Biennale Internazione di Fotografia di Brescia. III edizione 2008
In qualche parte del mondo
Brescia - Sedi varie
Dal 12 giugno al 14 settembre 2008
Direttore artistico: Ken Damy
di Ken Damy
La Biennale è promossa dal Comune di Brescia, Civici Musei d'arte e storia,
Fondazione Brescia Musei, Bresciatourism e organizzata dal Museo Ken Damy, con
il contributo di: Fondazione CAB, Banco di Brescia, Fondazione ASM. Direttore
artistico Prof. Ken Damy.
“In qualche parte del mondo” è il tema programmatico scelto per l'edizione
della biennale di fotografia che si terrà a Brescia dal 12 giugno al 14
settembre 2008 in prestigiosi spazi pubblici: museo di santa Giulia, piccolo e
grande Miglio in castello, SS Filippo e Giacomo; negli spazi privati: museo Ken
Damy, spazio Clerici per l'arte contemporanea e con la importante
partecipazione di numerose gallerie private e spazi alternativi.
Un'indagine a tutto campo su un tema affascinante e difficile allo stesso
tempo. L'esclusione della fotografia di reportage, una scelta voluta e sofferta
allo stesso tempo, per la vastità delle proposte sul mercato, impone al
sottoscritto, e ai numerosi commissari che mi affiancheranno in questa avventura,
alcune riflessioni che ritengo fondamentali. Prima fra tutte la globalizzazione
della comunicazione visiva.
Dagli esordi della fotografia, circa 160 anni fa ai giorni nostri, con
l'invenzione della televisione e di internet, la visione del mondo è cambiata
in maniera radicale. Nel bene e nel male.
Nel bene perché il viaggio è democraticamente alla portata di quasi tutti, nel
male perché molti viaggiano malamente e in maniera distratta.
“Dieci giorni otto notti tutto compreso” e un paese vasto come gli Stati Uniti
o la Cina diventano una mostra o, peggio ancora, un libro che numerose persone
in seguito vedono e che per ignoranza fotografica apprezzano: la curiosità è
più forte della qualità. Un tema che la Biennale di fotografia di Brescia, per
il ruolo “autoriale” ( termine da me coniato non presente in dizionario) delle
proposte nelle passate edizioni, deve affrontare in maniera del tutto diversa.
Autori storici e autoctoni di paesi lontani a confronto con validi autori
contemporanei. Una visione artistica, privata e, perché no, settoriale ma di
grande impatto visivo. Con più di mille opere esposte, alcune di grande formato
come è in uso tra gli autori contemporanei, l'organizzazione non è semplice ma,
a 3 mesi dall'inaugurazione posso già segnalare le mostre che sicuramente
potremo vedere dal 12 giugno.
In santa Giulia un'ampia sezione sarà dedicata alla storia della fotografia dell'800
con rare immagini all'albumina di città e luoghi simbolici dei primi
viaggiatori fotografi: cito ad esempio il Cairo, Gerusalemme, Algeri di Lenher
& Landrock, di Henry Bechard, di Felix Bonfils, di Antonio Beato ma anche
la Cina e il Giappone, con splendide albumine colorate a mano di Felice Beato e
della scuola di Fukasawa; l'India di Francis Frith and Co. E Samuel Bourne;
fino a San Francisco, New Orleans e New York di Loeffler e Taber. La parte
storica dedicata a Venezia, città simbolo di questa edizione della Biennale,
con tutti i maggiori fotografi del periodo, sarà presentata assieme ad opere di
autori contemporanei tra cui Marco Zanta, Jean Janssis, Giovanni Chiaramonte e
Maurizio Galimberti nelle grandi sale di SS Filippo e Giacomo, a cura di Mario Trevisan
in collaborazione con la galleria Bugno di Venezia che da anni porta avanti un
interessante progetto sulla città più fotografata del mondo. Per il giorno
dell'inaugurazione ci potrebbe essere una gradita ed inedita sorpresa, visto
che uno dei maggiori fotografi conosciuto a livello internazionale sta
lavorando, tempo permettendo, a questo progetto.
