Josef Albers
Modena - Galleria Civica, Palazzo Santa Margherita e Palazzina dei Giardini
Dal 9 ottobre 2011 all'8 gennaio 2012
La retrospettiva dedicata a Josef Albers (1888-1976), curata dal Direttore della Galleria Civica di Modena Marco Pierini, si terrà dal 9 ottobre 2011 all'8 gennaio 2012 - inaugurazione sabato 8 ottobre 2011 alle ore 18.00 - nei due spazi espositivi della Galleria Civica: Palazzo Santa Margherita e Palazzina dei Giardini.
La mostra, la più ampia mai organizzata in Italia, intende ricostruire il percorso dell'artista in tutte le sue fasi salienti, dagli anni del Bauhaus di Weimar, di Dessau e di Berlino a quelli del Black Mountain College, della
Yale University, a quelli, infine, nei quali - lasciato l'insegnamento - si
dedicò esclusivamente alla pittura.
La retrospettiva, coprodotta dalla Galleria Civica di Modena con la Fondazione
Cassa di Risparmio di Modena , è stata organizzata con la collaborazione della
Josef & Anni Albers Foundation di Bethany (Connecticut) che ha prestato,
con una sola eccezione, le 179 opere esposte. La Terra Foundation for American
Art di Chicago ha supportato il progetto attraverso un contributo di 50.000
dollari.
Del periodo del Bauhaus, la straordinaria scuola fondata da Walter Gropius di
cui Albers è stato prima allievo e poi ininterrottamente docente fino alla
chiusura, sono esposte 12 opere in vetro realizzate dal 1921 al 1932, 29
fotografie e photocollage, una piccola selezione di xilografie e di gouache e
alcuni mobili.
Se i vetri denunciano già con pienezza il rigore della composizione e lo
straordinario sentimento del colore che caratterizza la successiva e più
celebrata pittura a olio di Albers, le fotografie - assai spesso assemblate
dall'artista in forma di photocollage - rappresentano la testimonianza di un
occhio attento e appassionato, capace di sottrarre i volti degli amici e dei
colleghi (Klee, Kandinsky, Gropius) alla dimensione quotidiana e allo stesso
tempo di rivelare straordinarie geometrie, forme e cadenze nascoste nella
natura e nelle cose. Di particolare interesse i mobili disegnati in questo
periodo, che uniscono una spiccata funzionalità alla purezza di linee e a una
forte inclinazione per i diversi materiali e la loro combinazione (vetro, legni,
stoffe).
Alla chiusura del Bauhaus, sopraggiunta nel 1933 a seguito delle pressioni
naziste, Josef Albers accetta una cattedra al Black Mountain College (North
Carolina), scuola altamente innovativa e sperimentale fondata proprio in
quell'anno, nella quale insegneranno anche John Cage, Merce Cunningham e lo
stesso Walter Gropius (mentre tra i suoi allievi vanno almeno menzionati Robert
Rauschenberg, Cy Twombly, Kenneth Noland e, negli anni di Yale, Eva Hesse).
L'approdo alla pittura a olio - sempre a spatola, cavando il colore
direttamente dal tubetto - avviene proprio durante il primo periodo americano,
ed è rappresentato in mostra da una decina di dipinti della seconda metà degli
anni Trenta e degli anni Quaranta, nei quali è già ampiamente manifesta l'attentissima
cura dell'artista per i rapporti cromatici e la loro percezione fisica,
preludio alle più note serie "Varianti" (1947-1952) e "Omaggio
al quadrato" (1950-1976). Alla prima è dedicato ampio spazio alla
Palazzina dei Giardini, mentre il vasto ciclo della maturità occupa per intero
la sala grande di Palazzo Santa Margherita: la scansione inizia con il primo
"Omaggio al quadrato" dipinto da Albers nel 1950, generoso prestito
di un'importante collezione privata americana, e attraverso una selezione cronologicamente
disposta di opere di formato e tonalità diverse, si conclude con l'ultimo
“omaggio”, compiuto a poche settimane dalla morte dell'artista, il 25 marzo
1976.
Sono infine esposte le sette copertine di dischi disegnate per la Command
Records, la casa discografica fondata dal violinista e ingegnere del suono
Enoch Light con l'innovativa confezione apribile (“gatefold sleeve”), la cui
invenzione si deve proprio alla collaborazione fra Josef Albers e Enoch Light.
Il catalogo bilingue, edito da Silvana Editoriale, contiene - oltre a un ampio
scritto del curatore della mostra Marco Pierini - l'introduzione di Nicholas
Fox Weber, Executive Director della Josef & Anni Albers Foundation e una
selezione di alcuni testi teorici di Albers, mai precedentemente tradotti in
italiano. Verrà anche ripubblicato il breve testo di Wassily Kandinsky stampato
nel 1934 sul bollettino della Galleria Il Milione in occasione della mostra di
xilografie di Albers e di Luigi Veronesi organizzata dalla galleria milanese.
La retrospettiva su Josef Albers è stata supportata dalla Terra Foundation for
American Art di Chicago. Fondata nel 1978 la Terra Foundation for American Art
si dedica a favorire lo studio, la comprensione e la fruizione delle arti
visive degli Stati Uniti d'America. Con le sue risorse finanziarie di oltre 250
milioni di dollari, una raccolta d'eccezione che copre l'arte americana
dall'era coloniale fino al 1945, e un ampio programma di borse di studio, è tra
le fondazioni leader nel campo dell'arte americana, e destina circa 12 milioni
di dollari all'anno per promuovere, in tutto il mondo, mostre, progetti e
ricerche sull'arte americana.
La mostra che inaugura l'8 ottobre 2011 alle 18.00 in occasione della VII
Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI, resterà aperta al pubblico fino
all'8 gennaio 2012 con il seguente orario: martedì-venerdì 10.30-13.00;
15.00-18.00; sabato domenica e festivi 10.30-19.00; lunedì chiuso.
Informazioni
Josef Albers
Luogo: Modena - Galleria Civica, Palazzo Santa Margherita e Palazzina dei Giardini
Corso Canalgrande - Modena
Periodo: dal 9 ottobre 2011 all'8 gennaio 2012
Inaugurazione: 8 ottobre 2011, ore 18.00
Orari: martedì- venerdì 10.30 - 13.00; 15.00 - 18.00; sabato domenica e festivi 10.30 - 19.00; lunedì chiuso
Ingresso: intero: gratuito
A cura di: Marco Pierini