La biografia di Mimmo Paladino
Le sculture di Mimmo Paladino
Orta San Giulio (No)
Dal 18 luglio al 9 novembre 2009
Tra le vie e nelle piazze dell'antico borgo che si affaccia sul lago d'Orta, dieci opere monumentali di un grande protagonista dell'arte contemporanea
Un grande evento d'arte che coniuga l'importanza delle opere esposte e la
suggestione del luogo che le ospita si inaugurerà tra poche settimane a Orta
San Giulio (Novara).
Dal 18 luglio al 9 novembre 2009, infatti, le vie e le piazze dell'antico borgo
che si affaccia sul lago d'Orta, ospiteranno dieci sculture monumentali di
Mimmo Paladino (Paduli, Benevento, 1948), uno degli artisti italiani più noti e
apprezzati a livello internazionale, protagonista nei primi anni Ottanta del
movimento della Transavanguardia.
L'iniziativa è il terzo appuntamento del progetto ORTISSIMA percorsidorta nata
da un'idea dell'Associazione Culturale OPERAPRIMA con lo scopo di presentare
ogni anno appuntamenti d'arte di alta qualità grazie a una rigorosa scelta
delle opere esposte, testimonianza dei momenti più rappresentativi della
ricerca di un protagonista della scultura e a un accurato allestimento
finalizzato a creare dialoghi sempre nuovi con il territorio.
L'edizione 2009 dedicata a Mimmo Paladino e curata da Flavio Arensi, ha
ricevuto il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, con
l'importante contributo della Fondazione CRT e della Fondazione Banca Popolare
di Novara per il territorio.
Da sottolineare il ruolo strategico nell'operazione avuto dalla Regione
Piemonte che attraverso l'ufficio di Presidenza e gli assessorati alla Cultura
e al Turismo ha da subito appoggiato e sostenuto il progetto sia con il proprio
patrocinio, che con un fondamentale contributo.
“Dopo Manzù e Arnaldo Pomodoro - sottolinea il sindaco di Orta San Giulio,
Cesare Natale - il nostro paese accoglie le opere di un grande protagonista
dell'arte internazionale, Mimmo Paladino, ricreando quel magico dialogo tra un
borgo così suggestivo e la bellezza delle sculture monumentali. Un singolare
progetto che permetterà di valorizzare non solo Orta San Giulio, che ne è la
perla, ma tutto il bacino lacustre, offrendo ai numerosissimi visitatori,
nazionali e internazionali, uno spettacolo di straordinaria armonia tra arte,
paesaggio, storia e cultura”.
“Le sculture monumentali a Orta San Giulio - afferma Valeria Greppi,
vicepresidente di OPERAPRIMA - sono per la nostra Associazione una sfida
continua e arrivare alla terza edizione di ‘Ortissima percorsidorta',
presentando un nome di così alto prestigio come quello di Mimmo Paladino, è
senza dubbio un traguardo importante. Grandi Opere ma soprattutto grandi nomi
dell'arte per un evento di altrettanto impatto scenografico che speriamo possa
crescere ogni anno di più e contribuire a rilanciare lo splendido territorio
che lo ospita”.
L'arte di Mimmo Paladino affonda le sue radici negli anni Settanta, quando
l'artista muoveva i primi passi nell'ambito di una figurazione ricca di
elementi simbolici. Da tale atteggiamento discende l'attitudine, riscontrabile
in tutta la successiva produzione, a lavorare sul linguaggio artistico e sulle
sue articolazioni concettuali ed espressive. Paladino intraprende percorsi
sorprendenti, sperimentando le diverse tecniche tradizionali: dal disegno alla
pittura, alla scultura, al mosaico, all'incisione, all'immagine filmica che gli
permettono di rappresentare il proprio "mondo interiore", primordiale
e magico.
