Sipario sonoro. La musica di Carpi, Annecchino, Di Pofi, Gregoretti, Mazzocchetti, Piovani, Scialò, Sepe, Sinagra. Musica, partiture, fotografie
Roma - Casa dei Teatri
Dal 20 settembre al 2 dicembre 2007
Alla Casa dei Teatri di Roma è protagonista la musica per il teatro composta da nove grandi musicisti italiani, da Fiorenzo Carpi a Daniele Sepe
Le musiche per il teatro composte da Fiorenzo Carpi, Arturo Annecchino, Antonio Di Pofi, Lucio Gregoretti, Germano Mazzocchetti, Nicola Piovani, Pasquale Scialò, Daniele Sepe, Antonio Sinagra danno vita a "SIPARIO SONORO. La musica di Carpi, Annecchino, Di Pofi, Gregoretti, Mazzocchetti, Piovani, Scialò, Sepe, Sinagra. Musica, partiture, fotografie", una mostra tutta da "ascoltare" a cura di Nicola Fano, dal 20 settembre al 2 dicembre 2007 alla Casa dei Teatri di Roma. La mostra è promossa dall'Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Roma, dall'ETI-Ente Teatrale Italiano, dalle Biblioteche di Roma, d'intesa con il Municipio Roma XVI, con il supporto organizzativo di Zètema Progetto Cultura.
"Sipario sonoro" è una mostra che racconta - attraverso fotografie, partiture musicali e pannelli didattici - la vita e il lavoro di nove compositori e musicisti italiani che hanno saputo indirizzare, con il proprio gusto compositivo e le proprie ricerche, la scena teatrale dal 1950 ad oggi. Ma "Sipario sonoro" è soprattutto un'occasione per godere della musica. Una mostra da "ascoltare" perché lungo il percorso ci sono 18 postazioni audio che riproducono 9 programmi musicali diversi (2 cd da 40 minuti l'uno per ciascun compositore) dove il visitatore potrà indossare le cuffie e immergersi nella musica e un'altra colonna sonora composta da una scelta dei brani di tutti i musicisti sarà diffusa lungo tutto il percorso espositivo. Ma anche una mostra da "passeggio", grazie agli i-pod messi gratuitamente a disposizione del pubblico per andare a spasso per Villa Doria-Pamphilj con una speciale colonna sonora di 360 minuti, che raccoglie tutti i brani dei nove compositori.
Dei nove musicisti di "Sipario sonoro", il primo non poteva non essere Fiorenzo Carpi. Al di là della sua produzione per il teatro - ha infatti composto musica per quasi tutti gli spettacoli di Giorgio Strehler - Carpi ha scritto una gran quantità di canzoni popolari degli anni Cinquanta e Sessanta (da "Ma mi" a "Le mantellate" alla splendida "Quella cosa in Lombardia" scritta con il poeta Franco Fortini e lanciata da Enzo Jannacci), poi colonne sonore cinematografiche (da "Incompreso" di Comencini a "Notte italiana" di Mazzacurati) e trasmissioni televisive (dalla celebre "Canzonissima" di Dario Fo al "Pinocchio" con Nino Manfredi).
Anche gli altri musicisti - Arturo Annecchino, Antonio Di Pofi, Lucio Gregoretti, Germano Mazzocchetti, Nicola Piovani, Pasquale Scialò, Daniele Sepe, Antonio Sinagra - sia pure di generazioni e stili diversi, hanno conquistato nel teatro italiano spazio e identità.
Dallo spirito popolare e bandistico a quello intimista, dagli echi strawinskiani alle più timide contaminazioni dodecafoniche, dalla giocosità tipica alla maniera di Nino Rota fino al recupero di ritmi etnici: tutti i generi musicali sono rappresentati, proprio perché la musica da teatro è una somma di tutti i generi.
E non può essere diversamente, perché un grande compositore teatrale deve poter maneggiare tutti gli stili, riuscendo sempre a dare a ciascuno il suo segno: un segno personale che il progetto "Sipario sonoro" cerca di ricostruire, autore per autore, spettacolo per spettacolo.
In occasione di "Sipario sonoro" è indetto il concorso "Un video per Sipario Sonoro" aperto a giovani film-makers. Il concorso video scaturisce da un'idea degli studenti del Master in Marketing, Comunicazione ed Eventi dell'Università L.U.M.S.A. di Roma, a.a. 2006/2007. Ogni partecipante potrà creare un videoclip utilizzando come colonna sonora le musiche dei compositori a cui è dedicata la mostra.
