L'artista viaggiatore. Da Gauguin a Klee, da Matisse a
Ontani
Un poco al di sopra dei nostri sensi: scrittori e artisti verso Oriente di Marco Antonio Bazzocchi
La ricerca di nuove esperienze negli altrove del mondo di Gualtiero Harrison
L'artista viaggiatore. Da Gauguin a Klee, da Matisse a Ontani
Ravenna - MAR Museo d'Arte della città
Dal 22 febbraio al 21 giugno 2009
Il progetto di mostra dedicato a L'artista viaggiatore, curato da Claudio Spadoni e Tulliola Sparagni e promosso dal Comune di Ravenna, dall'Assessorato alla Cultura e dal Museo d'Arte della città, con il generoso sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, in programma nelle sale del Mar dal 22 febbraio al 21 giugno 2009, intende presentare i percorsi di alcuni dei più significativi artisti che, affascinati dal mito dell'esotico, hanno viaggiato e vissuto fuori dall'Europa.
C'è chi s'entusiasma per le sere tunisine di “una bellezza indescrivibile” (P. Klee),
e chi ricordando il mare polinesiano sospira per i “grigi verde giada” delle
lagune, per le “eleganti palme” e le “bande di pesci blu, gialli, zebrati di
nero” (H. Matisse), trasformando poi lo snorkeling in una fonte d'immagini, e
c'è anche chi deprecando il colonialismo, rievoca gli sguardi ostili come di
“pantere o leopardi” (E. Nolde) degli indigeni che il bianco l'avrebbero
tranquillamente ucciso se avessero potuto e magari mangiato, visto che la zona
era nota per il cannibalismo. Nostalgia, desiderio, paura, felicità; quanti
sentimenti hanno ispirato ed ancora ispirano quei paesi lontani che tanta
letteratura, da Salgari a Chatwin ci hanno avvicinato. Anche gli artisti hanno
portato a noi i ricordi, le esperienze e le emozioni dei loro viaggi. Come
l'esploratore, da quelli letterari come Ulisse a quelli reali come Marco Polo,
James Cook, Jacques Cousteau, anche l'artista partecipa alla mitologia del grande
viaggiatore. La mostra vuole così evocare le atmosfere di quattro continenti,
Africa, Asia, America Latina e Oceania, attraverso gli occhi degli artisti
europei, interessati ora agli splendidi panorami, dai deserti alle barriere
coralline, ora alle popolazioni locali e ai loro costumi, ora alla magia
dell'architettura orientale.
Il “viaggio” espositivo passa quindi attraverso due movimenti artistici
fondamentali per l'arte europea tra Ottocento e Novecento: l'orientalismo e il
primitivismo. Inaugurato in Francia, introdotto successivamente in Italia nella
seconda metà dell'ottocento, l'orientalismo si afferma al punto da stimolare
un'intensa produzione artistica e letteraria, popolata da harem sensuali e
serragli d'animali feroci. É però sul finire del XIX secolo, con Gauguin e gli
artisti da lui influenzati che il mito dell'esotico si diffonde definitivamente
e lo sguardo dell'uomo europeo diventa fatto creativo ed estetico: la vita e
l'arte di popoli lontani, i panorami inconsueti, i corpi e i colori di terre
distanti dalla geografia culturale dell'Occidente innestano una svolta decisiva
nell'arte europea.
Introdotto da modelli storici di galeoni, antiche carte geografiche e
mappamondi, il percorso inizia dal realismo ottocentesco di Caffi, Ussi, Pasini
e Guastalla, le cui opere raccontano e documentano i loro viaggi al seguito di
spedizioni diplomatiche nel Medio Oriente e nel Mediterraneo.
Si passa poi attraverso il post-impressionismo di alcuni dei maggiori artisti
europei, tra cui Gauguin e le sue suggestioni polinesiane, per giungere
all'espressionismo dei tedeschi Nolde e Pechstein e del francese Matisse, in
Oceania nel primo decennio del ‘900. Parallelamente, il Nord Africa suscita
l'interesse di artisti come Klee, Macke, Moilliet, a Tunisi nel 1914 e poi ad
Hammamet alla ricerca delle potenzialità della luce e del colore; così Kokoschka,
in Egitto negli anni '20, e Dubuffet, con i suoi deserti algerini degli anni
'50. Protagonisti dell'Informale come Tobey e Mathieu, con le loro derivazioni
dal calligrafismo giapponese, ci conducono al continente asiatico, meta
condivisa, pur nella diversità dei paesi prescelti e delle esperienze
esistenziali ed estetiche, anche da artisti viaggiatori contemporanei come
Mondino, Boetti e Ontani.
L'esposizione è arricchita da reportage fotografici storici e da sculture,
maschere, oggetti rituali ed etnografici dei luoghi evocati, provenienti dal
Museo Nazionale Preistorico ed Etnografico “Luigi Pigorini” di Roma.
La scelta di un tema come quello del viaggio sottolinea la millenaria vocazione
di Ravenna: una città dove, ancora oggi, “un'antica vita si screzia in una
dolce ansietà d'Oriente”, come scriveva Eugenio Montale in “Dora Markus”.
Per questa mostra il Mar si è avvalso di un autorevolissimo comitato
scientifico, composto da Marco Antonio Bazzocchi, Docente di Letteratura presso
l'Università di Bologna; Pietro Bellasi, Docente di Sociologia dell'Arte presso
l'Università di Bologna; Anita Beloubeck-Hammer, curatrice del Kupferstichkabinett,
Staatliche Museem Berlin; Gualtiero Harrison, Docente di Antropologia
culturale, Università Suor Orsola Benincasa di Napoli; Norbert Nobis, curatore
dello Sprengel Museum Hannover; Claudio Spadoni, direttore del MAR di Ravenna; Tulliola
Sparagni, storica dell'arte; Jörg Zütter, storico dell'arte; oltre alla
collaborazione della Soprintendenza al Museo Nazionale Preistorico ed
Etnografico “Luigi Pigorini” di Roma.
In considerazione della complessità della mostra si è ritenuto di chiedere che
la mostra sia posta sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica
Italiana Giorgio Napolitano e gode dei patrocini del Ministero per i Beni e le
Attività Culturali, della Regione Emilia-Romagna, della Provincia di Ravenna e
del Touring Club Italiano.
Il catalogo, edito da Silvana Editoriale (prezzo in mostra 29 euro), sarà corredato da saggi di Gualtiero Harrison, Tulliola Sparagni, Claudio Spadoni, Marco Antonio Bazzocchi, Norbert Nobis, Anita Beloubeck-Hammer, Jorg Zutter.
Informazioni
L'artista viaggiatore. Da Gauguin a Klee, da Matisse a Ontani
Luogo: Ravenna - MAR Museo d'Arte della città
Periodo: dal 22 febbraio al 21 giugno 2009
Orari: fino al 31 marzo: martedì - venerdì 9-18, sabato e domenica 9-19. Dall'1 aprile: martedì - giovedì 9-18; venerdì 9-21; sabato e domenica 9-19. Lunedì
chiuso
Ingresso: intero 8 euro, ridotto 6 euro, studenti accademia e università,
insegnanti 4 euro
A cura di: Claudio Spadoni, Tulliola Sparagni