L'approccio di Paladino al mondo della scultura è databile intorno al 1985
quando si cimenta con grandi sculture in bronzo e con installazioni,
sperimentando così la contaminazione tra diverse forme espressive. Da queste
opere di forte impatto, decide poi di asciugare la sua arte per spingersi verso
un rigore sempre più evidente ed una semplificazione delle strutture.
Accanto alla pittura, la scultura è parte fondamentale del lavoro di Paladino,
come dimostrano le opere inserite nel percorso espositivo a Orta, realizzate in
bronzo, ferro e terracotta.
Il catalogo Allemandi, con testi di Flavio Arensi e Goffredo Fofi, è arricchito
dalle fotografie eseguite da Gianni Berengo Gardin a Paladino e alle opere
ambientate a Orta.
Il progetto ORTISSIMA percorsidorta nasce nel 2007 da un'idea dell'Associazione
Culturale OPERAPRIMA con la volontà di garantire, già nel titolo e nella
presentazione, una sequenza di eventi dedicati alla scultura monumentale
all'aperto che porteranno ad Orta San Giulio i più grandi nomi dell'arte del
Novecento italiano e internazionale, come testimonia l'edizione del 2007, con
l'esposizione dedicata a Giacomo Manzù.
Mimmo Paladino nasce a Paduli (Benevento) il 18 dicembre 1948. Dal 1964
frequenta il Liceo Artistico di Benevento, nel periodo in cui la scena
internazionale era dominata dal Minimalismo e dal Concettualismo. Nella sua
prima fase s'incentra principalmente sulla fotografia, continuando a coltivare
tuttavia le sue eccezionali doti di disegnatore. Nel 1977 infatti realizza un
grande pastello sul muro della galleria di Lucio Amelio a Napoli e partecipa
inoltre alla rassegna "Internationale Triennale für Zeichnung"
organizzata a Breslavia. Dal 1978 al 1980 vive un periodo transitorio tra le
iniziali posizioni concettuali e la rinnovata attenzione per la pittura
figurativa. Di questa fase sono i dipinti monocromatici dalle tinte decise sui
quali campeggiano strutture geometriche, ma anche oggetti ritrovati quali rami
o maschere. Gli inizi degli anni ottanta sono caratterizzati dall'affermazione
delle potenzialità di una pittura referenziale. Ad "Aperto '80",
nell'ambito della Biennale di Venezia, il critico d'arte Achille Bonito Oliva
propone la corrente della Transavanguardia, di cui fanno parte Chia, Clemente,
Cucchi e lo stesso Paladino. Attraverso la rivisitazione dell'allegoria e del
simbolismo, questo gruppo aveva puntato a ripristinare il mito, il mistero e il
magico nell'arte contemporanea. Si susseguono da allora le presenze in
importanti rassegne internazionali (Biennale di Venezia, Biennale di San Paolo
del Brasile, Biennale di Lubiana, Tate Gallery di Londra, Fondazione Mirò di
Barcellona, Biennale di Parigi, Kunsthaus di Basilea, National Museum di
Pechino, Forte Belvedere di Firenze, Musée Royale des Beaux Arts di Bruxelles, etc...)
grazie alle quali la sua arte viene conosciuta all'estero e riscuote
immediatamente larghi consensi. Paladino si dedica anche all'attività
incisoria: l'acquaforte, l'acquatinta, la linoleografia, la xilografia che interpretano
magistralmente il carattere spettrale delle sue figure primordiali.
Nelle sue opere l'artista immortala figure e forme ossessive talvolta ispirate
all'arte ed ai manufatti provenienti da culture del passato e del presente. Il
linguaggio visivo di Paladino non è né narrativo né essenziale: è fluido ed
ambiguo perché l'arte, nel suo modo di esprimerla, non deve dare risposte ma
formulare domande.
Le sue numerose mostre personali sono state allestite in musei pubblici e
gallerie private in tutto il mondo. Sue opere di pittura e di scultura si
trovano in importanti spazi pubblici ed in prestigiose collezioni istituzionali
e private.
Attualmente vive e lavora a Benevento e a Milano.