Guido Crepax. Valentina, la forma del tempo
Milano - Triennale Bovisa
Dal 21 settembre 2008 all'1 febbraio 2009
Triennale Bovisa presenta la mostra Guido Crepax. Valentina, la forma del tempo, dedicata al lavoro del fumettista Guido Crepax e a Valentina, il suo personaggio più celebre, creato nel 1965. In perfetto equilibrio tra una donna reale e un simbolo di trasgressione, la fotografa milanese Valentina Rosselli è, infatti, il personaggio femminile più famoso nella storia del fumetto. Il suo volto, il celebre caschetto e molti tratti della sua personalità sono ispirati all'attrice Louise Brooks, diva del cinema muto e protagonista del film Lulù di Georg Wilhelm Pabst (1928). Oltre al mondo culturale, politico, ideologico ed estetico del suo autore, Valentina incarna una sorta di “spirito del tempo” della società italiana attraverso i grandi cambiamenti degli anni sessanta, settanta e ottanta.
Ci sono almeno due modi per rileggere il trentennale lavoro di Guido Crepax. Dall'esterno, scorrendo le pagine e lasciandosi guidare dal piacere delle immagini, o
dall'interno, scoprendo tra le pieghe di una sfrenata fantasia, forti
riferimenti alla famiglia e alla casa. E sono proprio questi ultimi, la
famiglia e la casa, unitamente a un implacabile rapporto con il tempo,
a essere i fili che legano tutta la sua opera.
Questa mostra, a cinque anni dalla scomparsa, si pone per la prima volta
l'obiettivo di analizzare Crepax dall'interno. Scavando a fondo nei ricordi e
nei reconditi della mente che, come ogni ambiente borghese che si rispetti è
rigorosamente rappresentata da una casa e suddivisa in stanze. Ogni stanza
rappresenta un diverso modo di intendere e vivere il tempo. La forma del
tempo ovvero il tempo nelle sue diverse forme, perché esso non è mai univoca
unità di misura.
Tra gli aspetti distintivi e innovativi di questo allestimento, la multimedialità
(con elaborazioni video, punti interattivi e ambienti sonori che
riproducono e amplificano l'attualità delle invenzioni linguistiche di Crepax e
il suo ininterrotto dialogo col cinema), e una particolare relazione con il
visitatore (che, grazie alle gigantografie dei disegni sulle pareti, alla
proiezione di immagini e a speciali invenzioni interattive danno l'impressione
di entrare fisicamente nello straordinario mondo creato dalla fantasia di Crepax).
La mostra è articolata in sezioni tematiche (stanze), in cui le tavole
originali dei fumetti si alternano a elaborazioni e interpretazioni
multimediali.
Nel corso del tempo
In questa stanza, dopo un ingresso surrealista, si svelano le origini di
Valentina, unica donna del fumetto a invecchiare con il suo autore. Diverse
gigantografie della sua “biografia a fumetti”, una selezione di tavole
originali tratte da Valentina intrepida e Funny Valentine e il
famoso carteggio tra Crepax e la diva Louise Brooks.
Il tempo reale: a Milano, lo studio di Valentina
Valentina viene ambientata nella sua città, Milano, che percorre in
metropolitana, automobile e bicicletta. Alle pareti, la Milano che Crepax ha
rielaborato spesso in chiave fantastica, si specchia in quello che la città è
stata e che è oggi, compresi suoni e rumori.
Inoltre, viene ricostruito lo studio di Valentina e il set fotografico in cui
lavora, concreta anticipazione di una donna libera ed emancipata ma che non
rinuncia alla sua femminilità.
Valentina è anche testimone di trent'anni di cambiamenti e trasformazioni nella
moda con ingrandimenti e sagome delle sue modelle che riprendono i ritagli di Elle
o di Vogue che Crepax seguiva con attenzione per vestire i suoi personaggi.
