54. Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia. ILLUMInazioni - ILLUMInations. Introduzione di Bice Curiger
La Biennale di Venezia è uno dei forum più importanti per la diffusione e la
riflessione sugli sviluppi attuali dell'arte. Il titolo della 54. Esposizione
Internazionale d'Arte, ILLUMInazioni, pone letteralmente l'accento
sull'importanza di questa funzione e capacità della Biennale, anche in un mondo
globalizzato. La più prestigiosa nonché la progenitrice di tutte le biennali
d'arte internazionali è animata oggi da uno spirito che trascende i confini
nazionali, in un'epoca in cui gli artisti stessi hanno un'identità poliedrica e
sono diventati migranti consapevoli e turisti della cultura.
Le questioni d'identità e di patrimonio culturale sono da tempo cruciali per
l'arte contemporanea, ed è improbabile che l'intensità dell'indagine artistica
su questi temi diminuirà nel prossimo futuro. L'arte è un vivaio di
sperimentazione sulle nuove forme di “comunità” e per gli studi sulle
differenze e le affinità che serviranno come modello per il futuro. Il titolo
però va oltre queste questioni e richiama anche un'ampia gamma di associazioni:
dalle sfrenate “Illuminazioni” poetiche di Arthur Rimbaud e le “Illuminazioni
Profane” sull'esperienza surrealista di Walter Benjamin, fino alla venerata
arte dei manoscritti medioevali miniati e alla filosofia illuminazionista nella
Persia del dodicesimo secolo.
ILLUMInazioni vuole inoltre celebrare il potere dell'intuizione, la possibilità
dell‘esperire attraverso il pensiero favorita dall'incontro con l'arte e con la
sua capacità di affinare gli strumenti di percezione. Mentre l'ultima
Esposizione Internazionale d'Arte, “Fare Mondi”, ha messo in luce la creatività
costruttiva, ILLUMInazioni si concentrerà sulla “luce” generata dall'incontro
con l'arte, sull'esperienza illuminante, sulle epifanie derivanti dalla
comunicazione reciproca e dalla comprensione intellettuale. Nel titolo risuona
anche l'eco dell'età dell'Illuminismo, attestandone la vitale e fondamentale
eredità che ci ha lasciato. Nonostante negli ultimi anni l'idealizzazione della
ragione illuminata e il pensiero accademico - soprattutto quello di stampo
eurocentrico ed occidentale - siano stati oggetto d'attacco, non si può fare a
meno di rispettarne e persino difenderne i valori soprattutto riguardo al
dibattito sui diritti umani.
Nell'organizzare l'Esposizione Internazionale d'Arte è oggi di vitale
importanza considerare che l'arte contemporanea è caratterizzata da tendenze collettive
e identità frammentarie, da alleanze temporanee e oggetti in cui è incisa la
transitorietà, anche se questi sono a volte realizzati in bronzo. La spinta
espansiva che ha fatto da motore propulsore all'arte a partire dagli anni
sessanta è oggi implosa. L'arte non coltiva più il pathos dell'anti-arte, ma si
focalizza sui fondamenti della cultura per illuminare significati condivisi,
derivanti dalla nostra interiorità. Mentre l'artefatto finito ha lasciato
spazio all'enfasi del processo, la riscoperta dei generi “classici” come la
scultura, la pittura, la fotografia e il video mira a sezionare i loro codici e
risvegliare il loro potenziale latente. Queste tematiche vanno di pari passo
con un altro aspetto che è oggigiorno estremamente importante: l'arte coinvolge
e impegna fortemente i suoi spettatori.
Molte delle opere presentate alla 54. Esposizione Internazionale d'Arte sono
state create appositamente per l'occasione. Monica Bonvicini, James Turrell,
Nicholas Hlobo, Norma Jean, R.H. Quaytman, Haroon Mirza, Loris Gréaud, Carol
Bove, Gelitin, Dayanita Singh, Christopher Wool e altri hanno realizzato nuove
produzioni riferendosi direttamente ai temi centrali di ILLUMInazioni.
Le opere del pittore veneziano Jacopo Tintoretto (1518-1594) giocheranno un
ruolo di primo piano, instaurando un rapporto artistico, storico ed emozionale
con il contesto locale. Questi dipinti esercitano un fascino particolare per la
loro luce estatica, quasi febbrile, e per il loro approccio temerario alla
composizione che capovolge l'ordine classico e definito del Rinascimento.
Nonostante l'auto-riflessione sia un fattore determinante per l'arte
contemporanea, raramente questa si muove fuori dal territorio compreso nella
storia del Modernismo. L'incorporazione delle opere di Tintoretto del
sedicesimo secolo in una biennale d'arte contemporanea trasmette segnali
inaspettati e stimolanti e getta luce sulle convenzioni del sistema dell'arte.
Tale accostamento non deriva tanto da analogie di natura formale ma è piuttosto
pensato come rafforzamento reciproco, finendo per sottolineare l'importanza
delle opere d'arte come veicoli visivi d'energia.
La 54. Esposizione Internazionale d'Arte dovrebbe configurarsi e svilupparsi in
un processo di scambio di ispirazioni e stimoli fra tutti coloro che ne sono
coinvolti. In quest'ottica abbiamo chiesto a quattro artisti (Monika Sosnowska,
Franz West, Song Dong e Oscar Tuazon) di creare dei “parapadiglioni”, opere di
carattere architettonico e sculturale in grado di ospitare il lavoro di altri
artisti. ILLUMInazioni si concentrerà sulla presentazione di giovani artisti,
ciononostante saranno incluse anche opere di autori di generazioni precedenti
la cui attualità li proietta oggi al centro del dibattito. Tra questi, Llyn
Foulkes (*1934), Luigi Ghirri (*1943- 1992), Jack Goldstein (1945-2003),
Gedewon (*1939-1995), Jeanne Natalie Wintsch (*1871- 1944).
L'arte è un terreno altamente autoriflessivo, che alimenta un approccio lucido
al mondo esterno. L'aspetto comunicativo ed interrelazionale è cruciale per le
idee che sono alla base di ILLUMInazioni, come dimostra quell'arte
contemporanea che spesso dichiara interesse per la vita e cerca di essere
vicina al suo dinamismo. Questo è ancora più importante ora, in un'epoca in cui
il nostro senso di realtà è profondamente messo in discussione da mondi virtuali e simulati.
Bice Curiger