Carla Accardi. Segno e trasparenza
Catania - Fondazione Puglisi Cosentino
Dal 6 febbraio al 12 giugno 2011
La Fondazione che Alfio Puglisi Cosentino ha creato a Palazzo Valle, nel cuore
di Catania, propone, dal 6 febbraio al 12 giugno 2011, una grande mostra di
Carla Accardi curata da Luca Massimo Barbero.
Sarà una mostra assolutamente irrepetibile: l'artista, infatti, ne è
doppiamente protagonista: con le sue opere ma anche con una sua personale
interpretazione delle architetture e degli spazi dello storico Palazzo,
capolavoro del Vaccarini, per i quali ha appositamente realizzato un lavoro che
sarà esposto nell'ultima sala. Una grande mostra-installazione, quindi.
Lungo questo percorso attraverso il Palazzo, si intrecceranno e susseguiranno
in un ordine ideale i suoi primi lavori sul dialogo tra spazio, segno e colore,
sino alle sperimentali superfici trasparenti di sicofoil, su cui dipinge, e
alle articolate installazioni di grande dimensione.
Carla Accardi (Trapani, 1924) vive e lavora a Roma dal 1946. Ha partecipato al
gruppo romano Forma dal 1947 ed è considerata uno tra i protagonisti dell'arte
astratta italiana dal secondo dopoguerra: dal 1948 ha partecipato in più
occasioni alla Biennale di Venezia. Il suo lavoro si fonda sulla feconda
interazione tra segno, superficie, luce e colore, che si dirama in
realizzazioni che spaziano dal dipinto all'installazione.
Le prime sale della mostra saranno dedicate alle articolazioni di quelli che
possono essere definiti i “segni cromatici” della Accardi, che iniziano a
proliferare sulle tele dei primi anni Cinquanta in configurazioni libere e
distese, per poi assumere alla metà del decennio la caratteristica bicromia del
positivo / negativo, che determina la superficie tra bianco e nero. Un
intenzionale scarto cronologico, nella medesima sala, mette in relazione questi
lavori con l'installazione Casa Labirinto del 1999-2000, opera percorribile in
cui il plexiglas è attraversato da segni bianchi e neri, proponendo un
confronto diretto tra le diramate stagioni espressive di Accardi.
Dopo una sala dedicata alla serie delle opere a sviluppo centrico, denominate
“tondi” o “cervelli”, la mostra concentrerà la propria attenzione sulla
strutturazione del segno in griglie e regolarità ritmiche, di cui oggi si può
leggere la straordinaria attualità sia cromatica sia linguisitica. Anche per
queste ragioni, la mostra approfondisce in modo inedito e come mai in
precedenza la fisicità del dialogo tra segno e trasparenza nel lavoro di
Accardi: si concentra così in particolare sulle opere realizzate su sicofoil,
che vanno dai lavori su telaio rettangolare o quadrato, agli accenni installativi
dei telai sagomati, alle vere e proprie realizzazioni in chiave ambientale
oltre il dipinto.
A sottolineare questa tensione ambientale del lavoro di Accardi, l'intero
itinerario della mostra è concepito come un percorso nel Palazzo che dialoga
con la fisicità stessa delle sue sale, anche attraverso opere recenti e
realizzate per l'occasione, come la grande superificie di ceramica concepita
per il suo cortile. Il tracciato dell'esposizione sarà inoltre punteggiato da
installazioni collocate in relazione con l'architettura e con le opere alle
pareti, come ad esempio Rotoli (1965-69), Cilindrocono (1972), Paravento
(1972), la serie dei Coni in maiolica (2004), Si dividono in vano (2006).
Al piano superiore, la mostra presenta una straordinaria sala dedicata ai
grandi dipinti realizzati dall'artista per la sua sala personale alla Biennale
di Venezia del 1988, per culminare con Pavimento in ceramica (2007), grande
lavoro che realizza la fusione di architettura e segno: pavimento di piastrelle
in gres dipinto, con segni alternati di colore verde e cobalto su sfondo
bianco, che intende anche rimandare a un forte legame con la tradizione
creativa delle arti applicate in Sicilia ed è stata realizzata a quattro mani
con Gianna Nannini, che ha concepito per essa un suo brano come specifica
presenza sonora parallela a quella visiva.
Realizzata in collaborazione con lo Studio Accardi, sede dell'archivio
dell'artista, e RAM radio arte mobile di Roma, che è la sua principale galleria
di riferimento, la mostra avrà anche la straordinaria occasione di presentare
al pubblico il nuovo catalogo ragionato in corso di pubblicazione, a cura di
Germano Celant, oltre ad essere il primo nuovo grande riscontro espositivo
dell'artista in Italia dopo la serie di significative mostre internazionali che
le sono state dedicate, come quella al Centro Cultural Recoleta di Buenos
Aires.
In occasione della mostra, verrà pubblicata una monografia a colori a cura di
Luca Massimo Barbero, edita da Silvana Editoriale, che attraverso un ricco apparato
iconografico intrecciato a saggi inediti e a una selezione di materiali
documentari, intende proporre un percorso di lettura mirato dell'opera di
Accardi, dedicato alla relazione tra segno e trasparenza.
Informazioni:
Carla Accardi. Segno e trasparenza
Luogo: Catania - Fondazione Puglisi Cosentino
Palazzo Valle, via Vittorio Emanuele 122
Periodo: dal 6 febbraio al 12 giugno 2011
Orari: dal martedì alla domenica 10-13.00; 16.00-19.30 il sabato sino alle 21.30; chiuso il lunedì; aperture straordinarie su prenotazione. La biglietteria chiude mezz'ora prima
Ingresso: interi: 8 euro, ridotti: 5 euro, scolaresche: 2,50 euro, i pomeriggi di martedì e venerdì ingresso 1,00 Euro
Monografia sull'artista: a cura di Luca Massimo Barbero edita da Silvana Editoriale
Mostra a cura di: Luca Massimo Barbero, promossa dalla Fondazione Puglisi Cosentino in collaborazione con Studio Accardi e RAM radio arte mobile. Sponsor Finsole Spa.
Informazioni, prenotazioni: Fondazione Puglisi Cosentino tel. + 39 095 7152228, + 39 095 7152118