Raffaello e Urbino
Urbino - Galleria Nazionale delle Marche, Palazzo Ducale
Dal 5 aprile al 12 luglio 2009
Urbino non fu solo la città natale di Raffaello, ma determinò in modo significativo la sua formazione, restando per tutta la sua vita un punto di riferimento essenziale. Partendo da questo presupposto, la grande mostra che si apre nel Palazzo Ducale di Urbino nella prossima primavera intende recuperare e valorizzare proprio questa stretta connessione tra Raffaello e la sua città natale. Esaminando il contesto urbinate, dalla fine degli anni Settanta a tutti gli anni Ottanta del Quattrocento, viene ricostruito l'ambito artistico-culturale in cui si formerà il giovane Raffaello e nel quale opera il padre, Giovanni Santi, pittore dei duchi e letterato, che è a capo di una ricca e fiorente bottega, oltre che autore della famosa Cronaca nella quale esprime importanti giudizi sui pittori a lui contemporanei.
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La mostra, allestita nel Salone del Trono e nelle sale dell'appartamento della
Duchessa del Palazzo Ducale, sede della Galleria Nazionale delle Marche, si
pone l'obiettivo di ricondurre la prima formazione di Raffaello alla grande
cultura espressa dalla corte urbinate e soprattutto all'influenza del padre,
Giovanni Santi e presenta i capolavori giovanili di Raffaello, 20 dipinti e 19
disegni originali, messi in rapporto alla pittura del padre e di altri pittori
vicini alla fase giovanile della sua formazione ad Urbino, 32 dipinti e 10
disegni.
Una sezione della mostra è inoltre dedicata al rapporto dell'opera di Raffaello
con la più importante produzione del ducato di Urbino, la maiolica, basata
sulle immagini raffaellesche, di cui sono esposti esemplari antichi. Sarà
visibile, per la prima volta, un pezzo mai esposto, derivato direttamente da
un disegno originale e non da un'incisione di Raffaello, assieme a numerosi
esempi fra i più preziosi di questa produzione.
Raffaello nacque nel 1483 e fu di certo, come ricordano le fonti, un fanciullo
prodigio.
Ciononostante la storiografia ha troppo spesso trascurato la conoscenza dei
suoi anni giovanili, la cui ricostruzione ci appare oggi come fondamentale. A
cominciare dalla mostra di Londra del 2004, la critica sta portando la sua
attenzione proprio sugli anni giovanili, prendendo in esame l'assunto di questa
rassegna, cioè la prevalenza, nella formazione di Raffaello, del rapporto con
il padre, con la sua bottega e soprattutto con la grande cultura che ha come
epicentro il Palazzo Ducale con le sue collezioni d'arte. Raffaello, che è
citato nel 1511 a Roma come allievo del padre Giovanni Santi, non si distaccò
mai dalla sua città natale che rimase, anche nel periodo maturo della sua
carriera, il centro dei suoi interessi, anche economici. Baldassar Castiglione,
legato strettamente ai Montefeltro, e Bramante, protettore di Raffaello a Roma,
sono state figure di riferimento per tutta la sua vita.
La mostra esamina quindi le vicende della bottega di Giovanni Santi dopo la sua
morte avvenuta nel 1494. Il giovane Raffaello nel 1500 eredita la bottega
paterna fino a firmarsi “Magister”, con Evangelista da Piandimeleto, per la
commissione della pala di S. Agostino a Città di Castello.
Le ricerche archivistiche in corso hanno peraltro portato alla luce un numero
incredibile di nuovi documenti, non pubblicati da Pungileoni, che mostrano il
tessuto artistico in cui si forma il giovane Raffaello e gli stretti legami,
mai recisi, con la sua città natale, sia artistici che economici. La presenza
di Bramante a Urbino, che sarà poi il più valido supporto alla sua carriera
romana, la possibile influenza di altre personalità presenti nella città ducale
come Girolamo Genga e Timoteo Viti, rendono molto interessante esplorare questo
terreno. Senza trascurare il rapporto con Perugino che la tradizione
storiografica, da Vasari in poi, ha messo al centro della sua formazione e che
sarà naturalmente indagato nel percorso espositivo.
La mostra è curata da Lorenza Mochi Onori, Soprintendente per i Beni Storici
Artistici e Etnoantropologici delle Marche e si avvale di un prestigioso
comitato scientifico, che vede la partecipazione dei maggiori specialisti nella
materia, impegnati in alcune delle più importanti collezioni museali del mondo:
Linda Wolk Simon, del Metropolitan di New York, che ha curato recentemente una
mostra sul tema, Carol Plazzotta e Tom Henry della National Gallery di Londra,
curatori della mostra su Raffaello tenutasi a Londra nel 2004, Silvia Ferino Pagden,
del Kunsthistorisches Museum di Vienna, specialista della grafica raffaellesca,
Cristina Acidini, Antonio Natali e Marzia Faietti, rispettivamente
Soprintendente del Polo Museale fiorentino, Direttore degli Uffizi e Direttore
del Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, Giovanna Perini, ordinario di
Storia dell'Arte dell'Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”, Antonio Paolucci,
e Arnold Nesselrath rispettivamente Direttore e curatore del Dipartimento di
pittura dei Musei Vaticani, oltre ai direttori storici dell'arte della
Soprintendenza di Urbino.
