Il Pintoricchio a Perugia, al Palazzo Baldeschi al Corso
Perugia - Palazzo Baldeschi al Corso
Dal 2 febbraio al 29 giugno 2008
Rientra definitivamente in Italia la Madonna col Bambino di Pintoricchio.
L'ha acquisita a Vienna la Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia
Sarà esposta a Palazzo Baldeschi, in concomitanza con le mostre umbre sul
Maestro
Galleria d'immagini:
E' stata riconquistata al patrimonio italiano la Madonna col Bambino di
Bernardino di Betto detto il Pintoricchio. La bellissima tavola era emigrata
all'estero alla fine dell'Ottocento ed è recentemente ricomparsa in un'asta
al Dorotheum di Vienna. Qui, lo scorso mese di aprile, l'ha conquistata la
Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia che ha voluto recuperare alla città e
al patrimonio nazionale quest'opera di assoluto livello di un artista, il Pintoricchio
appunto, cui Perugia e l'Umbria stanno per dedicare importanti celebrazioni nei
550 anni dalla nascita.
La tavola, dopo il suo rientro in Italia, è stata sottoposta ad esami per
verificarne lo stato di conservazione (il supporto ligneo era stato manomesso,
senza tuttavia danni alla pellicola pittorica) e quindi è stata affidata ad un
laboratorio di restauro.
Sarà il gioiello di una raffinata appendice della grande mostra su Pintoricchio
che dal 2 febbraio al 29 giugno, sarà allestita alla Galleria Nazionale
dell'Umbria (una seconda sezione è prevista a Spello), appendice che offrirà
al pubblico la Madonna con Bambino di Pintoricchio nella storica cornice di
Palazzo Baldeschi al Corso, sede espositiva della Fondazione. Una occasione davvero
imperdibile per ammirare il capolavoro ritrovato ma anche gli splendidi Saloni
del Palazzo. Lo stesso Palazzo ospita anche la grande esposizione delle
Maioliche Rinascimentali della straordinaria Collezione della Fondazione,
collezione tra le più importanti al mondo.
A Palazzo Baldeschi, l'opera di Pinturicchio non sarà sola. Sono destinati a
farle da pendant altri quattro capolavori della collezione Fondazione Cassa
di Risparmio di Perugia, opere anch'esse di artisti umbri vissuti a cavallo fra
'400 e '500: la Vergine Assunta fra i santi Tommaso e Sebastiano e la
Madonna col Bambino in trono, santa Maria Maddalena e santa Lucia, entrambi
opera di Matteo da Gualdo (1435 ca - 1507); la Deposizione nel sepolcro, di
Lattanzio di Niccolò (1480 - 1527) e Niccolò di Liberatore detto l'Alunno (1430
ca - 1502) e la pregevole tavola di Pietro Vannucci detto il Perugino (1450 ca
- 1523) raffigurante la Madonna col Bambino e due cherubini.
Ma c'è dell'altro: verrà esposto in mostra l'originale della lettera che in
data 14 ottobre 1500 Cesare Borgia indirizzò ad Alfano Alfani in Perugia perché
questi concedesse l'uso di un pozzo a Bernardino Pintoricchio da Perosa, recognosciuto per nostro familiare, che costruiva la sua casa a Perugia.
La lettera era già nota e pubblicata da E. Steinmann, Lipsia 1898, ma di essa
si erano perse le tracce; la Fondazione l'ha acquistata da un privato nel 2006.
Il recupero alla Città di questi importanti documenti della storia umbra e la
loro esposizione in Palazzo Baldeschi rappresentano una ulteriore testimonianza
dell'attenzione che la Fondazione - nell'ambito dei propri settori di
intervento - rivolge da sempre alla salvaguardia, al recupero e alla
valorizzazione del patrimonio artistico del proprio territorio.
In questa ottica sostiene in maniera considerevole tutti gli eventi volti a
richiamare l'attenzione dell'opinione pubblica e del mondo scientifico e
culturale in genere su quegli artisti e su quelle opere che hanno fatto grande
la terra umbra: così è stato con la Mostra su Matteo da Gualdo a Gualdo Tadino,
per la grande Mostra sul Perugino a Perugia e sul territorio, per la grande
rassegna monografica sul Cerrini a Perugia, per la mostra sull'arte dell'800
umbro (svoltasi in contemporanea nelle sei città sedi delle fondazioni umbre)
e, infine, per la Mostra della propria collezione di Maioliche rinascimentali a
Perugia, tuttora in corso.