Arte

Padiglione Italia: Collaudi. Omaggio a F. T. Marinetti
Biennale Arte - 53. Esposizione Internazionale d'Arte. Fare Mondi / Making Worlds
Intervento del Presidente della Biennale di Venezia Paolo Baratta
Fare Mondi / Making Worlds di Daniel Birnbaum
53. Esposizione Internazionale d'Arte. Padiglione Italia a cura di Beatrice Buscaroli e Luca Beatrice

Padiglione Italia: Collaudi. Omaggio a F. T. Marinetti

Venezia - Biennale di Venezia, Arsenale, Tese delle Vergini
Dal 7 giugno al 22 novembre 2009

Curatori: Beatrice Buscaroli e Luca Beatrice

Il Ministero per i beni e le attività culturali con la PARC - Direzione generale per la qualità e la tutela del paesaggio, l'architettura e l'arte contemporanee e la Fondazione La Biennale di Venezia, annunciano, nell'ambito della 53. Esposizione Internazionale d'Arte (Venezia, 7 giugno-22 novembre 2009) il nuovo Padiglione Italia alle Tese delle Vergini dell'Arsenale, in cui verrà allestita la mostra "COLLAUDI. Omaggio a F. T. Marinetti" a cura di Beatrice Buscaroli e Luca Beatrice. Gli artisti invitati a partecipare con opere appositamente realizzate sono: Matteo Basilé, Manfredi Beninati, Valerio Berruti, Bertozzi&Casoni, Nicola Bolla, Sandro Chia, Marco Cingolani, Giacomo Costa, Aron Demetz, Roberto Floreani, Daniele Galliano, Marco Lodola, MASBEDO, Gian Marco Montesano, Davide Nido, Luca Pignatelli, Elisa Sighicelli, Sissi, Nicola Verlato e Silvio Wolf.

MASBEDO - Schegge d' incanto in fondo al dubbio. Una Trilogia di Allarme - Distruzione - Lotta, 2009, video audio installazione, Courtesy Marco Noire Contemporary, Torino Prodotto da C. P. Company

Marco Lodola - Lodolandia (particolare), 2008, sculture luminose in perspex, neon e lamiera, Collezione privata, Pavia

Aron Demetz - Senza Titolo, legno di cedro e resina di pino, h 200cm x ø 50, 2008-2009, collezione e courtesy Aron Demetz, Selva di Val Gardena (BZ) foto © egon dejori

Marco Cingolani - La stufa dei papi, 2009, olio su tela, cm 280 x 400 cm, Courtesy dell'artista, Milano

Roberto Floreani - Concentrico-Mitomacchina (trittico), 2006, tecnica mista su tela, (hxb) cm 200x330, Collezione privata


Gian Marco Montesano - Piacevole paura dell'assalto, 2004, olio su tela, (hxb) cm 150x200, Courtesy Annina Nosei, New York

Daniele Galliano - Hic et nunc, 2009, olio su tela, (hxb) cm 150x250, Courtesy dell'artista, Torino

Sissi - Voliare (particolare), 2007, ferro battuto e corde in alluminio, dimensioni variabili, Courtesy dell'artista e Fattoria di Celle-Collezione Gori, Pistoia

Luca Pignatelli - Italia-72815, 2009, colori acrilici, polvere di piombo, ferro, tela, cm 300x400, Courtesy l'artista, Milano

Bertozzi &Casoni - Composizione non finita - infinita (particolare), 2009, ceramica policroma, (hxbxp) cm 1000x300x 25, Courtesy degli autori


Valerio Berruti - La Figlia di Isacco, 2009,olio e affresco su carta da pacchi, 50x66cm (fotogramma n.76)

Davide Nido - Futurbolla, 2009, tecnica mista su tela, cm 300x320, Courtesy dell'artista, Milano

Giacomo Costa - Private Garden (partic. d'installazione), 2009, lightboxes, dimensioni variabili, Courtesy dell'artista, Firenze

Manfredi Beninati - Untitled (Pirrina), 2007, olio su tela, cm (hxb)200x160, Courtesy James Cohan Gallery

Nicola Bolla - Orpheus Dream (partic. d'installazione), 2009, cristalli bianchi, acqua, ottone, Courtesy Sperone Westwater, New York e Corsoveneziaotto, Milano. foto © Sergio Alfredini


Nicola Verlato - The death of James Dean, from a drawing of Andy Warhol (partic. d'installazione), 2009, olio su tela, (hxb) cm 76x56, Courtesy Bonelli Arte Contemporanea, Mantova. foto © Max Yawney

Matteo Basilé - 2009, Thisoriented People Series, stampa lambda su alluminio e plexiglass, (hxb) cm 290x180, Courtesy GALLERIA PACK,
Milano

Sandro Chia - See Thru Trombone, 2006, olio su tela, (hxb) cm 162 x 130, Courtesy dell'artista

