Arte

Omaggio a Picasso. Da Miró a Lichtenstein

Santiago de Chile - Museo de Bellas Artes
Dal 25 novembre 2007 al 20 gennaio 2008

La mostra Omaggio a Picasso. Da Miró a Lichtenstein, dopo essere stata esposta in Italia in diverse sedi prestigiose, verrà presentata al Museo de Bellas Artes di Santiago del Chile, dal 25 novembre 2007 al 20 gennaio 2008.



Voluta da Wieland Schmied, dopo la scomparsa del grande maestro nel 1973, la mostra presenta 69 opere realizzate da alcuni dei maestri dell'arte contemporanea che, utilizzando tecniche e stili differenti, hanno creato ciascuno un'opera in memoria del grande artista spagnolo.
Un omaggio, di proprietà della Fondazione Antonio Mazzotta e a cura del critico Wieland Schmied, che coinvolge alcune delle firme più prestigiose del panorama italiano e internazionale tra cui Miró, Masson, Bellmer, Matta, Lam, Dalí, Moore, Hartung, Nevelson, Tàpies, Kolár, Lichtenstein, Oldenburg, Rauschenberg, Rosenquist, Rivers, Stella, Indiana, Jones, Tilson, Hamilton, Hockney, De Maria, Vasarely, Guttuso, Baj, Pistoletto, Beuys, Christo e più recentemente, il Gruppo Cracking Art.
Dalla grande creatività dell'artista spagnolo non potevano fare a meno di attingere gli artisti suoi coetanei e anche quelli delle generazioni successive, ognuno adottandone un qualche particolare più congeniale alla propria personalità e poi sviluppandolo secondo il proprio stile, quasi a testimoniare l'inesauribilità dell'eredità picassiana. In alcuni degli omaggi esposti, il tema predominante è quello della sensualità, considerata una forza vitale dell'umanità in particolare dai surrealisti (Bellmer, Matta, Lam, Masson ecc.) ma anche da taluni artisti più giovani (Guttuso, Manzù, Moore, Hrdlicka ecc.) e persino da certi esponenti della pop art (Hamilton, Jones, Rivers). In altre opere di Picasso c'è però anche una vena di rigore formale e di severità compositiva che nei suoi epigoni trova espressione in movenze rigide o persino acuminate (Wotruba, Chadwick, Mack, Uecker, Wewerka ecc.) o addirittura in modulazioni geometriche (Bill, Stella, Vasarely, D'Arcangelo) che sembrano quasi porsi in antitesi rispetto alle scelte del grande maestro.
Ma tante altre ancora possono essere le chiavi di lettura con cui gli "eredi" di Picasso ne interpretano le suggestioni: ed ecco allora quelli che, riprendendo i suoi collages di oggetti trovati, assemblano con grande disinvoltura le immagini più disparate, come fanno i nouveaux réalistes Arman, Tinguely e Niki de Saint-Phalle e poi gli artisti pop Rauschenberg, Rosenquist, Oldenburg, Tilson e Télémaque; quelli che ne portano avanti le scomposizioni e deformazioni dei corpi e dei volti (Baj, Schultze, Paolozzi, De Maria ecc.); fino a quelli che gli rendono omaggio rielaborando in chiave più o meno ironica o seria le sue stesse opere: come fanno Pol Bury e Jiri Kolár con le Demoiselles d'Avignon, Lichtenstein in una natura morta accostata a un viso femminile, Pistoletto con la celebre colomba della pace e infine Warhol ritraendo un'altra "creatura" del grande spagnolo: la figlia Paloma.
Il catalogo, edito da Mazzotta, contiene le riproduzioni di tutte le opere, corredate dai saggi critici di Jean Bailly-Herzberg sull'arte incisoria di Picasso e di Renato Barilli sul significato dell'omaggio condotto dai 69 artisti; una conversazione tra Daniel-Henry Kahnweiler e Picasso; una ricca biografia curata da Ada Masoero.

Catalogo con testi di: Daniel-Henry Kahnweiler, Renato Barilli, Jean Bailly-Herzberg, Ada Masoero, Edizioni Gabriele Mazzotta.