Borderline. Artisti tra normalità e follia. Da Bosch a Dalì, dall'Art Brut a Basquiat
Ravenna - Museo d'Arte della città di Ravenna
Dal 17 febbraio al 16 giugno 2013
Il MAR Museo d'Arte della Città di Ravenna prosegue la sua indagine su temi di grande interesse ancora da approfondire con l'ambizioso progetto espositivo dal titolo Borderline, Artisti tra normalità e follia. Da Bosch a Dalì, dall'Art Brut a Basquiat. in programma dal 17 febbraio al 16 giugno 2013, realizzato grazie al prezioso sostegno della Fondazione della Cassa di Risparmio di Ravenna.
L'obiettivo della mostra è di superare i confini che fino ad oggi hanno
racchiuso l'Art Brut e l'“arte dei folli” in un recinto, isolandone gli
esponenti da quelli che la critica (e il mercato) ha eletto artisti
“ufficiali”.
Già nella cultura europea del XX secolo diversi protagonisti delle avanguardie
e psichiatri innovatori guardarono in luce nuova le esperienze artistiche nate
nei luoghi di cura per malati mentali. Le ricerche di quegli anni avevano
avviato una revisione radicale di termini quali “arte dei folli” e “arte
psicopatologica”, prendendo in esame queste produzioni sia come sorgenti stesse
della creatività quanto come una modalità propria di essere nel mondo, da
comprendere al di là del linguaggio formale.
Ricordiamo in sintesi alcune significative tappe storiche: già nel 1912 Paul
Klee, in occasione della prima mostra del movimento artistico del Blaue Reiter
alla Galleria Thannhauser di Monaco aveva individuato nelle culture primitive,
nei disegni infantili e in quelli dei malati mentali le fonti dell'attività
creativa. Nel 1922 lo psichiatra tedesco Hans Prinzhorn pubblicò un testo dal
titolo “Bildnerei der Geisteskranken (“L'attività plastica dei malati di
mente”) che segnerà la fine dello sguardo positivista sulle produzioni
artistiche nate negli ospedali psichiatrici. Infine, nel 1945 Jean Dubuffet
conia la nozione di Art Brut avviando così una nuova epoca di ricerche in
questo campo.
Oggi il termine Borderline individua una condizione critica della modernità,
antropologica prima ancora che clinica e culturale. In questo senso la mostra
intende esplorare gli incerti confini dell'esperienza artistica al di là di
categorie stabilite nel corso del XX secolo, individuando così un'area della
creatività dai confini mobili, dove trovano espressione artisti ufficiali ma
anche quegli autori ritenuti “folli”, “alienati” o, detto in un linguaggio nato
negli anni '70, “outsiders”.
La mostra curata da Claudio Spadoni, direttore scientifico del museo e da
Giorgio Bedoni, psichiatra, psicoterapeuta, docente presso l'Accademia di
Brera, e da Gabriele Mazzotta, con il supporto della Fondazione Mazzotta di
Milano sarà inaugurata il prossimo 16 febbraio per proseguire fino al 15 giugno
2013.
Dopo una ampia INTRODUZIONE INTROSPETTIVA, con opere di Hieronymus Bosch,
Pieter Bruegel, Francisco Goya, Max Klinger e Théodore Géricault, l'esposizione
sarà organizzata per sezioni tematiche.
Nel DISAGIO DELLA REALTA' verranno presentate importanti opere di protagonisti
riconosciuti quali Pierre Alechinsky, Karel Appel, Jean Dubuffet, Gaston
Chaissac, Madge Gill, Vojislav Jakic, Asger Jorn, Tancredi Parmeggiani,
Federico Saracini, Gaston Teuscher, Willy Varlin, August Walla, Wols, Adolf
Wölfli, Carlo Zinelli.
