BerlinOttanta. Pittura irruenta
Catanzaro - MARCA
Dal 30 aprile al 9 ottobre 2011
Georg Baselitz - Rainer Fetting - Karl Horst Hödicke - Markus Lüpertz - Bernd Koberling - Helmut Middendorf - Salomé - Bernd Zimmer
Dopo l'incursione nel mondo del video e della fotografia proposto da Community. La
ritualità collettiva prima e dopo il web, il MARCA di Catanzaro prosegue la sua
attività con un'importante rassegna dal taglio curatoriale inedito che
restituisce l'atmosfera, la forza e l'originalità creativa di una grande
metropoli ferita, Berlino, dall'inizio degli anni ottanta sino a quel 9
novembre del 1989, quando la caduta del Muro ha decretato la fine di un'epoca e
la nascita della nuova Germania.
Gli Ottanta non furono anni qualunque per Berlino.
Se non il centro del mondo, la città al di qua del Muro fu il centro
dell'Europa. A Kreuzberg e nei quartieri popolari, giovani di tutto il
continente venivano calamitati qui da un profondo senso d'inquietudine e di cambiamento.
Erano i nuovi Punk, ma anche giovani borghesi che si davano appuntamento in una
città dove gli eccessi e la creatività non si ponevano limiti.
Il “Kreuzberg Mishung”, ovvero il “Miscuglio di Kreuzberg” è il crogiolo delle
arti, in particolare musica e pittura. Ed è su questa irrepetibile fase vissuta
dall'arte a Berlino che si concentra l'esposizione proposta dal MARCA.
BerlinOttanta. Pittura irruenta, a cura di Alberto Fiz, s'inaugura il 30 aprile
per rimanere aperta sino al 9 ottobre ed è promossa dalla Provincia di
Catanzaro - Assessorato alla Cultura con il patrocinio della Regione Calabria,
del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e della Direzione Regionale
per i Beni Culturali e Paesaggistici della Calabria.
“Il MARCA presenta un progetto di grande impegno internazionale che pone
l'attenzione sulle vicende storiche che hanno coinvolto Berlino durante un
decennio cruciale come quello degli anni Ottanta”, ha affermato Wanda Ferro
Presidente della Provincia di Catanzaro. “Si tratta di una mostra originale e
coraggiosa che ci consente di riflettere sull'arte, così come sulla nostra
storia recente ampliando e approfondendo il dibattito culturale.”
Sono state selezionate 70 opere, tra grandi dipinti, disegni e tecniche miste
rigorosamente degli ottanta. Tutti di artisti che in quegli anni e in quel
singolarissimo contesto culturale ed esistenziale hanno scelto di riconoscersi
nella pittura riproponendola come linguaggio d'elezione per raccontare e
raccontarsi.
Sono artisti come Rainer Fetting, Helmut Middendorf, Salomé, Bernd Zimmer messi
in relazione con i loro predecessori Georg Baselitz, Karl Horst Hödicke, Bernd
Koberling e Markus Lüpertz.
“BerlinOttanta rilegge una vicenda che ha profondamente influenzato gli esiti
dell'arte contemporanea ponendo al centro una città dagli infiniti risvolti
storici, politici, ideologici ed esistenziali”, afferma Alberto Fiz. “Berlino
dilaniata e divisa in due, non è solo il luogo dove avviene la trasformazione
dell'arte, ma diventa, spesso, il soggetto dell'indagine pittorica contribuendo
a riproporre l'attualità della pittura intesa come progetto intorno alla quale
si sviluppa l'identità.”
L'esposizione propone il ritorno della pittura attraverso il dialogo tra gli
artisti che, sin dagli anni sessanta, hanno posto le basi per un cambiamento
profondo del linguaggio estetico e il gruppo dei più giovani che si è imposto
all'inizio degli anni ottanta attraverso un'indagine pittorica dai tratti
fortemente provocatori, caratterizzata da toni spesso violenti e provocatori,
in netta opposizione rispetto al linguaggio allora dominante.
Proprio il 1980 è l'anno in cui si presenta al pubblico il gruppo di pittori
berlinesi Rainer Fetting, Helmut Middendorf, Salomé, Bernd Zimmer che nel 1977
aveva istituito la Galerie am Mortizplatz, una galleria autogestita.
