Renoir. La maturità tra classico e moderno
Roma - Complesso del Vittoriano, Salone mostre temporanee
Dal 7 marzo al 29 giugno 2008
La mostra vuole offrire l'opportunità di ripensare Renoir alla luce degli studi più recenti e di analizzare in modo esauriente gli anni ricchissimi della sua maturità stilistica. È Renoir stesso a descrivere il proprio stato d'animo all'inizio degli anni ottanta, alla vigilia del viaggio in Italia: "Avevo spremuto l'impressionismo quanto più potevo ed ero giunto alla conclusione che non sapevo né disegnare né dipingere. In una parola, l'impressionismo era, per quanto mi riguardava, un vicolo cieco". I mesi, tra l'ottobre del 1881 e il gennaio del 1882 chetrascorrerà nel Bel Paese, attraversandolo da Venezia alla Sicilia, gli consentiranno di riflettere molto sulla propria poetica e di ridefinire il proprio stile, alla luce degli importanti esempi della tradizione classica e dell'arte italiana.
Galleria d'immagini:
Renoir aveva già iniziato ad avere la percezione che l'Impressionismo fosse una strada ormai percorsa e aveva scelto di non partecipare alla quarta e alla quinta esposizione di gruppo del movimento nel 1879 e nel 1880, preferendo esporre di nuovo al tradizionale Salon nel 1880. Contemporaneamente il pittore aveva iniziato ad acquisire una cerchia di mecenati che gli commissionarono una serie di ritratti, rendendolo molto noto nei circoli artistici parigini. La vendita di queste opere fruttò a Renoir una maggiore sicurezza economica e gli diede anche la possibilità di affrontare questo viaggio. Il pittore visitò Venezia, probabilmente Padova, Firenze e Roma; alla fine di novembre era a Napoli e da lì si spostò in Calabria e poi a Capri. In gennaio visitò Palermo e Monreale per poi ritornare a Napoli. Il 23 gennaio 1882 si trovava già all'Estaque in compagnia di Cézanne.
L'Italia fu una rivelazione: come tanti altri artisti prima di lui, Renoir fu profondamente colpito dalla ricchezza straordinaria della cultura e dell'arte italiana e, in particolare, rimase affascinato dall'opera di Raffaello, soprattutto gli affreschi alla Farnesina, e dalle pitture pompeiane, che ebbe modo di studiare al Museo nazionale di Napoli.
Per il pittore che diceva di essere "figlio di Madre Natura e Padre Museo" e che da sempre aveva frequentato il Louvre, per ammirare l'arte dei grandi, richiamarsi alla tradizione, dall'antichità classica, alle opere di Raffaello, ai più recenti disegni e dipinti di Ingres fu quasi un fatto naturale; si può, anzi, dimostrare come l'arte del passato fu per l'"impressionista" Renoir sempre una realtà, a cui il viaggio in Italia diede forma fissa e definitiva: dopo questo soggiorno, infatti, il suo stile cambiò drasticamente, inizialmente diventando più lineare, "secco", e facendosi, poi, negli ultimi anni, più delicato e stilizzato.
Oltre a presentare il viaggio italiano come un momento focale per Renoir, la mostra intende dimostrare la varietà e diversità di tecniche e soggetti scelti dall'artista nella sua opera. Renoir straordinario ritrattista brillerà in mostra per le splendide immagini di donne, raffigurate nei gesti semplici della quotidianità, fanciulle e madri, o in pose ufficiali, per l'immediata innocenza dei suoi bambini, ma anche, come testimonia anche l'importante saggio di Linda Nochlin in catalogo, per la sua rappresentazione dell'"uomo naturale", complemento del concetto di "donna naturale". Analizzando la carriera del pittore nella sua interezza, senza l'esigenza di concentrarci quasi esclusivamente sulla breve fase impressionista, riusciamo finalmente a scoprire un artista molto più complesso, che subiva il fascino della natura in ogni suo aspetto: è il fascino del mazzo di rose sul poggiato su un pianoforte, quello dei pesci che gli avrebbero cucinato per cena, quello della città che pulsava vivace o, ancor di più, quello dei favolosi panorami francesi, tra Sud della Francia e Champagne, come la magnificenza del paesaggio intorno a Les Collettes, suo ultimo rifugio.
Il viaggio in Italia sarà cruciale nello sviluppo del percorso della mostra, che includerà sia opere sia precedenti sia successive che vi faranno riferimento. In più, si intende dare un'idea dello spessore e della varietà dell'opera di Renoir, che non fu solo un pittore di paesaggi, ma anche di figure, di splendide nature morte, un ritrattista e, sempre più, un pittore di scene classiche ed allegoriche, e dimostrare la ricchezza e la complessità della sua opera, soprattutto la sua opera su carta, per dimostrare la sua straordinaria abilità di disegnatore.
PRESTATORI
Centre Georges Pompidou, Musée national d'art moderne, Centre de création industrielle, Parigi
Chrysler Museum of Art, Norfolk, VA
City Art Gallery, Southampton
De Young Museum, San Francisco
Detroit Institute of Arts, Detroit
Fondazione Magnani Rocca, Mamiano di Traversetolo, Parma
Fred Jones Jr. Museum of Art, The University of Oklahoma, Norman
Kunsthalle Bremen, Brema
Kunstmuseum St. Gallen, San Gallo
Kunstmuseum Winterthur, Winterthur
Manchester Art Gallery, Manchester
MASP - Museu de Arte de São Paulo, Assis Chateaubriand, San Paolo del Brasile
Mohamed Mahmoud Khalil Museum, Il Cairo
Musée de Grenoble, Grenoble
Musée des Beaux-Arts de Montréal, Montréal
Musée des Beaux-Arts, Bordeaux
Musée des Beaux-Arts, La Chaux-de-Fonds, Suisse
Musée du Petit Palais, Ginevra
Musée d'Unterlinden, Colmar
Musée Renoir, Cagnes-sur-Mer
Museo Cantonale d'Arte, Lugano
National Gallery of Art, Washington
National Gallery of Canada, Ottawa
National Gallery of Victoria, Melbourne
Norton Museum of Art, West Palm Beach
Palais des Beaux-Arts, Lille
Petit Palais, Musée des Beaux-Arts de la Ville de Paris, Parigi
Shikoku Folk House Museum Foundation, Shikoku
The Ashmolean Museum, Oxford
The Hyde Collection Glens Falls, New York
The National Gallery, Londra
The Nelson-Atkins Museum of Art, Kansas City, Missouri
The New Art Gallery Wals, Walsall
The Sterling and Francine Clark Art Institute, Williamstown
University of Missouri-Columbia, Museum of Art and Archaeology, Columbia
Informazioni
Renoir. La maturità tra classico e moderno
Luogo: Roma - Complesso del Vittoriano, Salone mostre temporanee
Periodo: dal 7 marzo al 29 giugno 2008
Catalogo: Skira
A cura di: Kathleen Adler, già responsabile progetti educativi della National Gallery di Londra