Il DISAGIO DEL CORPO comprenderà una serie di lavori dove è protagonista il
corpo, che diviene l'estensione della superficie pittorica e talvolta opera
stessa nelle sue più sorprendenti trasformazioni, descritte in toni ludici,
poetici, talvolta violenti. In questa sezione troviamo Victor Brauner,
Corneille, Jean Dubuffet, Pietro Ghizzardi, Cesare Inzerillo, André Masson,
Arnulf Rainer, Eugenio Santoro, Carlo Zinelli; poi protagonisti del Wiener
Aktionismus come Hermann Nitsch e Günter Brus; e infine Joaquim Vicens
Gironella, Josef Hofer, Dwight Mackintosh, Oswald Tschirtner.
All'interno dei RITRATTI DELL'ANIMA ampio spazio verrà dedicato ad una sequenza
di ritratti e soprattutto autoritratti, una delle forme di autoanalisi
inconsapevole più frequente nei pazienti delle case di cura, con opere di
Francis Bacon, Enrico Baj, Jean – Michel Basquiat, Pablo Echaurren, Sylvain
Fusco, Pietro Ghizzardi, Theodor Gordon, Antonio Ligabue, Bengt Lindstrom,
Mattia Moreni, Arnulf Rainer, Gino Sandri, Lorenzo Viani. Due maschere Sepik
vengono inserite, quali emblematici manufatti di arte primitiva, provenienti
dalle popolazioni indigene del fiume Sepik in Melanesia. Un'intera sala verrà
poi dedicata ad Aloïse Corbaz, storica autrice dell'Art Brut.
La mostra proseguirà con una sezione dedicata alla scultura, la TERZA
DIMENSIONE DEL MONDO con inediti di Umberto Gervasi, Giuseppe Righi e ancora
opere di arte primitiva del Sepik.
Infine, nel SOGNO RIVELA LA NATURA DELLE COSE (titolo che richiama una mostra
della Fondazione Mazzotta del 1989), verrà definito l'onirico come fantasma del
Borderline con una selezione di dipinti di surrealisti come Salvador Dalì, Max
Ernst, André Masson, Victor Brauner, oltre alla presenza di Paul Klee, grande
estimatore dell'arte infantile e degli alienati, e dell'autore di Art Brut
Scottie Wilson.
La mostra è possibile grazie alla collaborazione di alcuni musei e collezioni
pubbliche e private tra cui ricordiamo: Collection de l'Art Brut, Losanna;
Museo delle Culture, Lugano; Fondazione Antonio Mazzotta, Milano; Centro di
Documentazione di Storia della Psichiatria “San Lazzaro”, Reggio Emilia;
Archivio Conti, Saronno; Fondazione Culturale Carlo Zinelli, San Giovanni
Lupatoto (VR); Casa Museo Pietro Ghizzardi, Boretto (RE); Centro Studi & Archivio
Antonio Ligabue, Parma;
Verrà pubblicato un ampio catalogo delle Edizioni Gabriele Mazzotta con la
riproduzione di tutte le opere esposte, saggi di Claudio Spadoni, Giorgio
Bedoni, Gabriele Mazzotta, Sarah Lombardi, Francesco Paolo Campione, ed
un'ampia sezione di apparati documentari.
Informazioni
Borderline. Artisti tra normalità e follia. Da Bosch a Dalì, dall'Art Brut a Basquiat
Luogo: Ravenna - Museo d'Arte della città di Ravenna
Periodo: dal 17 febbraio al 16 giugno 2013
Orario mostra: fino al 31 marzo: martedì - venerdì 9-18, sabato e domenica 9-19, chiuso lunedì; dall'1 aprile: martedì - giovedì 9-18; venerdì 9-21; sabato e domenica 9-19 ,chiuso lunedì
Biglietti: intero: 9 euro, ridotto: 7 euro
Enti organizzatori: Mar - Museo d'Arte della città di Ravenna
Patrocini: Regione Emilia-Romagna e Provincia di Ravenna
Sponsor ufficiale: Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna
Informazioni e prenotazioni: tel. +39.0544.482017 / 482775 - fax +39.0544.212092 - ufficio.stampa@museocitta.ra.it
- www.museocitta.ra.it