Arte

Piazzola sul Brenta: omaggio ad Andrea Mantegna
Mantegna e le arti a Verona 1450-1500
Mantegna e Padova 1445-1460

Importanti novità sulla Pala di San Zeno di Andrea Mantegna. Anticipata la data di nascita del Maestro?

Le indagini riflettografiche all'infrarosso eseguite dal professor Duilio Bertani del Centro di Riflettografia I.R. e Diagnostica dei Beni Culturali dell'Università di Milano e analizzate dal punto di vista storico artistico dalla professoressa Caterina Limentani Virdis dell'Università di Padova, hanno rivelato importanti novità sul capolavoro della prima maturità di Andrea Mantegna.

Trittico di San Zeno, basilica di San Zeno maggiore, Verona

Andrea Mantegna
La Pala
Trittico di San Zeno, basilica di San Zeno maggiore, Verona
Per gentile concessione dell'abate don Rino Breoni e della Curia Diocesana di Verona
Foto: Fotoflash di Mario Polesel

E' la stessa Virdis a fare notare che le recenti analisi, oltre a far emergere, nella sua ricchezza tecnica e nel suo sviluppo stilistico lo straordinario disegno sottostante la superficie della pittura, rivelano nel pannello centrale, la scritta inequivocabile MCCCCXXXXIII. La stessa data, in cifre arabe, è riportata poco più a destra. La studiosa aggiunge che gli specialisti in passato hanno dato poca importanza alla presenza della stessa data nell'angolo destro del tappeto, in una zona in cui la piattezza della pittura e la mancanza di disegno preparatorio possono far pensare ad un intervento di ridipintura. Il parere più diffuso è stato che tale data sia da riferire alla commemorazione dell'anno nel quale il committente della Pala, Gregorio Correr, era divenuto abate commendatario del monastero benedettino di San Zeno. La coincidenza appare molto interessante, ma la Virdis ritiene che non si debba dimenticare un'altra occorrenza della stessa data, vale a dire il fatto che Gregorio Correr proprio in quello stesso anno 1443 si trovava a Padova, presso suo zio, il cardinale Antonio. Vi si trattenne, assistendolo nella salute malferma, ma nel contempo ebbe agio di studiare e di frequentare i più eminenti circoli umanistici veneti.

A voler andare avanti su questo percorso non certo agevole, si potrebbe ipotizzare che proprio in quella data 1443 Gregorio incominciasse a pensare al “suo” polittico e che magari avesse incontrato un giovane straordinariamente dotato che stava per lasciare la bottega del suo maestro, come già aveva ipotizzato anche Lionello Puppi. Per proseguire in questo giro di illazioni, come sembrano voler fare il professor Sergio Marinelli dell'Università Ca' Foscari di Venezia, e la stessa Caterina Limentani Virdis, bisognerebbe accettare le dissacranti ipotesi sull'anticipazione di qualche anno della data di nascita di Andrea Mantegna lanciate qualche tempo fa da Keith V. Shaw, proposta che non ha avuto fortuna nella letteratura mantegnesca. Che questo fortunoso ritrovamento possa riaprire la questione?