La mostra è promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali,
Direzione regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici delle Marche,
Soprintendenza per i Beni Storici Artistici e Etnoantropologici delle Marche,
dalla Regione Marche, dalla Provincia di Pesaro-Urbino, dal Comune di Urbino e
dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro. L'organizzazione è affidata a Gebart
in collaborazione con Civita. Il catalogo è edito da Electa.
URBINO E I SUOI CAPOLAVORI
La grande rassegna dedicata a Raffaello costituisce una straordinaria
opportunità per conoscere o riscoprire le testimonianze storiche ed artistiche
dell'antica capitale del Ducato, dove ancora oggi è possibile rivivere
l'ambiente in cui si è formato il Maestro.
Infatti, il centro storico di Urbino è tutto raccolto fra le mura
rinascimentali. Molti dei suoi palazzi signorili, chiese e oratori racchiudono
capolavori inestimabili. Eppure Urbino non è una “città – museo”, è un luogo
dove la vivacità si incontra con la storia, creando delle atmosfere
difficilmente ripetibili. Il visitatore si trova a percorrere i caratteristici
saliscendi delle strade accolto da architetture ben equilibrate, dove la luce
delle stagioni esalta i colori caldi delle facciate. “Gli edifici suoi sono di
perfetta materia, mattoni e calce, ornati di varie sorti di pietra gentilmente
lavorate…”, così Bernardino Baldi esalta il decoro edilizio di Urbino.
Proprio fra le sue mura si conservano opere d'arte fra le più rappresentative
delle diverse epoche. La testimonianza più significativa della pittura italiana
tardo-gotica è presente presso l'Oratorio di San Giovanni Battista nel ciclo
affrescato dai fratelli Salimbeni di San Severino. Accanto, l'Oratorio di San
Giuseppe ospita la Cappella del Presepe, nata dalla maestria scultorea di
Federico Brandani.
Ricchi di testimonianze i numerosi altri oratori, Santa Croce, dell'Umiltà, che
custodiscono opere di artisti tra i più rappresentativi, quali Federico Barocci
e la sua scuola. Oppure l'imponente monastero di Santa Chiara, con lo
straordinario giardino pensile che si affaccia sulle colline delle Cesane.
La mole massiccia del Duomo, con la sua nobile facciata neoclassica, dialoga
con la “facciata ad ali” del Palazzo Ducale, uno dei capolavori assoluti
dell'architettura rinascimentale ad opera di Luciano Laurana e Francesco di
Giorgio.
Il Palazzo Ducale è inoltre, lo splendido contenitore della Galleria Nazionale
delle Marche che conserva alcuni dei più grandi capolavori di tutti i tempi, dalla
Flagellazione e la Madonna di Senigallia di Piero della Francesca, alla
Comunione degli Apostoli di Giusto di Gand e la famosa predella di Paolo
Uccello con la leggenda dell' Ostia profanata, alla celebre Città ideale.
Di Raffaello si conserva ancora il nucleo primitivo della casa natale, oggi
museo che conserva l'“Annunciazione” di Giovanni Santi e l'affresco
raffigurante la “Madonna con Bambino” che la critica assegna alla giovane
attività di Perugino, il divin pittore.
Fuori le mura si erge il mausoleo di San Bernardino, prestigioso monumento
assegnato al genio dell'architetto senese Francesco di Giorgio. Al suo interno
era conservata la pala con la “Sacra Conversazione” di Piero della Francesca,
oggi a Brera."
Informazioni
Raffaello e Urbino
Luogo: Urbino - Galleria Nazionale delle Marche, Palazzo Ducale
Periodo: dal 5 aprile al 12 luglio 2009
Orari: dal martedì alla domenica: 8.30-19.15 (la biglietteria chiude alle
18.00). Lunedì: 8.30 - 14.00 (la biglietteria chiude alle 12.30). Lunedì 13
aprile e 1° giugno: 8.30-19.15
Ingresso: intero: 9,00 Euro; ridotto: 7,00 Euro. Gruppi di oltre 15 persone, maggiori di 65 anni, possessori Carta Musei Marche, universitari con tesserino. Ridotto speciale 3,00 Euro scuole e minori di anni 18. Integrato (Mostra + Galleria
Nazionale delle Marche): 10,00 Euro. Gratuito: minori di anni 6, portatori di
handicap, due insegnanti per classe, giornalisti con tesserino, dipendenti del
Ministero per i Beni e le Attività Culturali con accompagnatore
Catalogo: Electa
Info e prenotazioni: 199 757515 - dall'estero +39 06 32810