Il Potere e la Grazia. I Santi Patroni d'Europa
Roma - Palazzo Venezia
Dall'8 ottobre 2009 al 31 gennaio 2010
A Roma una grande mostra racconta per la prima volta la storia dell'Occidente cristiano attraverso le vicende dei suoi protagonisti.
La prima esposizione dedicata alla saga dell'incontro e dello scontro tra potere e religione, tra civitas ed ecclesia, tra corone ed aureole. Dal 7 ottobre al 31 gennaio 2010, l'affascinante e complesso intreccio tra la storia dell'Europa e dei suoi popoli e le vicende cristiane della civiltà d'Occidente viene narrato ne "Il potere e la grazia. I Santi Patroni d'Europa".
Promossa dal Governo della Repubblica Italiana, dall'Ambasciata d'Italia presso la Santa Sede e dalla Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa, la mostra nasce dalla collaborazione tra il Comitato di San Floriano ed il Polo Museale Romano ed è curata da Don Alessio Geretti e da Claudio Strinati con l'organizzazione di MondoMostre, protagonista della riuscitissima monografica su Sebastiano del Piombo e dei dieci grandi progetti espositivi di Galleria Borghese.
Oltre centoventi opere di artisti come Durer, Van Eyck, Mantegna, Anton van Dyck, Ingres, El Greco, Guercino, Caravaggio, Tiepolo, provenienti dai maggiori musei mondiali, saranno esposte nell'appartamento nobile di Palazzo Venezia, a Roma, per far compiere al pubblico un viaggio nel tempo e nelle culture.
Il binomio potere-grazia fa riferimento all'intreccio tra dinamiche religiose e dinamiche politiche, tra fenomeni liturgici e devozionali e fenomeni sociali ed etnici che accompagnano l'elevazione all'onore degli altari di determinati santi e la loro elezione a patroni di una comunità politica, di una nazione, di uno Stato. Storia della vicenda religiosa cristiana e storia della vicenda etnico politica dell'Europa si manifestano, in questa mostra, come indissolubilmente congiunte e reciprocamente illuminanti.
Una mostra sui santi Patroni dei diversi Stati d'Europa e sui sei santi che hanno il patronato sull'Europa vuole cogliere le biografie di questi personaggi - soprattutto nella loro versione iconografica - e cercare, a partire dai soggetti studiati, di illuminare la società che li circonda. L'attenzione di fondo su cui l'esposizione è costruita riguarda il nesso fra le esperienze religiose, il contesto sociale e culturale in cui si sono manifestate e che ne ha sancito l'eccezionalità, le testimonianze artistiche che ne hanno conservato memoria, gli strumenti e le forme della devozione, le funzioni assolte dal santo da vivo e ancor più da morto a livello sociale e istituzionale.