Ciarrocchi. Opere scelte
Rimini - Castel Sismondo
Dal 5 febbraio al 27 marzo 2011
Ad Arnoldo Ciarrocchi (Civitanova Marche 1916-2004) viene dedicata questa antologica che raccoglie, dal 5 febbraio al 27 marzo 2011 a Castel Sismondo, opere provenienti dalla collezione di famiglia dell'artista.
Incisore tra i maggiori del secondo Novecento italiano, Ciarrocchi si distingue
per la raffinatezza tecnica e per l'inconfondibile sensibilità del segno
grafico, caratterizzato da potenza e luminosità, ma soprattutto per la sua
copiosa produzione che spazia dall'incisione ai dipinti e agli acquerelli.
Questa retrospettiva è un ulteriore, qualificato, momento del progetto di
affiancare, a Castel Sismondo, grandi interpreti del contemporaneo italiano ai
capolavori impressionisti e del Salon e a Caravaggio e ai Maestri del Seicento.
Marco Goldin, ancora una volta, conferma così la scelta di offrire al pubblico
delle mostre “storiche” una qualificata occasione per avvicinarsi all'arte
contemporanea.
In questo progetto, il curatore è affiancato dalla Fondazione Cassa di
Risparmio di Rimini, che con Linea d'ombra, propone anche questa mostra, e dal
Gruppo Euromobil dei Fratelli Lucchetta, main sponsor di tutte le mostre
riminesi di questa stagione.
Considerato tra i migliori incisori contemporanei per la sensibilità del segno
grafico, Ciarrocchi è un sensibile interprete della cultura marchigiana non
solo nell'incisione ma anche nei dipinti a olio e negli acquerelli.
I suoi quadri hanno come soggetto preferito le figure, soprattutto figure
femminili, ma anche paesaggi, che risentono dell'influenza di Morandi per la
volumetrica concisione con cui sono definite case e vegetazione e per i dosati
accostamenti tonali. Peculiare di Ciarrocchi è invece la continua ricerca di
sintassi compositiva e di studio dell'influenza della luce sulle forme
naturali; il lavoro costante sullo spazio e sulla luce, in particolare sulla
luce delle albe adriatiche che caratterizzano molti dei suoi paesaggi
marchigiani e che trasfigurano il reale in una dimensione interiore che lo
avvicina alla pittura della Scuola Romana.
Conosciuto e apprezzato come incisore e pittore, Ciarrocchi si dedica anche
all'acquerello, realizzando una copiosa e sistematica produzione che
rappresenta un unicum nel panorama contemporaneo. Immediatamente gli vengono
riconosciute capacità e sapienza nel trattare questo linguaggio espressivo al punto
da considerarlo perfettamente congeniale alla sua poetica. Una poetica
caratterizzata da un'espressività vibrante ed emotiva, che raggiunge il suo
vertice espressivo negli acquerelli della serie Paesaggi dell'Asola, realizzati
fino agli anni novanta.
Compiuti gli studi all'Istituto d'arte di Urbino, nel 1937 Ciarrocchi si
trasferisce a Roma, dove lavora come torcoliere presso la Calcografia Camerale
per diciassette anni. Nel 1951 espone alla Galleria Vigna Nuova di Firenze
cento acqueforti e ottiene il premio per l'incisione alla prima Biennale
internazionale d'arte di San Paolo in Brasile, cui faranno seguito numerosi e
prestigiosi riconoscimenti. Nel 1956 diviene insegnante di Tecnica Incisoria
all'Accademia di Belle Arti di Napoli; le sue opere saranno poi presenti alla
Biennale di Venezia nel 1962 e alla Quadriennale di Roma nel 1976.