Beatrice Buscaroli - Curatrice del Padiglione Italia

Luca Beatrice - Curatore del Padiglione Italia, foto di Saverio Chiappalone

Il nuovo Padiglione Italia all'Arsenale, che sarà ingrandito inglobando agli spazi dell'ex Padiglione Italiano un secondo edificio e passerà così dagli attuali 800 mq. a 1.800 mq. di superficie affacciandosi sull'adiacente Giardino delle Vergini, costituirà una delle principali innovazioni della 53. Esposizione della Biennale di Venezia.
Nel comunicare l'elenco degli artisti selezionati, i curatori Beatrice Buscaroli e Luca Beatrice hanno voluto sottolineare alcuni degli elementi alla base della loro scelta. Innanzitutto la logica da cui la scelta stessa è derivata: “non una semplice selezione di artisti ma una vera e propria mostra, che risponde a un tema specifico, a un concept. Punto di partenza - proseguono i curatori - è l'omaggio a Filippo Tommaso Marinetti, che di Collaudi è il nume tutelare. E' la vitalità nel presente che ci interessa del Futurismo, prima e unica avanguardia italiana del '900. Un movimento aperto alla coesistenza di tutti i linguaggi, da quelli storici come la pittura e la scultura, alle sperimentazioni del cinema d'artista, della fotografia, della performance, dei materiali anomali. Questa visione senza barriere precostituite è esattamente quella che abbiamo voluto adottare, prestando molta attenzione alle opere, progettate e realizzate per l'occasione, non al simulacro dell'opera o al nome dell'artista. Il nostro sguardo - concludono Beatrice e Buscaroli - si è concentrato soprattutto sulla generazione dei quaranta-quarantacinquenni, arricchendolo con alcune proposte più giovani e con maestri che rappresentano punti di riferimento visivo e culturale”.
“Applaudo al ritorno del Padiglione Italia - ha dichiarato il Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Sandro Bondi - raddoppiato negli spazi grazie alla fruttuosa collaborazione con la Fondazione La Biennale di Venezia. La creatività italiana torna così al centro della Esposizione Internazionale d'Arte, recuperando un ruolo cruciale in una fra le maggiori manifestazioni al mondo dedicate al contemporaneo. Ringrazio Luca Beatrice e Beatrice Buscaroli per il prezioso lavoro finora realizzato e auguro loro ogni successo nel proseguimento dell'opera”.


“COLLAUDI”,  titolo di un testo letterario fondamentale all'interno della meditazione estetica di Filippo Tommaso Marinetti, è la suggestione con cui, a cent'anni dalla nascita del Movimento, si propone un gruppo di artisti italiani, prevalentemente tra i trenta e i cinquant'anni.
L'idea di fondo intende restituire al Futurismo il ruolo centrale nella storia dell'arte contemporanea italiana, e rendere omaggio sia al fondatore che ai suoi maggiori protagonisti.
“E' la vitalità nel presente che ci interessa del Futurismo, -spiegano i curatori Luca Beatrice e Beatrice Buscaroli- prima e unica avanguardia italiana del '900. Un movimento aperto alla coesistenza di tutti i linguaggi, da quelli classici come la pittura e la scultura, alle sperimentazioni avanguardiste del cinema d'artista, della fotografia, della performance, dei materiali anomali. Questa visione senza barriere precostituite è esattamente quella che abbiamo voluto adottare, prestando molta attenzione alle opere, progettate e realizzate per l'occasione, non al simulacro dell'opera o al nome dell'artista”.
Tutti i linguaggi dell'arte contemporanea - pittura, scultura, nuove tecnologie, video, installazioni, performance- hanno avuto origine nel Futurismo: un'origine sia teorica che pratica. Gli  artisti sono invitati a meditarne e sviluppare le suggestioni che ancora promanano da un movimento le cui potenzialità, vitalità, possibilità, non possono considerarsi esaurite nel secolo scorso.
L'idea che Umberto Boccioni accolse e sviluppò dal marinettiano concetto di arte-vita, di “mettere lo spettatore al centro del quadro”, la poetica degli “stati d'animo” (ossia: “la realtà non è l'oggetto, ma la trasfigurazione che esso subisce nell'identificarsi col soggetto”), il fascino di un'arte in cui spettatore e autore possano condividere la stessa esperienza fino a non riconoscerne più i limiti, lo stesso indefesso e continuo sperimentalismo, il polimaterismo, l'inserimento di suoni e rumori: tutti questi aspetti che sono oggi linguaggi dell'arte trovano radici continue all'interno del movimento.
 “Verrà un tempo in cui il quadro non basterà più. (…) Altri valori sorgeranno, altre valutazioni, altre sensibilità di cui noi non concepiamo l'audacia…
L'occhio umano percepirà il colore come emozione in sé. I colori moltiplicati non avranno bisogno di forme per essere compresi e le forme vivranno per se stesse al di fuori degli oggetti che esprimono. Le opere pittoriche saranno forse vorticose architetture sonore e odorose di enormi gas colorati, che sulla scena di un libero orizzonte elettrizzeranno l'anima complessa di esseri nuovi che non possiamo oggi concepire”. Così scrisse il maggior teorico dell'arte futurista, il pittore e scultore Umberto Boccioni.
La sfida lanciata dai futuristi è totale: sarà accolta e messa in atto, ma soprattutto si rivolgerà alle generazioni del futuro.
 “I più vecchi di noi hanno trent'anni”! scriveva Marinetti ancora nel Manifesto di fondazione, nel 1909. “Altri verranno dopo di noi”.