La loro mostra proposta alla Haus am Waldsee di Berlino aveva come titolo
Heftige Malerei (da qui prende spunto il titolo della rassegna al MARCA) e
sintetizza la ribellione nei confronti dei canoni dominanti attraverso una
figuratività sensibilmente percepibile che s'ispira ai temi della storia
dell'arte ponendola in parallelo con l'attualità quotidiana dei media, della
musica, della cultura punk, così come ai temi di carattere politico o sessuale.
High and low si mescolano in un unico contesto dove Vincent Van Gogh e Paul
Gauguin sono calati nella metropoli accentuando il clima esotico e allucinato
(Van Gogh in metropolitana è una monumentale composizione di Fetting di oltre
tre metri esposta in mostra).
A prevalere è una visione soggettiva che passa attraverso l'esperienza
personale dell'artista in diretta relazione con il contesto sociale. Sullo
sfondo c'è sempre Berlino (di Middendorf, per esempio, viene esposto un
emblematico dipinto del 1989 dedicato alla caduta del Muro, mentre Hödicke
rappresenta lo spazio che divide Berlino Ovest da Berlino Est con una tigre in
gabbia). Ma non mancano nemmeno le riflessioni sul paesaggio condotte da Bernd
Zimmer che ne impone una visione stilisticamente postmoderna.
I Moritz Boys, così venivano chiamati gli artisti di Moritzplatz, avevano uno
spiccato senso del ritmo, del tempo e della velocità. “Non eravamo pittori punk
ma la musica risuonava ovunque nelle nostre opere”, hanno affermato.
Si tratta di un vero e proprio sconvolgimento rispetto ad una ricerca algida e
minimalista che coinvolgeva l'osservatore sul piano intellettuale ma non su
quello emotivo. “Ero sempre nel luogo dove accadevano eventi eccitanti”, ha
affermato Fetting.
Il ritorno alla pittura è un fenomeno che investe tutta la Germania (accanto a
Berlino si diffonde soprattutto a Colonia e a Dusseldorf) ma anche Francia,
Spagna, Stati Uniti e soprattutto l'Italia dove nel 1980 gli artisti della
Transavanguardia, guidati da Achille Bonito Oliva, vengono proposti alla
Biennale di Venezia.
Sono molte le mostre che affrontano le nuove problematiche poste dalla pittura
e tra queste è sufficiente ricordare A New Spirit in Painting curata nel 1981
da Chrstos Joachimides alla Royal Academy di Londra a cui segue, l'anno
successivo, al Martin-Gropius-Bau di Berlino Zeitgeist curata sempre da
Joachimides insieme a Norman Rosenthal. Una vicenda che si concluderà
simbolicamente nel 1989 con la caduta del Muro di Berlino.
Accanto ai dipinti e alle opere su carta degli anni ottanta, la mostra si
completa con una serie di testimonianze multimediali su Berlino che comprende
la fotografia, il cinema e la musica underground. La metropoli tedesca,
infatti, è stato il luogo dove maggiormente si è sviluppata la produzione di
film alternativi all'industria con la diffusione, in particolare, del super-8.
In mostra vengono proiettate rare sperimentazioni cinematografiche realizzate
da Fetting e Middendorf accanto ad una serie di opere prodotte da gruppi molto noti
a Berlino come gli OYKO o filmaker come Michael Brynntrup. Non manca nemmeno
una serie di fotografie originali di Ann Jud, Manfred Hamm e Rolf Von Bergmann,
oltre alle proiezioni di Ulrike Ottinger e di Helga Reidemeister a cui si
aggiunge il celebre film di Wim Wenders Il cielo sopra Berlino del 1987.
La mostra sarà accompagnata da un'ampia monografia in italiano e inglese curata
da Alberto Fiz.
Informazioni
BerlinOttanta. Pittura irruenta
Luogo: Catanzaro - MARCA
Via Alessandro Turco, 63 - Catanzaro
Periodo: dal 30 aprile al 9 ottobre 2011
Vernissage: sabato 30 aprile 2011 ore 18,30
Orari: da martedì a domenica 9,30-13; 16-20,30; chiuso lunedì
Ingresso: 3 euro
A cura di: Alberto Fiz
Promossa da: Provincia di Catanzaro - Assessorato alla Cultura con il
patrocinio della Regione Calabria, del Ministero per i Beni e le Attività
Culturali e della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici
della Calabria
Info: tel. 0961 746797