All In di Giuseppe Gallo
Roma - MACRO, Museo d'Arte Contemporanea
Dal 17 novembre 2007 al 3 febbraio 2008
L'esposizione è realizzata nell'ambito della stagione 2007-2008, contemporaneamente
al progetto dedicato ad Avish Khebrehzadeh e alla collettiva La città che sale.We
try to build the future, allestita presso MACRO FUTURE.
In concomitanza col progetto di Giuseppe Gallo, da novembre a febbraio 2008
presso le Sale Macro, sarà presentato un catalogo monografico edito da Electa.
MACRO presenta un'ampia mostra antologica dedicata a Giuseppe Gallo,
l'esposizione si colloca all'interno del programma rivolto agli artisti romani
e nello specifico al Gruppo di S. Lorenzo, e a seguito dei progetti dedicati
rispettivamente a Nunzio, Gianni Dessì e Piero Pizzi Cannella.
Il lavoro di Giuseppe Gallo spesso oscilla fra gli azzardi innovativi e
sperimentali di una narrazione coraggiosa e i classicismi di un linguaggio
virtuoso, fra le analisi chimiche di un cromatismo ‘alchemico' e la stabilità
di pratiche artistiche note. Tutto ciò contribuisce a determinare un quadro
complesso nel suo rapporto con la ‘contemporaneità'. (D. Eccher)
Presso le Sale Macro sono esposte una selezione di opere storiche e inedite del
percorso artistico di Giuseppe Gallo attraverso disegni, dipinti e sculture.
Diversi i dipinti presentati, alcuni dei quali originalmente riuniti per questa
mostra ,nello specifico: il ciclo di 12 dipinti ad olio dedicati ai mesi
dell'anno Le Dita della Mente (1998), provenienti dalla collezione dell'artista
e riuniti in un'unica e inedita struttura installativa; e Memoria Retrospettiva
(2007), una raccolta di 34 quadri ad encausto, nei quali Gallo ripropone
figure, simboli, ed elementi che contraddistinguono il suo percorso artistico.
L' esposizione prosegue con le sculture in bronzo: per la prima volta in mostra
Prismi, riproduzioni di maschere rituali e teatrali acquistate durante diversi
viaggi; e la serie Autoritratto Autoritario I - II - III, asce in bronzo le cui
lame riportano il profilo tagliente dell'artista. In entrambi i casi l'intento
è quello di trasporre oggetti tradizionali, rintracciabili in diverse culture,
in opere d'arte.
Il percorso artistico di Gallo è contraddistinto dal suo stile ironico,
strumento che gli permette di sperimentare diversi linguaggi pur mantenendo
fermo il ricorso alla classicità nelle tecniche (es. pittura ad olio della
tradizione italiana ed encausto) e nei materiali. Notevole il ricorso alla
pratica della frammentazione sia nelle figure che nel colore, elemento quest'ultimo
che Gallo considera simbolo e espressione della materia e che pone in risalto
attraverso i forti contrasti generati dall'uso di ruggini e ossidanti; esempi
in mostra Merletto Veneziano(2004) e Mare di Specchi (2005).
La sua arte è pregna di riferimenti simbolici (numeri, foglie, figure) che
celano l'enigma, come nel trittico in mostra Cadute Silenziose I - II - III
(2006), che volutamente hanno il solo compito di dare accenni e intuizioni per
poi lasciare il passo a libere e personali interpretazioni.
Io cerco un modo di lavorare che non sia finito. Mi sento come una madre che
mette al mondo un figlio senza commettere l'errore di volerlo possedere, ma
lasciandolo completamente libero; un quadro, quando lo realizzo, deve avere la
possibilità e la potenzialità di generare altre cose, altre idee. (G. Gallo)
Giuseppe Gallo (1954, Rogliano, Cosenza) si trasferisce a Roma nel 1976,
dove, nello stesso anno tiene la sua prima personale. Presente sulla scena
internazionale già dal 1979, quando figura in Europa 79 a Stoccarda, approda a
New York nel 1983 partecipando a una collettiva presso Annina Nosei Gallery e
nel 1986 con una mostra personale presso Sperone Westwater. Invitato alla Quadriennale
di Roma nel 1986 e nel 1999, partecipa a numerose rassegne all'estero - tra le
più significative Roma interna al Museum Moderner Kunst a Vienna nel 1991, Concordantiae
al Centre Régional d'Art Contemporain Midi-Pyrénées a Tolosa nel 1992,
Minimalia al Palazzo delle Esposizioni di Roma nel 1998 poi riproposta al P.S.1
Contemporary Art Center di New York. Nel 1990, riceve l'invito a esporre alla
Biennale di Venezia con una sala personale nel Padiglione Italia. Del 2000 è la
rassegna allestita presso Palazzo delle Esposizioni di Roma, insieme a opere di
Antony Gormley e David Hammons, e rappresenta l'importante ritorno di Gallo in
uno spazio pubblico romano.
Fondamentali nel suo percorso espositivo sono le personali allestite a Rende
nel 2001 e a Spoleto nel 2004. La prima offre un'approfondita panoramica di
oltre venticinque anni di attività artistica, l'altra rappresenta la prima
antologica interamente dedicata alla scultura. Dal 2005 al 2007, si susseguono importanti
personali in prestigiose gallerie italiane, come la mostra Mito-Rito-Sito
(Verona) e Gioco felice di un suonatore di tamburi (Modena). Tra le collettive
del 2006: la grande mostra che l'Académie de France à Rome Villa Medici ha
dedicato ai sei artisti di San Lorenzo: Ceccobelli, Dessì, Gallo, Pizzi Cannella,
Tirelli e Nunzio.
Nel catalogo monografico, edito da Electa (collana MACRO) presenti testi di
Danilo Eccher, direttore di MACRO, di Rolf Lauter, direttore della Kunsthalle Mannheim,
oltre alla biografia ragionata di Costanza Paissan. Edizione italiano/inglese.
La mostra è realizzata in collaborazione con Kunsthalle Mannheim.
Informazioni
All In di Giuseppe Gallo
Luogo: Roma - MACRO, Museo d'Arte Contemporanea
Via Reggio Emilia, 54 - Roma
Periodo: dal 17 novembre 2007 al 3 febbraio 2008
Inaugurazione: venerdì 16 novembre 2007, dalle ore 18.00
Orari: tutti i giorni 9.00 - 19.00. Lunedì chiuso
Ingresso: 1,00 Euro
Info: tel. 06 671070400