Oltre il tempo: dal sottosuolo allo spazio
Come nelle storie di Crepax, l'altro mondo, oltre il tempo, sbuca
all'improvviso anche in questa mostra. Nel corso di tre stanze, il visitatore viene
prima calato nel mondo dei Sotterranei, il “lato oscuro” dell'autore, poi
trascinato nell'ambiguo incontro con la strega Baba Yaga, acerrima antagonista
di Valentina, e infine proiettato nello spazio del Crepax prima maniera, con
sorprendenti anticipazioni e puntuali citazioni da film di fantascienza: da 2001
Odissea nello spazio a Guerre stellari, fino a presagire Pirati
dei caraibi, mai visto dall'autore.
Il tempo onirico
A volte Valentina evade dalla realtà rifugiandosi nel sogno, altre è il
sogno che “fa la storia”, inserendosi nello svolgimento della trama. Una modalità
narrativa che Crepax non ha mai abbandonato, dopo averne fatto abbondante
ricorso nei primi dieci anni di storie.
Tra i sogni disegnati e in alcuni casi interpretati in chiave multimediale,
sogni veri, raccontati a fumetti dall'autore, e sogni inventati o ripresi dal
mondo delle fiabe (Il gatto con gli stivali, La Sirenetta, Biancaneve)
e da quello del mito.
Il tempo ritrovato
Questa stanza contiene le molte trasposizioni a fumetti di opere letterarie
e classici dell'erotismo realizzati da Crepax nella sua maturità artistica: Justine
di De Sade, Dracula di Bram Stoker, Frankenstein di Mary Shelly,
Dottor Jekyll e mister Hyde di Stevenson, Giro di vite di James, Venere
in pelliccia di Sacher Masoch, Casanova, Histoire d'O, Emmanuelle.
Movimentano la sezione porte a sorpresa con indicibili immagini proibite da scrutare
“attraverso il buco della serratura”.
Il tempo della memoria: lo studio dell'autore e la sua passione per le
citazioni
Lo studio di Guido Crepax, vero centro della mostra, è fedelmente
ricostruito con pezzi originali (come la sua scrivania, la seggiola Thonet, la
custodia del violoncello del padre Gilberto, primo violoncello della Scala) che
si alternano a elementi disegnati dall'autore.
Sono esposti anche alcuni teatrini di carta realizzati durante l'infanzia e i
suoi primi tre albi a fumetti disegnati e rilegati a 12/13 anni. Un sottofondo
con la musica, classica e jazz, che Crepax amava ascoltare mentre disegnava,
anima questa sezione, facendo sentire il visitatore nel luogo delle
“generazioni” (sia in concreto che in senso metaforico). In una stanza attigua,
le citazioni pittoriche e musicali prendono forma con storie dedicate alle opere
dello scultore Henry Moore o del pittore Vassili Kandinsky e ai generi musicali
più amati dalla musica classica, colonna sonora di una storia d'amore, al jazz,
ideale per accompagnare un noir d'azione.
Sala video: interviste all'autore e ad artisti a lui molto vicini
(dall'amico Claudio Abbado al sassofonista Jerry Mulligan); spezzoni dai film
che ne hanno ispirato l'opera e una galleria di manifesti pubblicitari
d'autore, animano questa stanza di passaggio prima del gran finale.
Il tempo della storia
Crepax amante della storia, con particolare attenzione all'estetica delle
battaglie. Fedele riproduttore di avvenimenti, ma anche suggeritore di
intelligenti metafore, corsi e ricorsi della storia. Il tema della passione
politica di Valentina è affrontata in una fedele ricostruzione della
rivoluzione russa (Viva Trotskij) e col poderoso affresco cinquecentesco
La caduta di Mac Similiano XXXVI, metafora della guerra del Vietnam. Fra
le altre storie a sfondo politico: una rivisitazione del '68 (Storia di U
come Uomo) e una sottile critica al femminismo (Rembrandt e le streghe).
Esposti anche alcuni dei manifesti politici disegnati da Crepax in quegli anni.
