomeneghi, uno dei
tre italiani a Parigi, e di cui proprio i Musei civici di Pavia possiedono un
consistente nucleo di opere.
Un universo che divenne centrale nella produzione di Henri de Toulouse-Lautrec,
che identificò non solo la propria arte ma anche la propria vita nella cultura
di Montmartre, quella che si respira osservando la Tête de femme della
Fondation Bemberg di Toulouse e Au café: le patron et la caissière chlorotique
del Kunsthaus di Zurigo.
I personaggi da lui ritratti sono divenuti icone, protagonisti e simboli del
vero e proprio mito di Montmartre, che i manifesti creati dall'artista, in
buona parte provenienti dal Centre de l'Affiche di Toulouse, hanno contribuito
ad alimentare.
Quel microcosmo, quel mondo di depravazione e di malinconica poesia - popolato
dalle ballerine della notte Yvette Guilbert, May Milton, May Belfort, La
Goulue, Jane Avril, dal chansonnier Aristide Bruant e dal comico Caudieux - è
rimasto nella memoria collettiva grazie soprattutto alla produzione del genio
di Albi che portò l'arte in strada, sui giornali, nella “serialità” della
produzione grafica.
La mostra, curata da Lorenza Tonani, è ideata, prodotta e organizzata da Alef -
cultural project management, Milano, col patrocinio del Comune di Pavia.
Informazioni
Degas, Lautrec, Zando'. Les folies de Montmartre
Luogo: Pavia - Scuderie del Castello Visconteo
Viale XI febbraio, 35
Periodo: dal 17 settembre al 18 dicembre 2011
Orari: lunedì - venerdì: 10.00 - 13.00 | 15.00 - 18.00; sabato, domenica e festivi: 10.00 - 13.00 | 1400 - 19.00
Ingresso: intero: € 10.00; ridotto convenzionati: € 9.00; ridotto: € 8.00
A cura di: Lorenza Tonani
Con il patrocinio di: Comune di Pavia