I Della Robbia. Il dialogo tra le Arti nel Rinascimento
Dalla Germania arrivano le prime opere alla mostra
Dalla Germania arrivano le prime opere alla mostra I Della Robbia. Il dialogo tra le Arti nel Rinascimento
Arezzo - Museo Statale d'Arte Medievale e Moderna
Dal 21 febbraio al 7 giugno 2009
Dalla notte del 10 febbraio i primi arrivi ad Arezzo per il grande evento espositivo
Un entusiasmante, caleidoscopico viaggio nell'arte del primo Rinascimento in
Toscana, attraverso la parabola di una famiglia d'artisti che ha profondamente
segnato il volto e l'architettura di questi luoghi, lasciando un'eredità nota nel
mondo come sinonimo di toscanità.
Ad Arezzo fervono i preparativi per la grande mostra su “I Della Robbia. Il
dialogo tra le Arti nel Rinascimento” (che verrà inaugurata il 20 febbraio,
promossa dalla Provincia di Arezzo in collaborazione con il Comune di Arezzo,
la Regione Toscana, la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e
Agricoltura di Arezzo e di Banca Etruria, con il sostegno di Toscana Promozione
e dell'Agenzia per il Turismo di Arezzo)
e già sembra di poter percepire gli odori e di cogliere i rumori dell'attiva
bottega degli insuperati maestri, la cui storia attraversa tutto un secolo.
Un evento atteso e che già nei numeri e nei nomi - Luca, Andrea, Giovanni e
Girolamo della Robbia, i loro figli ed “eredi”, ma anche Donatello, Ghiberti, Rossellino,
Pisanello, Lippi, Sangallo, Brunelleschi, Perugino, Desiderio da Settignano, Fra'
Bartolomeo, Jacopo del Sellaio, ecc. - si preannuncia importantissimo.
131 sono le opere di Luca, inventore di questa “arte nuova utile e bellissima”
, dei suoi fratelli e dei loro figli nonché le sculture, i dipinti, le
architetture, gli smalti, le oreficerie, le ceramiche degli altri grandi
protagonisti del tempo, con cui i curatori dell'evento - Giancarlo Gentilini e Liletta
Fornasari - intendono rievocare in mostra il dialogo serrato tra le arti
sorelle e le arti decorative suntuarie, nello sperimentalismo della cultura
rinascimentale; ben 16 i saggi del ricchissimo catalogo Skira
che accompagna l'evento; 31 gli studiosi coinvolti nell'evento, tra curatori e collaboratori
scientifici; 85 i prestatori; 25 le località coinvolte negli itinerari della
provincia di Arezzo, segnalati e accompagnati da una specifica pubblicazione,
per un totale di 60 siti e di 168 opere robbiane di particolare interesse.
Intanto fin da martedì notte cominceranno a giungere al Museo d'Arte Medievale
e Moderna di Arezzo - sede dell'evento espositivo - le prime opere dai tanti
musei italiani ed esteri e dai collezionisti privati.
E si inizia alla grande, con due prestiti eccellenti provenienti dalla Germania
che tornano nell'occasione in Italia.
Dallo Staatlichen Museen di Berlino arriva dunque una formella invetriata con
una delicatissima Annunciazione di Andrea e Luca della Robbia il Giovane:
“uno dei vertici qualitativi della mostra - scrive Rosamaria d'Andrea nella
scheda in catalogo - per la pulizia della composizione così coerente ed
equilibrata, come pure per quel senso di corposa matericità del colore che, per
la sua perfezione tecnica, induce a domandarsi davvero quale fosse il segreto
dello smalto robbiano”.
Straordinariamente struggente, aulica e popolare ad un tempo, la Madonna con
bambino seduto sul cuscino (del tipo ‘del cuscino') altorilievo in terracotta
invetriata databile 1495 circa, che giunge dal Museum fur Kunst und Gewerbe di Amburgo.
L'essenziale impostazione iconografica, con l'utilizzo del cuscino a sostegno
del piccolo Gesù, deriva dalla pala d'altare già in San Biagio a Pescia, ora
nel Palazzo Vescovile, realizzata da Andrea della Robbia sotto la direzione di
Luca tra il 1455 e il 1460.
Il rilievo fa parte di una fortunata serie ripetuta con alcune varianti da
Andrea e dal suo atelier durante tutto il secolo, basti vedere gli esempi nella
cattedrale di Arezzo appunto e di Siviglia e nel Museo Nazionale di Palermo -
da considerarsi probabilmente il prototipo - dove la Vergine e il Bambino sono
circondati da un gruppo di cinque serafini. Il successo di questa composizione
è testimoniato anche da una bellissima Madonna di Pietro Perugino
che sarà esposta in questa mostra-evento - attesa nei prossimi giorni -
prestata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia.
Trasportatori, accompagnatori delle opere, architetti e allestitori,
responsabili dell'organizzazione, tecnici della soprintendenza, collaboratori
scientifici, uffici stampa, addetti alla promozione: le prossime due settimane
saranno di grande fermento come si conviene per tutti i grandi eventi.