Odilon Redon. Sogni, chimere, misteri
Milano - Siniscalco Arte
Dal 28 febbraio al 31 maggio 2008
Siniscalco Arte apre i suoi spazi milanesi con un'esposizione, curata da Flavio Arensi e da Pasquale Siniscalco, che presenta 40 opere grafiche, incisioni e litografie, dell'artista francese, tra i principali interpreti dell'arte del sogno e del mistero.
Galleria d'immagini:
Nell'universo creativo di Redon, la grafica riveste un ruolo privilegiato. Fino
alla metà degli anni Novanta del XIX secolo, infatti, Redon si dedica
prevalentemente alle incisioni e ai disegni, in particolare ai Neri, ovvero
disegni a carboncino singolari e raffinati che l'artista espone per la prima volta
a Parigi agli inizi degli anni Ottanta del XIX secolo, e da cui le incisioni e
le litografie sono, sia dal punto di vista tecnico che da quello tematico, la
loro naturale emanazione.
L'opera di Redon disorienta molti suoi contemporanei per la fantasia e
l'iconografia al limite del fantastico, nella quale il colore nero intenso, una
delle cifre più caratteristiche, si lega ai temi della mitologia,
dell'agiografia, della storia intima dell'uomo, secondo la grande tradizione
che da Goya giunge fino a Moreau.
La mostra presenta rare tirature, come quelle dedicate a Les Fleurs du Mal di Baudelaire, oppure le interpretazioni de La temptation de Saint Antoine di Flaubert, o
ancora la grande litografia del Buddha, che non soltanto testimonia una
raffinatezza stilistica del tutto innovativa, ma anche l'attenzione
dell'artista per i temi religiosi e per l'Oriente, nonché per il mondo
esoterico, quale territorio d'indagine mentale e simbolica.
Accompagna l'iniziativa, un catalogo Silvana Editoriale.
Note Biografiche
Bertrand-Jean Redon, detto Odilon, nasce il 20 aprile 1840 a Bordeaux.
Gracile di salute, non conduce studi regolari fino all'età di undici anni,
vivendo la sua infanzia in solitudine nella tenuta di famiglia a Peyrelebade.
Nel 1855 comincia i suoi studi di disegno, venendo indirizzato dal suo maestro Gorin
verso le opere di Eugène Delacroix. Si trasferisce a Parigi per studiare
architettura, senza successo, ma viene a contatto con le opere di Baudelaire,
Poe, Darwin, Flaubert, che tanto influenzeranno la sua opera futura. Oscilla
tra Parigi e Bordeaux, dove conosce Rudolphe Bresdin, che gli dà i primi
rudimenti di litografia ed incisione, svelandogli l'opera di Durer e Rembrandt.
Sono questi gli anni in cui Redon cerca di autodefinirsi come artista, e ne
percepisce la crisi: oscilla tra alcune minute incisioni alla maniera di Bresdin,
vedute paesaggistiche sotto l'influenza di Corot, e i primi lavori al
carboncino. Nel contempo, è sempre più definito in lui il convincimento che la
vera dimensione dell'arte sia nell'immaginazione. Combattente nella guerra
Franco-Prussiana, Redon comicia finalmente a sviluppare i suoi motivi
fantastici concretizzandoli in disegni al carboncino: dai suoi fogli appaiono
improbabili creature animali, fiori antropomorfi, centauri, cavalli alati. Con
l'aiuto di Fantin-Latour, Redon torna ad interessarsi di litografia e, nel
1879, viene pubblicato il suo primo album Dans le Rêve (Nel Sogno). Da quel
momento, e sostanzialmente fino ai primi del ‘900, la produzione di litografie
sarà l'elemento dominante della sua attività artistica, con una serie di opere
singole o di portafogli ispirati ad opere letterarie. Tra le tante, spiccano le
tre serie dedicate alla visionaria pièce di Gustave Flaubert, La temptation de
saint Antoine. Le prime mostre personali di Redon, nel 1881 e l'anno seguente,
sono però un insuccesso: il pubblico sembra impermeabile al suo universo
fantastico. Tuttavia, Redon incontra un appassionato d'eccezione: è il
letterato Joris-Karl Huysmans, che inserirà Redon tra gli autori preferiti del
protagonista del romanzo À rebours, il decadente Des Esseintes, descrivendone
le opere nelle pagine del libro. Huysmans, dopo un'esperienza da naturalista à-la
Zola, è uno degli esponenti del nuovo movimento Simbolista, e presenta Redon a Stephane
Mallarmè, il suo principale rappresentante. Le comuni sensibilità dei due li
rendono amici fraterni e genereranno di lì in poi una frequentazione quasi
quotidiana, che condurrà i letterati del tempo a vedere in Redon l'esponente in
campo pittorico del Simbolismo. Nel frattempo, la fama di Redon cresce nel
mondo culturale francese e dei Paesi Bassi, e l'artista diventa punto di
riferimento delle nuove generazioni pittoriche, tra cui Gauguin e il gruppo dei
Nabis. Parallelamente, Redon torna ad aprirsi al colore, iniziando ad usare i
pastelli, la cui morbidezza si adatta alle sua esperienza col carboncino. Anche
i temi dei suoi lavori cominciano a cambiare: i contenuti delle sue visioni,
prima spesso cupi o inquietanti, acquisiscono elementi di leggerezza e
felicità. Gli anni intorno all'inizio del nuovo secolo sono quelli della
consacrazione: Redon è percepito come fonte di ispirazione dagli artisti del
suo tempo (nel 1913, finanche Marcel Duchamp lo indicherà come tale). Dal punto
di vista tecnico si riavvicina all'olio, scopre l'acquarello: il colore nei
suoi lavori dell'ultimo periodo sarà un ulteriore strumento per i suoi viaggi
nel mondo onirico. Mentre in Europa è in atto la prima guerra mondiale, Redon
muore a Parigi, il 6 luglio 1916.
Informazioni
Odilon Redon. Sogni, chimere, misteri
Luogo: Milano - Siniscalco Arte
Via Friuli, 34 - Milano
Periodo: dal 28 febbraio al 31 maggio 2008
Orari: dal martedì al sabato, 10-13 - 15.30-19.30; chiuso lunedì
Ingresso: libero
Catalogo: Silvana Editoriale
Info: tel./fax 02 55199958