Sempre in santa Giulia verranno presentate 140 piccole albumine, che
inizialmente dovevano essere esposte nel salone Vanvitelliano, chiuso per restauri
nel periodo della Biennale, del premiato stabilimento Ganzini di Milano: la
serie completa dei “Costumi delle diverse regioni d'Italia” raccolti per cura
della Commissione Delegata dal Comitato Esecutivo all'ordinamento della classe
50°- gruppo VIII dell' Esposizione Industriale Italiana in Milano 1881, come
recita pomposamente il cartoncino di presentazione. 140 piccole albumine
originali dell'epoca che verranno presentate anche in versione audiovisiva, a
cura dello “studio dierre”. In grande formato si potranno gustare i dettagli
dei vestiti realizzati appositamente per i manichini originali in seguito
fotografati da Ganzini. In una piccola sezione si potranno vedere in tre D, con
4 apparecchiature d'epoca, oltre 100 immagini, sempre di fine 800. Una piccola
enciclopedia visiva ( ma è stata pubblicata negli Stati Uniti e in Inghilterra
come una vera e propria enciclopedia, raccolta in contenitori a forma di libro
cartonato ) con il fascino delle immagini tridimensionali: dagli indiani
d'America agli animali esotici del Brasile e, per restare in tema, anche i
pellerossa di Edwar Sheriff Curtis, uno dei primi fotografi di ricerca
antropologica che ha lavorato per lunghi anni con i nativi Americani, avranno
il loro spazio adeguato.
Siamo nel 900 e la fotografia è ormai matura anche sotto l'aspetto tecnico; mai
un'arte ha avuto così importanti sviluppi estetici dovuti ad un affinamento
della tecnica oltre a nuove scoperte chimico-ottiche.
Tra gli autori storici del 900 il “peruano” Martin Chambi avrà ampio spazio con
circa 100 immagini di cui molti vintage print. Fenomeno pressoché unico nel
panorama mondiale l'indios Chambi ci ha lasciato una raccolta incredibile di immagini
della sua città natale, la straordinaria Cuzco, e del sito archeologico del Macchu
Picchu. Non solo indios con i loro riti arcaici ma anche ritratti di una
borghesia ricca e opulenta dagli anni 20 agli anni 40. E ancora un settore
ritratti di grande formato con i maharajia indiani interamente dipinti al punto
da lasciare molti sospetti sul fatto che siano vere fotografie.
Il ritratto contemporaneo ma classico, oserei dire antico nello spessore
emotivo, avrà un suo spazio in santa Giulia e una installazione nella chiesa di
san Zenone con immagini di Luis Gonzales Palma , del sottoscritto (accetto il
rischio e le critiche, non sono solo un critico ma un fotografo) e di altri
validi autori che sto contattando. Per molti fotografi sarà una sorpresa:
troppi credono che il ritratto sia un'istantanea. Il ritratto avrà anche una introduzione
storica con immagini vintage del più importante ritrattista del mondo: il
mitico Nadar (in altra sede da definire), anche in questo caso vista la piccola
dimensione ci sarà una sezione audiovisiva.
Per chiudere con i contemporanei dirò che hanno già aderito: Gabriele Basilico
con Beirut; Simon Norfolk con Kabul e Philippe Chancel con Pyong Yang, la
capitale della Corea del Nord. Tutte immagini a colori di grande formato. Il
nostro Franco Fontana ci mostrerà una selezione del suo lavoro sulla mitica
Route 66, la “Strada”della Beat Generation, simbolo del viaggio anche interiore
che rimane uno dei temi dominanti di questa Biennale. Gli USA avranno una intera
grande sala con opere di Jeff Dunas, Mario Vidor, Wim Wenders e altri autori
come introduzione al “paesaggio desertico” non solo americano. Altri autori
saranno presenti ovviamente ma ne riferirò quando avrò la certezza della loro
adesione. Una nota importante: a tutti “i viaggiatori fotografi” chiedo di
partecipare con le loro immagini sul tema del Deserto: immagini da spedire via
internet al ns laboratorio che le stamperà tutte nello stesso formato per
comporre un grande affresco. Gli usi e costumi sono cambiati e molto;
l'architettura in parte; il deserto è rimasto uguale da migliaia di anni e la
fotografia è stata inventata da soli 160 anni.