Il tempo dei giochi
Alla fine dell'università Crepax elabora il progetto delle battaglie
storiche, che realizza nei momenti liberi nell'arco di quasi dieci anni. Dopo
accurate ricerche in biblioteca per documentarsi sui campi di battaglia, la
consistenza degli eserciti, le divise e le armi, disegna, dipinge, ritaglia e
incolla centinaia di figurine su cartoncini che danno corpo a eserciti e
flotte. Non sono soltanto divertimenti estetici, ma giochi giocabili su grandi cartoni
che raffigurano paesaggi, città e villaggi, secondo le regole inventate
dall'autore che prevedono l'ausilio dei dadi. Anche in questa sezione le
gigantografie e un campo di battaglia proiettato sul pavimento fanno sentire il
visitatore dentro il grande gioco. Questa sezione si completa con disegni e
pezzi originali anche degli altri giochi a sfondo sportivo: dal pugilato, al
ciclismo risalendo fino al primo amore, l'automobilismo che fa da sfondo anche
alla prima storia di Valentina.
Per la prima volta i visitatori possono acquistare un “pezzo” di mostra!
Tutte le riproduzioni grafiche su pannello esposte in mostra sono acquistabili
previa prenotazione. Ogni esemplare è un pezzo unico.
Guido Crepax
Valentina, la forma del tempo
La stimolante esperienza degli ultimi anni in Triennale mi ha permesso di
rinfrescare e rinverdire, nel frenetico affastellarsi delle mostre messe in
scena dalla Fondazione, molte delle passioni coltivate nel corso dei decenni
giovanili.
Le esposizioni che hanno fatto luce sugli episodi più significativi dell'arte e
dell'industria culturale dell'ultimo cinquantennio - dal ciclo sulla pop-art
alla mostra annisettanta, passando attraverso le rassegne di arte moderna
e contemporanea o il percorso artistico di personaggi culto come David Linch -,
sono state l'occasione per riflettere sui personaggi, reali e immaginari, che
hanno alimentato i nostri sogni.
Così, la mostra Guido Crepax. Valentina, la forma del tempo è un'ulteriore
importante tassello nel mosaico di storie che hanno costruito il nostro
immaginario e vale la pena assaporarlo nuovamente, con l'occhio alla
contemporaneità del tratto di Crepax, autore abituato a raccontarci le
inquietudini e i cambiamenti di Milano, invecchiando insieme al suo
personaggio.
La sintassi della mostra si giova delle brillanti intuizioni dei curatori che
sono stati in grado di mettere in scena il personaggio di Valentina utilizzando
due espedienti narrativi che la pongono in forte relazione con il visitatore.
Il primo ha a che fare con un ordinamento delle sale in grado di scandire in
modo immediato il rapporto del personaggio con il tempo. Valentina è celebre
per essere stato uno dei primi soggetti di fumetto, se non il primo, a invecchiare
di pari passo con il proprio creatore, incarnandone l'accresciuta maturità e
consapevolezza derivante anche dall'anagrafe.
Il secondo espediente è averla immaginata in dimensioni “innaturali”,
iperboliche, grandi come le sue proiezioni nella nostra immaginazione. La
lettura di una nuova storia coincideva, allora razionalmente non ce ne accorgevamo,
con l'emersione “fisica” del personaggio dalle tavole disegnate - complice la
continuità del tempo della storia con il nostro presente - e con la sua trasposizione
in un tempo “nostro” nel quale l'icona Valentina assumeva la carnalità e la
fisicità di un'amica particolarmente sensuale e cominciava ad appartenerci,
diventando ben presto, per una generazione di uomini, l'archetipo femminile da
cercare nelle notti dei locali della prima maturità.
Davide Rampello
Presidente della Triennale di Milano
Informazioni
Guido Crepax. Valentina, la forma del tempo
Luogo: Milano - Triennale Bovisa
Periodo: dal 21 settembre 2008 all'1 febbraio 2009
Orari: dal martedì alla domenica dalle 11 alle 23
Ingresso: 8,00 /6,00 / 5,00 Euro
Catalogo: Carlo Cambi Editore
A cura di: Caterina Crepax e Massimo Gallerani