Inoltre, nell'ambito della mostra domenica 7 ottobre alle ore 21 al Teatro Valle di Roma si terrà "La giostra e la banda", un evento unico, un concerto di musiche di Fiorenzo Carpi negli arrangiamenti originali - che saranno eseguiti per la prima volta da un organico di sei musicisti e due cantanti - realizzati per l'occasione da Arturo Annecchino, Antonio Di Pofi, Lucio Gregoretti, Germano Mazzocchetti, Nicola Piovani, Pasquale Scialò e Antonio Sinagra.
Lo spettacolo, organizzato da Agis-Lazio in collaborazione con ETI Ente Teatrale Italiano, è riservato agli abbonati de Un abbonamento per tutti e ai partecipanti alla Festa dei Teatri 2007.
Note biografiche dei nove musicisti in mostra
Fiorenzo Carpi è milanese non solo perché in quella città è nato nel 1918 e morto nel 1996, lo è per intimo vocazione, perché ha respirato lo spirito popolare della città e ha contribuito a costruirne il modello culturale del Novecento. La formazione musicale avviene nel conservatorio di Milano, naturalmente - sotto la guida di Arrigo Pedrollo e Giorgio Federico Ghedini - dove si diploma nel 1945. Due anni dopo, è accanto a Giorgio Strehler e Paolo Grassi nella fondazione del Piccolo Teatro di Milano, del quale rimane musicista stabile praticamente per tutta la vita, al punto che tutti gli spettacoli di Strehler portano la sua firma come musicista. Ma naturalmente anche molti altri sono i registi teatrali con i quali ha lavorato: Vittorio Gassman, Guido Salvini, Patrice Chéreau, Eduardo De Filippo, Lamberto Puggelli, Carlo Battistoni.
Ma anche altri sono gli incontri importanti nella vita artistica di Fiorenzo Carpi a cominciare da Dario Fo, per il quale scrive le musiche di praticamente tutti gli spettacoli. In più Carpi di fatto "inventa" il teatro cabaret, componendo tutte le canzoni degli interpreti più significativi di quella memorabile stagione milanese: Franca Valeri, Vittorio Caprioli, Alberto Bonucci, Luciano Salce, Franco Parenti, Giustino Durano… Non a caso, Carpi ha scritto alcune tra le più belle canzoni italiane: "Ma mi" e "Le mantellate" (con Strehler), "La luna è una lampadina" e "Stringimi forte i polsi" (con Fo), "Quella cosa in Lombardia" (con Fortini).
Ha lavorato per la televisione (per esempio per la censuratissima "Canzonissima" di Dario Fo, o nel memorabile "Pinocchio" di Comencini) e per il cinema (Louis Malle, Gassman, Caprioli, Chéreau, Mazzacurati). Ma la sua passione era la musica a tutto tondo che conosceva e amava in ogni sua manifestazione, da quella popolare a quella antica fino dal rock al jazz. E da grande uomo di teatro sapeva che una buona armonia è quella che si fissa nella mente dello spettatore senza spintoni, ma con la discrezione dell'arte.
Arturo Annecchino è nato a Caracas, in Venezuela, nel 1954 ma da sempre ha segnato di sé il teatro italiano. Tra i suoi registi di riferimento: Massimo Castri, Giuseppe Patroni Griffi, Giancarlo Sepe, Luigi Squarzina fra gli italiani nonché Peter Stein, Alfredo Arias, Deborah Warner, Janus Kika, Susan Sontag fra quelli internazionali. Ma ha lavorato anche per la danza, componendo musiche per le coreografie di Lindsay Kamp e Sosta Palmizi. Tra i suoi lavori, troviamo parecchie opere radiofoniche tra cui il programma "Alice", 120 puntate per Rai Radiouno, premio della critica al Prix Italia e premio "Ondas" a Barcellona; "Diario", 12 puntate per Rai Radiouno Audiobox; "Partita", 8 puntate sempre per Rai Radiouno Audiobox; infine "Scene da un varietà", nomination al Prix Italia 2003.