Internet sarà studiato nel suo fenomeno “grande fratello” con una curiosa
mostra dal titolo Big sister.
Gli “sciamani” o “gli uomini sacri” ritratti da Elisabeth Sunday in varie parti
del mondo in b/n di grande formato verranno presentati nello spazio della
galleria Reartuno, spazio magico che fu per un lungo periodo lo studio del
“Moretto” uno dei più famosi pittori bresciani; e la scelta non è casuale.
PRINCIPALI SEZIONI IN CUI SARÀ SUDDIVISA LA BIENNALE:
Museo di Santa Giulia, lato sinistro
Via Musei 81/B Brescia
Luci della Città
A cura di Ken Damy
Un'ampia sezione dedicata alla storia della fotografia dell'800 con rare
immagini all'albumina di città e luoghi simbolici.
Il Cairo e l'Egitto, Gerusalemme, Algeri di Lenher & Landrock, di Henry Bechard,
di Felix Bonfils, di Antonio Beato e altri autori;
La Cina e il Giappone, con splendide albumine colorate a mano di Felice Beato e
della scuola di Fukasawa;
l'India di Francis Frith and Co. e Samuel Bourne;
San Francisco, New Orleans e New York di Loeffler e Taber, Katmandù di PhotoGanesh;
con un ampia selezione di fotografie dedicate alla Francia e all'Inghilterra.
Esposizione Industriale Italiana 1881
140 piccole albumine del premiato stabilimento Ganzini di Milano: serie
completa dei ”costumi delle diverse regioni d'Italia” raccolti per cura della
Commissione Delegata dal Comitato Esecutivo; questa sezione sarà presentata
anche in videoproiezione a grandezza d'uomo.
Museo di Santa Giulia, lato destro
Via Musei, 81/B - Brescia
American West
A cura di Ken Damy e Giuliana Scimè
50 photogravure di Edward Sheriff Curtis il piu famoso fotografo di ricerca
antropologica che ha lavorato a lungo con i nativi americani all'inizio 900 a
confronto con 12 immagini moderne di Jeff Dunas dalla serie “indian” del 1991
Latino America
A cura di Ken Damy, Manuela Metelli e Giuliana Scimè
Tra gli autori storici del 900 il “peruano” Martin Chambi avrà ampio spazio con
circa 100 immagini di cui molti vintage print. Fenomeno pressoché unico nel
panorama mondiale l'indios Chambi ci ha lasciato una raccolta incredibile di immagini
della sua città natale, la straordinaria Cuzco, e del sito archeologico del Macchu
Picchu. Non solo indios con i loro riti arcaici ma anche ritratti di una
borghesia ricca e opulenta dagli anni ‘20 agli anni ‘40.
Juan Manuel Castro Prieto spagnolo di origine, rappresenta il Perù
contemporaneo, utilizzando la stessa macchina fotografica di Martin Chambi a
lastre ripercorre idealmente il sentiero tracciato da Chambi con una estetica
moderna e classica nello stesso tempo.
Lo straordinario Mario Cravo Neto dialoga con Javier Silva Meinel, fantasia e
messa in scena: simboli antichi reintrerpretati con grande senso estetico.
Portrait
A cura di Ken Damy
Ritratti di grande formato di maharajia indiani interamente dipinti a mano, al
punto da lasciare molti sospetti sul fatto che siano vere fotografie dello
studio PhotoService di Delhi, saranno messi a confronto con i Maya di Luis Gonzalez
Palma o gli etiopi di Marco Paoluzzo, di Avedon presenteremo in videoproiezione
“In the American West” (questa sezione è ancora in fase di completa
definizione).
Il ritratto avrà anche una introduzione storica con immagini vintage del più
importante ritrattista del mondo: il mitico Nadar , nel lato sinistro del
museo.
Mondo contemporaneo
A cura di Ken Damy
Gabriele Basilico con Beirut; Simon Norfolk con Kabul e Philippe Chancel con Pyong
Yang, la capitale della Corea del Nord, e Randa Mirza sempre con Beirut.
