Giuseppe Motti. Il realismo e l'effusione lirica
Milano - Galleria Ponte Rosso
Dal 16 ottobre al 2 novembre 2008
Alla Galleria Ponte Rosso, dal 16 ottobre al 2 novembre 2008, trenta dipinti, disegni e tempere illustrano il suo percorso creativo.
A Giuseppe Motti (Arena Po, 1908 - Milano, 1988) e alla sua arte, la Galleria Ponte Rosso di Milano dedica un importante e doveroso omaggio a cent'anni dalla nascita.
Dal 16 ottobre al 2 novembre 2008, infatti, si terrà la mostra Giuseppe Motti.
Il realismo e l'effusione lirica, curata da Stefano Fugazza (direttore della
Galleria Ricci Oddi di Piacenza), che presenta trenta dipinti e una preziosa
selezione di disegni e tempere in grado di illustrare il percorso creativo
dell'artista dagli anni Quaranta agli anni Ottanta.
Scrive Stefano Fugazza nella presentazione in catalogo: “Esistono due stagioni
nella produzione di Motti, che corrispondono a due differenti momenti della
cultura italiana: una stagione epica (personaggi come eroi di un epos popolare)
e una stagione lirica (le intenzioni sono principalmente liriche, per quanto
attiene la natura e i personaggi). La prima stagione coincide con la fase anche
ottimistica del Neorealismo, quando intellettuali e artisti coltivavano
l'illusione, non si sa quanto consapevole, di un possibile cambiamento della
situazione politica e sociale, ma questa fase durò poco perché poi i
cambiamenti della storia costrinsero a un ripiegamento. La seconda stagione
coincide con uno sguardo che, perdendo un po' di incisività e allontanandosi
dunque dalle ragioni prime del suo agire, si costringe ad inventare soluzioni
nuove: e dunque escogita una scrittura stenografica per rendere i personaggi,
che sono poi i soliti, pescatori e barcaioli e mondine, ma poi soltanto - ed è
un cambiamento significativo - solo figure o figure nelle luci. Il Po viene
espresso con un fare sintetico, come evocazione cromatica, con qualche
propensione per l'informale, quando il quadro si limita al puro paesaggio (...)
Giuseppe Motti nasce ad Arena Po (PV) nel 1908. A Milano frequenta i
corsi all'Accademia di Brera. Motti si accosta al gruppo dei chiaristi, li
frequenta, stringe rapporti di amicizia con Lilloni, ma presto la sua vocazione
lo condurrà a percorrere altre strade. Il rapporto dell'artista con la sua
terra e la sua gente non è soltanto di ordine sentimentale, è un pensiero
costante che ha radici più profonde, è una realtà che fa parte della sua natura
di uomo e di artista. Il suo compito è quello di rappresentarla con una immagine
segnata dalla sua presenza e partecipazione.
Sul finire degli anni di guerra Motti è impegnato nella “Resistenza” in Val d'Ossola.
Dopo la fine del conflitto partecipa al movimento realista e ne diventa
animatore, impegnandosi nella ricerca di una nuova espressività.
La letteratura su Motti e la sua opera è vasta ed anche i riconoscimenti sono
stati numerosi. Dagli anni settanta si sono susseguite alcune importanti mostre
antologiche. Dalla Rotonda della Besana di Milano, al Palazzo dei Diamanti di
Ferrara, alla Casa del Mantegna di Mantova, a Jesolo, al Castello Mediceo di Melegnano,
a Stradella, al Palazzo del Capitano del Popolo a Reggio Emilia, al Castello
Estense di Ferrara, a Villa Litta di Gambolò e poi a Londra, Varsavia, Berlino,
Parigi.
Motti muore a Milano il 15 aprile 1988. Il decennale della scomparsa è stato
ricordato con una mostra alla Galleria Ponte Rosso di Milano. Fra le mostre
postume ricordiamo quelle al Museo Ricci Oddi di Piacenza e al Castello Mediceo
di Melegnano. Sempre al Castello Mediceo, nel 2005, la mostra in occasione
della donazione fatta dalla famiglia alla Città di Melegnano.
Informazioni
Giuseppe Motti. Il realismo e l'effusione lirica
Luogo: Milano - Galleria Ponte Rosso
Via Brera, 2 - Corrisp. via Monte di Pietà 1 - 20121 Milano
Periodo: dal 16 ottobre al 2 novembre 2008
Inaugurazione: giovedì 16 ottobre 2008, ore 18
Orari: da martedì a sabato 10-12.30 e 15.30-19 / domenica 15.30-19
Ingresso: libero
Catalogo: disponibile in galleria
Info: tel./fax 02 86461053