La biografia di Enzo Cucchi
Enzo Cucchi. Le donne sono entrate nell'arte, andiamo dall'altra parte
Enzo Cucchi. Le donne sono entrate nell'arte, andiamo dall'altra parte
Roma - Fondazione Volume!
Dal 30 ottobre al 30 novembre 2008
Il 30 ottobre la Fondazione Volume! presenta il lavoro che Enzo Cucchi ha espressamente concepito per lo spazio di Via San Francesco di Sales.
il contesto culturale e topografico dell'area, ma di riaccendere uno scambio dialettico attorno ad argomentazioni di stampo sociopolitico (ruoli, poteri,
strategie, classificazioni, pregiudizi), per cercare di decodificarne i codici
attraverso un approccio intellettuale.
L'intervento si arricchisce della straordinarietà di una “manovra” inedita che
Cucchi ha visualizzato come parte integrante del progetto immaginando di
attribuire mobilità al proprio lavoro dotandolo di una reale funzionalità. La grande
anta (la cui foggia richiama l'immagine di una casa vista in prospettiva,
iconografia che spesso ricorre nelle opere pittoriche di Cucchi) apposta in
corrispondenza dell'ingresso della Fondazione, potrà alternativamente aprirsi
sulla strada, arrivando ad impedirne temporaneamente la percorribilità
ancorandosi all'edificio antistante, e chiudersi, sbarrando l'accesso allo
spazio espositivo.
La forza visionaria dell'immaginario di Cucchi si materializza in una
mastodontica macchina da festa che, oltre a mettere in atto un collegamento
concreto tra il luogo dell'arte e l'ambito urbanistico, rimanda, idealmente,
all'usanza barocca di utilizzare la strada come luogo di celebrazione
collettiva che prevedeva e favoriva la partecipazione attiva della popolazione
nel rituale di mobilitazione di sculture sceniche e macchinose concepite
appositamente per eventi cerimoniali o commemorativi, sia religiosi che
politici.
L'anta trascina con se sulla strada una delle trasposizioni più autentiche ed
intriganti del segno simbolico di Cucchi: la scultura in bronzo, declinata in
forma di “idoli” che, a mo' di borchiatura, contrassegnano il perimetro
dell'opera come frammenti di rappresentazioni autonome e autosufficienti.
Il bronzo - per il modo aspro con cui il segno in questo si afferma - è la materia
il modo più congruo a tradurre in forma tridimensionale certe prerogative
espressive che Cucchi solitamente mette in atto nel disegno.
Le due diverse modalità tecniche sembrano, infatti, allo stesso modo, da un
lato assecondare la libertà indisciplinata del suo segno grafico - che domina
se stesso auto censurandosi nel vuoto dei pertugi viziosi delle fenditure del
bronzo come nella profusione ossessiva del tratto sulla carta - dall'altro,
assolvere la necessità che questo ha di “riposare”, che soddisfa
indistintamente annidandosi nel buio delle cesellature della materia, come
implodendo nel nero degli strati inchiostrati nel disegno.
Per la mostra a Volume! l'artista ha ideato un catalogo-oggetto, prodotto in
edizione limitata: un nastro lungo 5 m che riporta su un lato lo slogan che dà
il titolo alla mostra, sull'altro la riproduzione di alcuni degli idoli
bronzei. Nella sede degli uffici della Fondazione Volume!, in via dell'Anima
15, sarà esposta un'opera dell'artista e alcuni scatti fotografici di Andrea
Malizia che ritraggono particolari del lavoro di Enzo Cucchi.
Informazioni
Enzo Cucchi. Le donne sono entrate nell'arte, andiamo dall'altra parte
Luogo: Roma - Fondazione Volume!
Via San Francesco di Sales, 86 - 88 - Roma
Periodo: dal 30 ottobre al 30 novembre 2008
A cura di: Angelo Capasso e Emanuela Nobile Mino