Perino & Vele. Sottovuoto
Catanzaro - MARCA, Museo delle Arti
Dal 21 dicembre 2008 al 19 aprile 2009
Il MARCA, Museo delle Arti di Catanzaro, aperto nel marzo scorso, riprende la sua attività espositiva con la direzione di Alberto Fiz.
L'articolato programma di eventi prevede la presenza dei grandi protagonisti
del dopoguerra e di proposte specificatamente legate alle tendenze più attuali
in base ad un progetto multipolare che ha l'obiettivo di porre il museo
calabrese tra le realtà più significative in ambito nazionale.
Dal 20 dicembre 2008 al 19 aprile 2009 gli spazi del MARCA più specificatamente
dedicati alla ricerca contemporanea ospitano Sottovuoto, una personale degli
artisti napoletani Perino & Vele con una selezione di oltre 20 opere tra
sculture, installazioni, disegni e progetti realizzati negli ultimi dieci anni
con una serie di nuovi lavori del 2008 proposti in anteprima.
Dopo Perino & Vele, la programmazione del Marca prevede, nell'aprile 2009,
una grande mostra dedicata alla recente ricerca di Alex Katz, uno dei più
importanti maestri americani del dopoguerra che si è imposto sin dalla fine
degli anni Cinquanta con un approccio totalmente personale nei confronti della
pittura che gli ha permesso di rimanere autonomo sia nei confronti
dell'Espressionismo Astratto sia della Pop Art e di rappresentare oggi un punto
di riferimento fondamentale per la nuova scena artistica.
“Con la nuova direzione, il MARCA si presenta con un disegno ambizioso, di alto
profilo, che, nel segno della continuità, va ad integrare il progetto di
Intersezioni al parco archeologico di Scolacium, a cura da Alberto Fiz,
iniziato nel 2005 e che proseguirà nel 2009 continuando a coinvolgere alcuni
dei più celebri protagonisti della scultura, com'è avvenuto nelle edizioni
precedenti con Tony Cragg, Jan Fabre, Mimmo Paladino, Antony Gormley, Stephan Balkenhol,
Marc Quinn e Wim Delvoye”, afferma Wanda Ferro, Presidente e Assessore alla
Cultura della Provincia di Catanzaro.
“La città che ha dato i natali a Mimmo Rotella a cui il MARCA, in occasione
dell'apertura, ha dedicato, con la collaborazione della Fondazione Mimmo
Rotella, un grande omaggio con la prima mostra sulle lamiere, continua il
percorso indicato dal maestro del décollage in una logica di confronto
culturale e artistico che permette di approfondire l'indagine dei grandi
maestri del dopoguerra e, nello stesso tempo, si pone come laboratorio
d'indagine sulla contemporaneità”.
Emiliano Perino e Luca Vele sviluppano la componente paradossale
dell'esperienza plastica ponendosi in relazione con una monumentalità apparente
che passa attraverso materiali leggerissimi di provenienza effimera come la
carta triturata dei giornali colorati (Il Mattino, La Gazzetta dello Sport, Il
Sole 24 Ore, Italia Oggi) che non vogliono simulare il bronzo o il marmo ma li
sostituiscono in un ribaltamento linguistico che sottopone l'oggetto ad una sua
verifica permanente.
Come scrive in catalogo Alberto Fiz, curatore della mostra, “Perino & Vele
visualizzano la pelle delle cose nell'ambito di opere plastiche che contengono
al loro interno vuoti incontenibili che modificano il piano percettivo
intendendo la ricerca come luogo mentale ancora prima che fisico”.
Il vasto catalogo di oggetti e forme del quotidiano nelle diverse sfaccettature
crea un universo parallelo e contaminato fatto di allusioni enigmatiche dove la
forma assume una sua autonomia rispetto alla sfera della rappresentazione.
Basti pensare alla grande installazione esposta al MARCA Giovanni, Mimmo, Ciro,
Francesco, Alessandro, Nicola, Giuseppe, Paolo, Mario (2006), dove le coperte
in cartapesta con le scritte che riportano i nomi dei personaggi sviluppano una
capacità metamorfica.
Ma la mostra consente una riflessione sull'ambiguità visiva che attraversa
tutta la ricerca degli artisti di fronte ad una dimensione impalpabile e
sfuggente. Nelle opere degli ultimi anni, poi, è evidente l'effetto di forte
contrasto tra la parvenza delle forme morbide e la durezza rigida del ferro
zincato in composizioni che rielaborano le regole dell'arte concettuale. In
questo senso è emblematico Big Archive del 2002 con 25 cassette in ferro zincato
e cartapesta proveniente dalla collezione del Mart di Trento e Rovereto. In
altre circostanze è il ferro zincato a prendere il sopravvento, come nel caso
di Senza titolo del 2007 dove all'interno del MARCA viene collocata una vera e
propria struttura architettonica che rammenta un'edicola di giornali con la
serranda abbassata evocando, guarda caso, quei giornali che i due artisti
sminuzzano e triturano per realizzare le loro sculture. Non manca, poi, una
riflessione di carattere sociale e politico, come si evidenzia da Porton Down
(2005), l'installazione che fa riferimento al maggiore centro di ricerca
militare del Regno Unito dove, nel 1949, venne costruita una speciale fattoria
per allevare animali destinati ad atroci sperimentazioni. L'apparente levità
dell'opera con la pelle dell'asino collocata accanto ad una stufa contiene una
carica di forte drammaticità in un'elaborazione che altera l'assunto giocoso e
ironico di partenza.
La rassegna si sviluppa anche al di fuori del museo coinvolgendo la città in
un'estensione del percorso espositivo. In piazza Nicholas Green, infatti, al
centro di Catanzaro, viene esposta Alf (2005), acronimo di Animal Liberation
Front, un'installazione di oltre sei metri che crea un senso di totale
precarietà con un cammello-cavia appeso in alto ad un piccolo mezzo di
trasporto per carichi industriali, quasi fosse un'affissione pubblicitaria.
L'esposizione è accompagnata da un'ampia monografia in italiano e inglese
introdotta da un saggio di Alberto Fiz con oltre 100 immagini in un racconto
visivo che attraversa tutta la ricerca di Perino & Vele.
Mostra promossa dalla Provincia di Catanzaro – Dipartimento Attività Culturali,
a cura di Alberto Fiz. Catalogo edito da Electa.
Informazioni
Perino & Vele. Sottovuoto
Luogo: Catanzaro - MARCA, Museo delle Arti
Via Alessandro Turco, 63 - Catanzaro
Periodo: dal 21 dicembre 2008 al 19 aprile 2009
Orari: da martedì a domenica 9,30-13; 16-20,30; chiuso lunedì
Ingresso: 3,00 Euro
A cura di: Alberto Fiz
Info: Ufficio Mostre-Settore Cultura Provincia di Catanzaro tel. 0961 84721