In margine a queste attività, Annecchino è stato anche autore di alcune performance tra le quali vanno ricordate almeno: l'Istallazione Elettroacustica per il C.E.R.N.di Ginevra; l' Installazione Elettroacustica per A.S.P.E.N.; infine l'opera King Koncert per attori, musicisti e film realizzata in collaborazione con il Festival dei Due Mondi di Spoleto.
Antonio Di Pofi è nato a Roma 1956 e ha studiato presso il Conservatorio di Santa Cecilia, fino a conseguire i diplomi di Pianoforte e di Composizione.
Nel 1980 ha cominciato a scrivere musiche per il teatro e in questi anni ha collaborato con numerosi registi, tra i quali: Giorgio Albertazzi, Luca Barbareschi, Maricla Boggio, Duccio Camerini, Vittorio Caprioli, Ennio Coltorti, Luca De Fusco, Manuel Giliberti, Enrico Maria La Manna, Piero Maccarinelli, Walter Manfrè, Giuseppe Manfridi, Mario Moretti, Lluis Pasqual, Franco Però, Alvaro Piccardi, Virginio Puecher, Sergio Rubini, Enzo Siciliano.
Il debutto nel cinema, invece, è del 1989, con il film La stazione di Sergio Rubini. Da quella prima esperienza, scaturiscono una serie di collaborazione con vari registi tra i quali: Claudio Bigagli, Duccio Camerini, Simona Izzo, Umberto Marino, Francesco Laudadio, Enrico Oldoini, Giuseppe Piccioni, Maurizio Ponzi. Per la televisione, poi, Di Pofi ha scritto le musiche di numerosi tv-movie e per alcune serie televisive, fra cui Caro maestro, Una donna per amico, Vento di ponente, A casa di Anna.
Di Pofi, poi, è autore delle musiche di alcuni balletti, fra cui I due gentiluomini di Verona, commissionato dall'Arena di Verona e rappresentato presso il Teatro Romano nell'estate 2001. Infine, è docente di Composizione presso il Conservatorio "Licinio Refice" di Frosinone.
Lucio Gregoretti viene dal Conservatorio di Santa Cecilia, a Roma, dove si è diplomato in composizione con Mario Bortolotto. Ma poi sulla sua formazione hanno pesato anche i maestri con i quali si è perfezionato: Sylvano Bussotti, Aldo Clementi, Brian Ferneyough, Ennio Morricone. Il debutto come autore di musiche di scena è del 1983 e da allora ha collaborato all'allestimento di un centinaio di spettacoli. In questo ambito, il primo incontro importante è quello con il regista Marco Mattolini per il quale compone molte delle sue partiture teatrali più significative.
Lucio Gregoretti, comunque, vanta anche una vasta attività di compositore tout court: è stato compositore in residence presso varie istituzioni tra cui The MacDowell Colony (New Hampshire, USA), Sacatar Foundation (Bahia, Brasile), Künstlerhäuser Worpswede (Germania). I suoi lavori sono stati commissionati ed eseguiti da varie istituzioni tra cui: Rai Radio Uno (1993), Roma Europa Festival (1995), Teatro Sociale di Rovigo (1996), Klangspectrum (Villach, 1998), Accademia Nazionale di S. Cecilia (Roma 1999), Teatro Massimo (Palermo 2000 e 2001), Todi Music Fest (2002).
Germano Mazzocchetti viene da Città Sant'Angelo, in provincia di Pescara, dove è nato nel 1952. La sua formazione musicale è per metà popolare e per metà jazzistica: dapprima studia fisarmonica poi si laurea in Musicologia con una tesi sulla storia del jazz. Nel 1978 l'incontro con il regista Antonio Calenda lo avvicina alla composizione di musiche per il teatro.
La trentennale collaborazione con Calenda lo porta a sperimentarsi nei più diversi generi teatrali, dalla musica popolare degli anni Trenata e Quaranta alla commedia musicale, dai classici al teatro del Novecento e contemporaneo. Ma ha lavorato anche con molti altri registi, tra i quali ricordiamo: Vittorio Gassman, Egisto Marcucci, Walter Pagliaro, Beppe Navello, Ugo Gregoretti, Luigi Squarzina, Massimo Venturiello, Alessandro D'Alatri, Maurizio Scaparro e Armando Pugliese. Sempre per il teatro, ha scritto anche diverse commedie musicali: da "Arcobaleno", che ha debuttato nel 1993 al Teatro Sistina con la regia di Gino Landi, a "Gastone"; a "Brignano con la O". Inoltre ha composto e rappresentato l'operina "La ballata dell'amore disonesto". Per la sua attività teatrale, ha vinto il Premio Flaiano e due volte il Premio Eti-Olimpici.