Il Progetto Padiglione Italia 2009
A cura di Luca Beatrice e Beatrice Buscaroli
Il progetto intende presentare una selezione di artisti con opere appositamente realizzate per questa Biennale che abbiano non soltanto un tema, ma una coerenza di fondo che intendiamo ottenere seguendo da vicino ogni singola proposta degli artisti.
Il fine quindi non è quello di raccogliere lavori di artisti selezionati, ma di creare opere inedite che possano interagire fra di loro comunicando un'idea di insieme.
In tale ottica, infatti, abbiamo organizzato un incontro tra tutti gli artisti, gli architetti della Biennale e noi curatori per costruire un percorso condiviso da tutti e quindi comprensibile anche al pubblico, intendendo proseguire questi incontri nei mesi cruciali per l'elaborazione dei lavori.
Vorremmo realmente che questa Biennale rappresentasse il meglio dell'arte italiana della generazione dei 30-50enni.

Il titolo della mostra è COLLAUDI - Omaggio a F.T. Marinetti.
L'occasione di legare il tema del Padiglione Italia al celebratissimo anniversario del manifesto futurista del 1909 ha una duplice ragione. Da una parte, si vuole ricordare l'avvenimento, ossia la nascita della sola avanguardia italiana del ‘900 che abbia avuto echi ed esiti in tutto il mondo, dal Messico al Giappone. Dall'altra si vuole sottolineare come la pluralità dei linguaggi adoperati dalla contemporaneità - video, installazione, performance, interazione di media diversi, materiali, suoni e rumori, oltre naturalmente ai linguaggi tradizionali - possa trovare nella teoria e nella pratica futurista una vera e propria origine, chiaramente pronunciata, ribadita e praticata.
I testi di Marinetti, Boccioni e Prampolini sembrano prevedere che la complessità dei linguaggi e la loro interazione sia ormai una necessità ineluttabile, e, pur praticando nelle loro vite ogni sperimentalismo, lanciano la sfida ai loro successori, sapendo che su questa strada proseguiranno.
“Altri verranno dopo di noi…”, diceva Marinetti confidando proprio in una sorta di successione naturale.
L'omaggio a Marinetti avrà una consistenza non soltanto teorica, ma s'intende iniziare il percorso espositivo con una serie di ritratti del fondatore del Futurismo (opere di Depero, Prampolini, Crali, Zatkova) di cui in parte abbiamo già ottenuto il prestito, e qualche altra immagine - installazione - manifesto oppure suono, ossia riproduzione di una declamazione originale.

Dunque il progetto ha una sorta di autorevole paternità culturale, ma allo stesso tempo lascia totale libertà di espressione e nasce, fin dal principio, con un'idea di “progetto totale” che ambisce a trasferire un'immagine unitaria, coesa, seria ma ironica allo stesso tempo, di una generazione di artisti.

Luca Beatrice
Beatrice Buscaroli


Elenco degli artisti invitati:
Matteo Basilé
Manfredi Beninati
Valerio Berruti
Bertozzi&Casoni
Nicola Bolla
Sandro Chia
Marco Cingolani
Giacomo Costa
Aron Demetz
Roberto Floreani
Daniele Galliano
Marco Lodola
MASBEDO
Gian Marco Montesano
Davide Nido
Luca Pignatelli
Elisa Sighicelli
Sissi
Nicola Verlato
Silvio Wolf

 
Beatrice Buscaroli. Biografia breve
Beatrice Buscaroli, con Luca Beatrice, è il co-curatore di “COLLAUDI”, mostra allestita al Padiglione Italia in occasione della 53^ Biennale di Venezia.
E' nata a Bologna il 27 aprile 1963. Vive a Bologna. E' docente di arte contemporanea all'Università di Bologna, sede di Ravenna.
E' Direttore artistico delle Collezioni d'arte e di storia della Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna dopo aver ricoperto, dal 1994 al 1998,  l'incarico di curatore (con qualifica di vice direttore)  delle Civiche Gallerie d'arte moderna e contemporanea di Ferrara (cui è collegato Palazzo dei Diamanti), Responsabile del Sistema Museale e delle Attività Espositive del Comune di Bologna (1998 - 2004), Direttore artistico del Laboratorio per l'arte moderna e contemporanea del Comune di Vicenza (1998 - 2003), Commissario per la Quadriennale di Roma (2003 - 2004), componente della Giuria del Premio Michetti (Francavilla a mare), del Premio “Giovane Arte Italiana 2005” (Maxxi, Roma), del Premio per la giovane arte italiana (New York,…) del Premio Euromobil under 30 (Bologna, 2009). E' membro del Comitato Nazionale per il Centenario del Futurismo.

