La biografia di Ugo Mulas
Ugo Mulas: vent'anni d'arte in una mostra. La scena dell'arte
Ugo Mulas: un fotografo attraversa l'arte contemporanea di Tommaso Trini
La fotografia di Ugo Mulas: non c'è bisogno di scrivere nulla di Vittorio Sgarbi
Ugo Mulas. La scena dell'arte
Ugo Mulas. La scena dell'arte
Torino - GAM
Dal 26 giugno al 5 ottobre 2008
Dopo il grande successo di pubblico e di critica delle esposizioni di Roma
(MAXXI) e Milano (PAC), la GAM di Torino ospita a partire dal 26 giugno la
grande retrospettiva dedicata a Ugo Mulas.
Per la prima volta in Italia tre città e tre musei hanno realizzato in stretta
collaborazione una vasta mostra dedicata a uno tra i più apprezzati fotografi
italiani, dagli esordi alle opere estreme.
A Torino approdano quindi, integrate, le immagini, già esposte a Roma e Milano,
che presentano il più ampio spaccato fino ad oggi offerto al pubblico, della
fotografia che Mulas ha dedicato al mondo dell'arte contemporanea, fulcro della
sua ispirazione d'autore.
La mostra di Torino offre tuttavia un nuovo capitolo per arricchire la
conoscenza delle esperienze che Ugo Mulas ha compiuto nel corso della sua
produttiva attività, costituito da una ricca selezione di scatti inediti a
colori che l'artista ha realizzato contestualmente al bianco e nero e che,
grazie alla collaborazione dell'Archivio Mulas, è stato possibile estrarre dal
ricco corpo dei materiali conservati e che per la prima volta vengono resi noti
al pubblico.
Il colore
Mai stampate direttamente dall'autore, le pellicole a colori presentate -
circa 100 – saranno visibili grazie a uno speciale allestimento che prevede la
successione di 30 teche retroilluminate che consentiranno di penetrare
nell'archivio segreto dell'autore, come in una sorta di camera delle
meraviglie.
La mostra si comporrà pertanto delle seguenti sezioni:
Le Biennali di Venezia
Una selezione di alcune delle più belle ed evocative immagini realizzate
alla Biennale tra il 1954 e il 1972 illustra l'evoluzione del reportage di Ugo Mulas.
Le fotografie della rassegna veneziana costituiscono anche l'asse temporale
della mostra, presentando i vari movimenti artistici internazionali che si
succedono nei vent'anni di attività del fotografo.
I ritratti
Questa sezione presenta una galleria dei vari protagonisti dell'arte
italiana di quegli anni: non solo gli artisti, ma anche i critici, i galleristi
e i collezionisti. Le immagini alternano diversi generi di ritratto, dal
reportage (Adami, Manzoni, Giacometti) alla foto in studio (De Chirico, Morandi,
Giulio Carlo Argan, Peggy Guggenheim) e ai ritratti d'artista. All'interno di
questa sezione, alcuni “focus” approfondiscono e pongono in risalto il forte
rapporto di amicizia e di collaborazione che Mulas ha intrattenuto con alcuni
artisti italiani come Burri, Ceroli, Fontana, Manzù, Pascali, Schifano, Twombly.
Gli eventi
La sezione presenta una selezione di fotografie che segnano il passaggio dal
reportage ad una indagine delle possibilità espressive e della fotografia,
legata agli sviluppi dell'arte concettuale e del comportamento. Dalla mostra
Sculture in città a Spoleto (1962) a Campo Urbano a Como (1969), da Vitalità
del Negativo a Roma (1970) al decimo anniversario del Nouveau Réalisme (1970) a
Milano.
New York: arte e persone 1964 - 1967
In questi anni l'attenzione degli artisti per i nuovi media e i
fermenti della fotografia americana espressi da autori come Robert Frank e Lee Friedlander
portano Mulas a superare definitivamente la tradizione del reportage classico.
Le immagini della serie testimoniano i cambiamenti e la vitalità della scena
artistica newyorchese: dagli happening alle serate negli atelier, in un'ottica
sempre funzionale all'analisi della situazione artistica. L'incontro con
artisti quali Duchamp, Warhol, Lichtenstein, Johns, Christo, Segal, Rosenquist,
Dine, Oldenburg, Rauschenberg, Cage, favorisce in Mulas un'attenzione critica verso
l'uso del medium fotografico che anticipa i lavori della fine degli anni
Sessanta.
Nuove ricerche 1967 - 1969
La fine degli anni Sessanta è per Mulas il periodo dell'apertura alla
sperimentazione sull'immagine fotografica nei vari contesti della comunicazione
visiva. Nascono lavori che esplorano le diverse possibilità comunicative del
mezzo: non più solo opere destinate alle riviste illustrate ma create per
essere raccolte in libri e cataloghi (Campo Urbano, Vitalità del Negativo, Calder,
Melotti ); in grandi provini (Johns, Newman, Noland); in cartelle fotografiche
come quelle su Fontana, Duchamp e Montale; in scenografie teatrali (Wozzeck,
Giro di Vite). I grandi formati, le proiezioni, le solarizzazioni, l'uso
dell'iconografia del provino, sono tutti elementi che Mulas recupera dalla
pratica quotidiana del suo fare, dalle sperimentazioni pop e new dada e da
un'attenta rilettura della storia della fotografia, che diventa il riferimento
centrale di fronte ai cambiamenti radicali apparsi alla fine del decennio. La
crisi del reportage e la ricerca di nuove significazioni per un linguaggio
ormai privo del suo primato d'informazione rispetto all'avanzare della
televisione portano Mulas ad uno straordinario lavoro di riflessione critica
sulla fotografia.
Le Verifiche
Le Verifiche (1970-1972), per la radicalità dell'analisi e lo spessore
concettuale che le sostiene rappresentano le opere più significative
dell'ultima stagione creativa dell'autore e il testamento più toccante della
profondità cui è giunta l'esplorazione del mezzo, da parte del suo pensiero e
del suo sguardo.
Informazioni
Ugo Mulas. La scena dell'arte
Luogo: Torino - GAM
Periodo: dal 26 giugno al 5 ottobre 2008
Orari: da martedì a domenica 10-18, chiuso lunedì. La biglietteria chiude
un'ora prima
Ingresso: 7,50 Euro; ridotto 6,00 Euro
Catalogo: Electa
Info: tel. 011 4429518