Oltre che per il teatro, Mazzocchetti ha scritto per il cinema ("Il viaggio della sposa" di Sergio Rubini) e per la tv ("Carabinieri"). Negli ultimi anni, poi, tornando al suo primo amore, ha iniziato una importante attività di compositore jazzistico culminata nel cd "Di mezzo il mare" con la Egea Orchestra che ospita solisti come Pietro Tonolo, Marco Zurzolo, Gabriele Mirabassi, Enrico Pieranunzi. Sempre in quest'ambito, gira l'Italia con il suo sestetto "Germano Mazzocchetti Ensemble".
Nicola Piovani nasce a Roma, nel 1946. Il suo nome è indissolubilmente legato a alcune tra le più belle colonne sonore di questo scorcio di anni.
Marco Bellocchio, Mario Monicelli, i fratelli Taviani, Nanni Moretti, Giuseppe Tornatore, Roberto Benigni e Federico Fellini (che si è rivolto al musicista per i suoi ultimi tre film) sono solo alcuni dei registi cinematografici con i quali Piovani ha collaborato. Ma certo tutti ricordano che con la colonna sonora del film "La vita è bella" di Roberto Benigni ha vinto il premio Oscar.
Sin dall'inizio, comunque, Piovani ha affiancato al lavoro nel cinema quello per il teatro, scrivendo musiche di scena per gli allestimenti di Carlo Cecchi, Luca De Filippo, Maurizio Scaparro, Vittorio Gassman. Nel 1989, con Luigi Magni e Pietro Garinei, ha creato per il Teatro Sistina la commedia musicale "I sette re di Roma", protagonista Gigi Proietti. Come autore di canzoni, poi, negli anni Settanta ha composto a quattro mani con Fabrizio De André gli album "Non al denaro, non all'amore né al cielo" e "Storia di un impiegato".
Nel 1991, poi, la svolta teatrale: Piovani fonda con lo scrittore Vincenzo Cerami "La compagnia della luna" con la quale propone un nuovo stile di teatro musicale imperniato su titoli quali "Canti di scena" o "Il signor Novecento". Nel 2006 la Cgil commissiona a Cerami e Piovani "La cantata dei cent'anni", per celebrare un secolo di storia della confederazione sindacale. In precedenza un'altra commissione, quella del Théâtre National de Chaillot, aveva permesso la nascita di "Concha Bonita": una forma di spettacolo che si colloca a metà strada tra l'opera e la commedia musicale, composta da Piovani su libretto di René de Ceccatty e Alfredo Arias, applaudita dal pubblico parigino nella stagione 2002-2003. L'edizione italiana di "Concha Bonita" va in scena nei nostri teatri da più di tre anni.
Pasquale Scialò è nato a Napoli nel 1953 e qui si è formato coi maestri Jacopo Napoli e Antonio De Santis, imparando ad amare Eisler e Stravinski, i minimalisti americani e gran parte dei compositori popolareschi di area napoletana.
La sua attività professionale spazia dalla teoria musicale, alla storiografia alla composizione: suoi lavori sono stati eseguiti alla Biennale Teatro di Venezia, al Maggio Musicale Fiorentino, al Festival dei Due Mondi di Spoleto, al Ravenna Opera Festival, alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, al Torino Film Festival, e in altre manifestazioni estere a Parigi, Tokio, Sidney.
Contemporaneamente pubblica numerosi lavori scientifici dedicati alla storia delle culture musicali. Tra l'altro, per Guida cura l'edizione critica integrale in 6 volumi sulle musiche di scena di Raffaele Viviani; per Newton Compton scrive La canzone napoletana, sempre per Guida scrive Sceneggiata, Rappresentazioni di un genere popolare che resta lo studio più significativo su uno dei generi più popolari della tradizione napoletana.
In questa veste di storico della musica, Scialò è titolare della cattedra di "Pedagogia della Musica" al Conservatorio di Salerno e professore a contratto di "Metodologia dell'Educazione musicale", "Storia della Musica" e "Etnomusicologia", presso l'Università degli Studi "Suor Orsola Benincasa" di Napoli.