87 le mostre che ha curato o cui ha collaborato sotto il profilo scientifico in questi anni e oltre cento le pubblicazioni che portano la sua firma.  Suoi settori di specializzazione sono il Futurismo e  l'arte contemporanea italiana: ad entrambi ha dedicato numerose esposizioni e scritti. Sue mostre sono state realizzate per Bologna, Palazzo Comunale; Bologna, Palazzo del Podestà e di Re Enzo; Brisighella, Museo Civico G. Ugonia; Faenza, Museo Internazionale delle Ceramiche; Faenza, Circolo degli Artisti; Provincia di Trieste; Conegliano, Galleria d'Arte Moderna; Treviso, Casa dei Carraresi; Repubblica di San Marino, Galleria d'Arte Moderna; Busto Arsizio, Fondazione Bandera per l'Arte; Milano, Galleria del Credito Valtellinese, Palazzo Reale; Sondrio, Galleria del Credito Valtellinese; Monfalcone, Galleria d'Arte Contemporanea; Tolmezzo, Palazzo Frisacco; San Severino Marche, Fondazione Salimbeni.
Collabora con alcune istituzioni private e gallerie italiane e straniere svolgendo un lavoro di approfondimento critico dedicato in particolare agli artisti della nuova scena italiana.

Critico d'arte Critico d'arte de «Il Domenicale», collabora a “Arte”, «Il Giornale», «Il Resto del Carlino», «Il Giornale di Vicenza» e “Il Tempo”. 


Luca Beatrice. Biografia breve
Luca Beatrice, con Beatrice Buscaroli, è il co-curatore di “COLLAUDI”, mostra allestita al Padiglione Italia in occasione della 53^ Biennale di Venezia.

È nato a Torino il 4 aprile 1961. Vive a Torino
Docente in ruolo presso l'Accademia di Brera, Milano, dall'a.a. 1998-1999, del corso di Ultime Tendenze delle arti visive.
In precedenza ha insegnato all'Accademia di Belle Arti di Palermo (1993-94) e all'Accademia Albertina di Torino (1994-1998).
Ha svolto corsi di Visiting Professor presso l'Accademia di Belle Arti di Helsinki, il Master in Cinema promozionale e digitale presso l'Università di Palermo e presso  l'ISUFI - Scuola di Alto Perfezionamento dell'Università di Lecce.

Critico d'arte contemporanea e curatore, ha realizzato monografie e cataloghi di mostre personali di importanti artisti italiani e internazionali, in particolare delle ultime generazioni. Ha curato numerose rassegne e mostre collettive. Ha collaborato con numerose istituzioni pubbliche e fondazioni private, tra cui Regione Piemonte, MACI - Provincia di Isernia, GAM Bologna, Museion - Bolzano, Galleria Civica -Trento, MART - Rovereto, Comune di Vigevano, Triennale di Milano, Fondazione Palazzo Bricherasio - Torino.
Curatore della Biennale di Praga (2003-2005), commissario alla sezione Anteprima della XIV Quadriennale (2004). E' stato presidente della commissione nazionale del concorso Seat Pagine bianche d'autore (2004-2006). E' curatore della programmazione culturale per l'Assessorato alla Cultura del Comune di Perugia (2005-2009).
Curatore del Padiglione Italia alla Biennale di Venezia 2009.

Ha pubblicato volumi e saggi sulla giovane arte italiana, es. Nuova Scena (G. Mondadori, 1995), Nuova Arte Italiana (Castelvecchi, 1998),  Dizionario della giovane arte italiana (Politi, 2003), un saggio sul cinema Western all'italiana (Al cuore, Ramon, al cuore, Tarab 1996) e uno sulla giovane letteratura italiana (Stesso sangue, minimumfax 1999), il saggio Era Fiction sui rapporti tra arte e cinema (Fine Arts Unternehmen Books, 2004).
Il suo ultimo libro è una monografia dedicata a Renato Zero, dal titolo Zero, uscita per Baldini Castoldi Dalai nel giugno 2007.

Collabora con il quotidiano Libero, con i settimanali Torino Sette de La Stampa e Il Domenicale, con le riviste Arte, Exibart, Rumore e Giudizio Universale.