Bastoni. Materia, Arte e Potere
Siena - Complesso museale di Santa Maria della Scala
Dal 16 giugno al 26 agosto 2006
Fa parlare di sé la mostra Bastoni. Materia Arte e Potere, aperta al pubblico fino al 26 agosto
Con "Bastoni" Siena conquista le copertine di Antiquariato, Collezionare e Gazzetta dell'Antiquariato
Grande interesse della stampa per l'esposizione del Santa Maria della Scala
Con la mostra Bastoni. Materia Arte e Potere, Siena conquista le copertine di Antiquariato, Collezionare e Gazzetta dell'Antiquariato. A meno di un mese dall'apertura al pubblico, l'esposizione in corso al Santa Maria della Scala - Sala San Leopoldo, fino al 26 agosto, cattura l'attenzione di tre tra le riviste di settore più accreditate nel mondo dell'arte e del collezionismo, che all'evento dedicano ampi servizi illustrati con alcune delle immagini più belle degli oltre 500 pezzi in mostra. Un bel successo per un'esposizione curiosa che viene confermato anche dalla stampa locale e nazionale che segue con attento interesse l'iniziativa. Particolari in avorio, cristallo di rocca, argento e malacca, vengono presentati al lettore nella loro bellezza.
Spazio all'eleganza e alla bellezza, ma anche alle curiosità. Non mancano, infatti, i riferimenti e le immagini di alcuni bastoni animati che nascondono dentro le proprie impugnature spade, giochi da tavolo, colori e tavolozze d'artista, oggetti d'uso comune come cosmetici, profumi, fiale per liquori, sigari, sali e medicinali e persino parure da cucito. Grande interesse anche nei confronti dei bastoni erotici, tra cui fa bella mostra di sé una splendida Giovanna d'Arco seminuda. Il bastone viene raccontato nei suoi molteplici usi e significati, quale simbolo del potere come nel caso dei pastorali ecclesiastici o degli scettri regali oppure come espressione di un gusto semplice.
Articolo pubblicato il 15 luglio 2006
Bastoni. Materia, Arte e Potere
Siena - Complesso museale di Santa Maria della Scala
Dal 16 giugno al 28 agosto 2006
A Siena la prima grande mostra italiana dedicata ai bastoni
Più di 500 esemplari provenienti da musei e collezioni private. Dai
pastorali ai bastoni “armati” particolari opere d'arte che vanno dal XIV sec al
XX sec.
Ce ne sono da passeggio e di comando, popolari e massonici, da maestro e
religiosi. Ma anche erotici ed etnici. Realizzati
con materiali preziosi come l'avorio e la malacca, finemente intarsiati, con soggetti
marini e impugnature esotiche.
Quelli “armati”, nascondevano persino una spada, una pistola, un pugnale.
Quelli di epoca vittoriana, appartenuti agli amanti del fumo, semplicemente la
pipa.
Sono bastoni. Più di 500 esemplari che saranno in mostra a Siena nella prima grande
esposizione italiana dedicata a questi oggetti di uso quotidiano che dagli anni
Sessanta in poi, sono diventati ricercati oggetti di culto e straordinari pezzi
da collezione.
E' una mostra assolutamente unica nel suo genere Bastoni. Materia, Arte e Potere, che sarà allestita a Siena dal 16 giugno al 28 agosto, nella Sala San
Leopoldo del complesso museale Santa Maria della Scala.
Un'esposizione di questo tipo in Europa ha soltanto un precedente, una mostra organizzata a Parigi nel 1980, da Catherine Dike,
collezionista energica e grande appassionata.
Articolata in 14 sezioni, la mostra senese raccoglie per categorie - dai
pastorali ai bastoni di difesa, dai bastoni erotici a quelli popolari - una grande
varietà di pezzi, alcuni rarissimi per manifattura e destinazione d'uso,
provenienti da musei e collezioni private, risalenti ad un periodo storico
compreso tra il XIV sec e gli inizi del XX sec.
Acquistati per seguire il costume dell'epoca o perché si credeva
avessero poteri “taumaturgici” e “medici”, nel tempo i bastoni hanno assunto
funzioni e significati simbolici differenti a seconda di chi li ha posseduti. La mostra racconta questa evoluzione, anche attraverso
le storie di chi questi bastoni li ha realizzati. Un viaggio affascinante che
conduce il visitatore nel XVI e XVII secolo, quando il bastone ed il pastorale
erano i simboli del potere ecclesiastico in particolare, come dimostrato dagli
esemplari provenienti dal Museo Opera della Metropolitana di Siena.
Quelli di avorio e piquè d'argento risalenti alla metà del XVII, invece,
venivano portati della nobiltà, in quanto indicativi di uno stato sociale. Fu,
però, con la rivoluzione industriale, che l'impiego del bastone si estese anche
alla classe media. Ogni occasione richiedeva il bastone adatto: di giorno
un'asta di malacca, di sera un'asta più esotica di scuro legno duro con
l'impugnatura elegante e, per una gita in campagna, un motivo popolare
intagliato nel legno.
L'epoca dei viaggi e delle esplorazioni portò in Italia molti oggetti curiosi,
ne sono un esempio i bastoni provenienti al Museo Nazionale di Antropologia e
Etnografia di Firenze. Di particolare interesse quelli con soggetti marini,
tagliati in osso di balena dai marinai durante i
lunghi viaggi in mare. Una sezione a sé è dedicata ai cosiddetti bastoni
“armati”, che originariamente avevano lo scopo di nascondere un'arma. In molti
casi, tuttavia, il bastone “accessoriato” serviva al fumatore dell'epoca
vittoriana per contenere un astuccio per fiammiferi o per sigarette e sigari.
Un bastone multifunzione da signora poteva nascondere un portacipria col
piumino, un ventaglio o una fiala di profumo. All'artista il bastone serviva a
contenere una tavolozza di colori e al mago i trucchi del mestiere.
Insomma, non esistevano limiti nella creazione e nella fantasia, il che spiega
forse il fascino che questi straordinari oggetti ancora oggi continuano ad
esercitare su collezionisti e curiosi.
“Bastoni. Materia, Arte e Potere” è una mostra a cura di Renzo Traballesi, in
collaborazione con Aldo Gerardi e Alberto Zina. L'evento è promosso dal Comune
di Siena e dall'Istituzione Santa Maria della Scala, in collaborazione con la
Fondazione Monte dei Paschi e la Banca Monte dei Paschi di Siena.
Informazioni
Bastoni. Materia, Arte e Potere
Luogo: Siena - Complesso museale di Santa Maria della Scala
Periodo: dal 16 giugno al 28 agosto 2006
Orari: tutti i giorni, festivi compresi, dalle ore 10,00 alle ore 17,00
Ingresso: 6,00 Euro
Catalogo: Priuli & Verlucca Editori (380 pagg.)
Info: Santa Maria della Scala tel. 0577 224811 e 0577 224835