Come autore di musiche di scena, ha collaborato con diversi registi tra cui Ugo Gregoretti, Maurizio Scaparro, Mario Martone, Gianfranco De Bosio, Luigi De Filippo, Lorenzo Salveti, Armando Pugliese, Cristina Pezzoli, Enzo Moscato.
Daniele Sepe è napoletano, nato nel 1960. Diplomato al Conservatorio di San Pietro a Majella di Napoli si è sempre interessato a tutti gli aspetti del comporre musica senza fare distinzioni tra generi e linguaggi. A soli 15 anni entra a far parte del Gruppo Operaio di Pomigliano D'Arco "‘E Zezi" con i quali pubblica il disco "Tammurriata dell' Alfa Sud". Per anni lavora come turnista dal vivo o in studio collaborando con artisti e band anche diversissime fra loro: da NCCP a Bisca, dai 99 posse a Peppino Gagliardi, dagli Akenaton a Nino D' Angelo. Poi riesce a metter da parte i soldi per autoprodursi il primo disco "Malamusica" con il quale inizia una carriera solista che lo porterà a realizzare a tutt'oggi più di 15 cd tra i quali ricordiamo il successo di "Vite Perdite", "Viaggi fuori dai paraggi" ,"Conosci Victor Jara?" ,"Nia Maro" e l'ultimo "Suonarne 1 per educarne 100".
L'incontro con la cantante svedese Auli Kokko è cruciale per rendere la sua musica godibile a un pubblico di non solo appassionati di jazz. Con il suo gruppo, "Art Ensemble of Soccavo", partecipa a innumerevoli festival jazz o world in Italia e all'estero. I suoi dischi, nonostante l'evidente propensione alla non "commerciabilità", scalano innumerevoli volte le classifiche italiane ed estere.
Il debutto nell'ambito della musica di scena avviene con la complicità di Mario Martone che lo chiama a collaborare per la messinscena de "I dieci comandamenti" di Raffaele Viviani.
Antonio Sinagra è napoletano. La sua attività come pianista e compositore inizia negli anni Sessanta, ma è dall'incontro con Roberto De Simone che la sua attività di musicista per il teatro prende corpo definitivo. Nel 1976, infatti, è direttore d'orchestra della mitica "Gatta Cenerentola" - l'opera teatrale di cui è autore assieme a De Simone - realizzata con la Nuova Compagnia di Canto Popolare e andata in scena al Festival dei Due Mondi di Spoleto.
Nel 1978 scrive "L'opera 'a muort 'e famme", che amplia in qualche modo lo stile fondato insieme con De Simone e debutta a Roma con la regia di Armando Pugliese nell'anno successivo. Sulla sia del successo di questo spettacolo ne arrivano altri: "Annella a Portacapuana" (1981); "Fiaboplast" (1983); "Guerra dei topi e delle rane" (1984), "Sona sona" (1999).
Un altro incontro fondamentale nella vita artistica di Sinagra è quello con Eduardo De Filippo che, alla morte di Nino Rota, nel 1980, lo vuole come suo collaboratore stabile. Da allora, Sinagra è autore delle musiche di tutti gli spettacoli di Eduardo, fino all'ultimo, "La tempesta", rappresentato nel 1985 alla Biennale di Venezia dalla Compagnia di Marionette dei Colla, regia di Eugenio Monti-Colla.
Nel 1983, infine, Sinagra ha composto le musiche per "Scusate il ritardo", il secondo film di Massimo Troisi.
Informazioni
Sipario sonoro. La musica di Carpi, Annecchino, Di Pofi, Gregoretti, Mazzocchetti, Piovani, Scialò, Sepe, Sinagra. Musica, partiture, fotografie
Luogo: Roma - Casa dei Teatri
Villa Doria Pamphilj - Villino Corsini, largo 3 giugno 1849 angolo via di San Pancrazio - ingresso Arco dei Quattro Venti
Periodo: dal 20 settembre al 2 dicembre 2007
Orari: dal martedì alla domenica fino al 30 settembre: dalle ore 10 alle ore 19; dall'1 ottobre: dalle ore 10 alle ore 17
Ingresso: gratuito
Info: tel. 06 45440707 - 06 67102202 - 06 67106812