Tutte immagini a colori di grande formato.
Il deserto, la strada, il paesaggio
A cura di Ken Damy
Franco Fontana con il suo lavoro sulla mitica Route 66, la “Strada”della Beat
Generation, simbolo del viaggio anche interiore che rimane uno dei temi
dominanti di questa Biennale.
Gli USA avranno una intera grande sala con opere di Jeff Dunas, Mario Vidor, Wim
Wenders, Lucien Clergue e altri autori come introduzione al “paesaggio
desertico” non solo americano Prabuddha das gupta ci presenterà il Ladakh una
regione tibetana in terra indiana.
In questa sezione sono invitati tutti i viaggiatori fotografi anche non
professionisti a partecipare inviando via email le loro migliori immagini che
verranno stampate ed esposte a formare un grande mosaico.
SS Giacomo e Filippo
Via delle Battaglie 61 Brescia tel 03043018
A cura di Ken Damy e Mario Trevisan
La parte storica dedicata a Venezia, città simbolo di questa edizione della
Biennale, con tutti i maggiori fotografi dell'800, sarà presentata assieme ad
opere di autori contemporanei tra cui Marco Zanta, Jean Janssis, Giovanni Chiaramonte
e Maurizio Galimberti, in collaborazione con la galleria Bugno di Venezia che
da anni porta avanti un interessante progetto sulla città più fotografata del
mondo.
Castello di Brescia
Piccolo miglio in castello
In collaborazione con la galleria Massimo Minini
Vanessa Beecroft presenta il suo ultimo lavoro sul Darfur, VB61, recentemente
realizzato in occasione della 52 Biennale di Venezia.
Grande miglio in castello
A cura di Ken Damy
In collaborazione con la galleria Cà di Frà
Gian Paolo Tomasi presenta il suo lavoro sulle città fantastiche in grande
formato.
Museo Ken Damy
Corsetto Sant'Agata 22 Brescia tel 0303758370
A cura di Ken Damy
In collaborazione con Eric Franck Fine Art - Londra
Internet sarà studiato nel suo fenomeno “grande fratello” con una curiosa
mostra dal titolo “Big sister” della giovane fotografa di Praga, Hana Jakrlova.
Contemporanea
Spazio Clerici per l'arte
Corsetto Sant' Agata, 22 - Brescia
Robert Gligorov
A cura di Ken Damy
Cosimo di Leo Ricatto, Brescia
A cura di Piero Cavellini
Genius Loci - Video di Marco Ambrosi
A cura di Ken Damy
San Zenone all'Arco
Vicolo San Zenone, 1 - Brescia
Kmer Portraits
Un'installazione audio visuale di Ken Damy
Reartuno Studio Gallery
Vicolo san Clemente, 9 e 6 - Brescia
Gli “sciamani” o gli uomini sacri ritratti da Elisabeth Sunday in varie parti
del mondo in b/n di grande formato verranno presentati in uno spazio magico che
fu per un lungo periodo lo studio del Moretto.
A cura di Ken Damy
Galleria dell'Incisione
Via Bezzecca, 4 - Brescia
Ferdinando Scianna, le sonagliere di Benares
A cura di Ferdinando Scianna
Pentti Sammallahti, aspettare l'immagine
A cura di maddalena fasser
Galleria delle Battaglie
Via delle Battaglie, 69/a - Brescia
Carlo Bevilacqua, indiano stills
A cura di Mauro Corradini
Galleria Massimo Minini
Via Apollonio, 68 - Brescia
Galleria Paci Arte Contemporanea
C. Cattaneo, 20/b - Brescia
Phil Borges, io sono
A cura di Giampaolo Paci
Galleria LABA
Contrada del Carmine, 5/a - Brescia
Galleria SKIN
Contrada Soncirotto, 1 - Brescia
Paolo Ielli, fata Morgana
Galleria dell'ufficio Turistico di Iseo
Lungolago G. Marconi - Iseo (Bs)
Mangiafuoco
Via Calzavelia, 3/a - Brescia
Per info: tel 030 3758370, dalle ore 15,30 alle 19,30 dal martedì al sabato