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Gregor Schneider
Gregor Schneider
Roma - MACRO - Museo d'Arte Contemporanea
Dal 30 maggio al 31 agosto 2008
MACRO presenta, presso le Sale MACRO, la personale dell'artista tedesco Gregor Schneider nato nel 1969 a Rheydt, una piccola città in una regione industriale della
Germania. La casa di famiglia, una villetta dall'apparente normalità, è il
luogo da cui continua a svilupparsi - dal 1985 - la sua ossessiva indagine
artistica.
La ricostruzione di tutti gli spazi della casa di Rheydt gli valse il Leone
d'oro nel 2001 alla 49ma Biennale di Venezia presso il Padiglione Tedesco (Totes
Haus u r).
Haus u r (La casa morta) è il titolo del progetto di rivisitazione degli spazi
domestici della casa di famiglia, portato avanti per circa vent'anni. Gli
ambienti della casa sono oggetto di un incessante lavoro di modificazione
attraverso la costruzione di muri, di fessure, di corridoi, di finestre murate,
di tunnel, che fanno dell'edificio di Rheydt un'opera d'arte in continuo
divenire.
Schneider è arrivato a coprire le porte e le finestre dell'edificio con
pannelli isolanti nell'intento di rendere la casa un claustrofobico
contenitore, totalmente isolato dal mondo esterno.
Dal 1990 l'artista ha cominciato a riprodurre alcuni ambienti domestici presso
spazi espositivi. Ogni volta che ciò accade le stanze prescelte “spariscono”
dalla casa tedesca.
Per la mostra realizzata a MACRO Gregor Schneider si concentra sull' idea del
doppio, motivo conduttore di tutta la sua produzione, come nel progetto Die Familie
Schneider (2004) per cui ha realizzato due identici appartamenti collocati al
civico 14 e al civico 16 di Waldenstreet in un quartiere all'East End di
Londra.
L'opera viene ora sintetizzata nella esatta specularità degli ambienti ricostruiti
al Museo; il bagno, la camera da letto dei genitori, una cella di isolamento. Quest'ultima,
è ispirata alle celle di sicurezza del Campo V del carcere di Guantánamo di
Cuba e fa parte della ricerca di Schneider su spazi socialmente rilevanti. Le
sale speculari, vengono collegate da una porta girevole, come quella delle hall
degli hotel, installata sul ponte vetrato al secondo livello del Museo.
Le pareti, i pavimenti, e i corridoi delle Sale MACRO si presentano “total
black”, nell'intento di celare l'architettura del Museo e di disorientare il
pubblico.
All'interno degli ambienti ricostruiti sono presenti alcuni corpi-manichino che
rimandano alla strane presenze che cominciano a popolare gli interventi di Schneider
dalla fine degli anni novanta.
Tra le mostre personali: quelle presso il MOCA Museum of Contemporary Art di
Los Angeles (2004), il Museu de Arte Contemporãnea de Serralves di Oporto
(2005), la Fondazione Morra Greco di Napoli (2006).
Tra le collettive: nel 2005 presso il MMK Museum für Moderne Kunst di Frankfurt,
nel 2007 Into Me/Out of Me presso il PS1 di New York, il KW di Berlino, e MACRO
FUTURE e La città che sale. We try to build the future presso MACRO FUTURE
(2007-2008). È inoltre presente alla I Biennale di Atene (2007).
Catalogo Electa, collana MACRO (ita/engl), con una conversazione tra Danilo Eccher
e Gregor Schneider, e testi critici di Ulrich Loock Vice Direttore del Museo Serralves
di Oporto e Angela Vettese Presidente della Fondazione Bevilacqua La Masa di
Venezia.
L' inaugurazione a MACRO precede di un giorno un'altra personale di Schneider, in piazza San Marco a Venezia presso la Fondazione Bevilacqua La Masa, per la quale l'artista ha progettato un singolare percorso in un tunnel buio dove riprende il progetto della Ka'aba alla Mecca. Il catalogo Electa, documenterà entrambe le iniziative.
Informazioni
Gregor Schneider
Luogo: Roma - MACRO - Museo d'Arte Contemporanea
Via Reggio Emilia, 54 - Roma
Periodo: dal 30 maggio al 31 agosto 2008
Inaugurazione: giovedì 29 maggio 2008, dalle ore 18.30
Orari: da martedì a domenica 9.00 - 19.00; lunedì chiuso
Ingresso: 1,00 Euro
A cura di: Danilo Eccher
Catalogo: Electa, collana MACRO (ita/engl)
Info: tel. 06 671070400