Federica Galli. L'incanto dello sguardo (dal 1954 al 2007)
Monza - Serrone della Villa Reale
Dall'1 giugno al 27 luglio 2008
La “inciditrice” italiana più conosciuta nel mondo
Al Serrone della Villa Reale, 200 opere ripercorrono l'intero percorso artistico di una protagonista della grafica contemporanea.
Dall'1 giugno al 27 luglio 2008, il Serrone della Villa Reale di Monza ospiterà
l'antologica dedicata a FEDERICA GALLI, la “inciditrice” italiana più
conosciuta nel mondo.
La mostra, curata da Flavio Arensi, promossa dal Comune di Monza - Assessorato
alla Cultura, col patrocinio della Provincia di Milano - Direzione Progetto Monza-Brianza,
con il patrocinio e il sostegno della Regione Lombardia, presenterà 200 opere
di una delle più grandi interpreti dell'arte grafica, dalla prima lastra del
1954 fino alle ultime incisioni.
In oltre cinquant'anni di attività, le costanti dell'opera della Galli, che
lavora da sempre ‘dal vero', gravitano intorno al paesaggio, sia quello
naturale che quello modificato dall'uomo. Da una parte il senso della natura,
dall'altro quello della città, ma con un collegamento nel modo dell'artista di
vedere e trattare i soggetti che storicamente rimanda agli esempi dell'arte
nordica.
Tra i temi preferiti di Federica Galli ci sono le vedute di Venezia e di Milano
che ha colto nei suoi aspetti più romantici e ormai scomparsi, ma anche quelle
di luoghi meno noti e riconoscibili della "sua" campagna lombarda.
Anche gli alberi sono da sempre presenti in maniera predominante nella sua
ricerca espressiva, diventando protagonisti assoluti, a partire dalla seconda
metà degli anni '80, quando intraprende un viaggio lungo tutta l'Italia a
caccia di Alberi Monumentali, quasi sempre colossi centenari.
Diviso in cinque sezioni, il percorso espositivo si dipana dalle prime opere
realizzate dalla ‘inciditrice' milanese a partire dal 1954, segnalando gli
sviluppi del suo lungo e appassionante rapporto con la grafica. Quindi si
passerà ad analizzare la tematica delle campagne e delle cascine lombarde,
viste non solo come luoghi di aggregazione umana, sociale, ma come esperienza
culturale. A tal proposito, Carlo Bo ebbe modo di affermare che “La cascina
umanizza il suo paesaggio eterno, nel senso che getta la luce su quell'uomo che
non appare mai direttamente e in persona ma è pur sempre rintracciabile nella
serie delle sue rappresentazioni”.
Una sezione sarà dedicata al Bosco Pisani Dossi (presentati di recente da Dante
Isella), le cui piante e arbusti erano stati ammirati dal poeta latino
Virgilio, al punto da ricordarlo spesso nei versi delle Bucoliche.
Non potevano mancare le ‘Venezie'. L'amore per questa città la portò a realizzare
la cartella di incisioni delle ‘39 vedute di Venezia', che può essere
considerata tra i suoi più preziosi capolavori e che qui viene presentata
integralmente. Le lastre, come caratteristica del suo lavoro, sono state tutte
incise dal vero, per le vie delle città lagunare, e si compongono di disegni
elaboratissimi, di grande maestria espressiva.
L'esposizione si chiude idealmente con i suoi famosi ‘Alberi monumentali' e con
uno scorcio della Villa Reale di Monza, quale omaggio alla città che la ospita.
Durante il periodo di apertura, sono previste due serate di approfondimento:
venerdì 6 giugno, ore 18.00, "Federica Galli. Una vita di incisione"
con Flavio Arensi, curatore della mostra e venerdì 13 giugno, ore 18.00,
"Lezioni di incisione", incontro con Federica Galli.
Per l'occasione Allemandi pubblica una monografia che raccoglie 200 opere con
testo di Flavio Arensi
Federica Galli nasce a Soresina (Cr) nel 1932, si trasferisce a Milano
dove frequenta l'Accademia di Belle Arti di Brera per poi approfondire lo
studio della storia dell'arte nelle regioni del Veneto, della Tocana e
dell'Umbria. L'incontro con l'ars incisoria avviene tramite il diretto contatto
con le opere di Dürer, Brueghel e Rembrandt. La sua prima acquaforte, Il paese
dell'Alberta risale al 1954, il definitivo abbandono della tecnica pittorica al
1963. Questa data segna l'inizio di una brillante carriera espositiva in Italia
e in campo internazionale (Londra, Parigi, Pechino, Atene). Sul suo lavoro sono
stati pubblicati libri e saggi dai più qualificati critici, tra i quali Mario
De Micheli, Alberico Sala, David Landau (Università di Oxford), Giovanni
Testori, Mina Gregori, Carlo Bo, Roberto Tassi, Daniel Berger (Metropolitan
Museum di New York), Gian Alberto Dall'Acqua. L'artista si dedica
esclusivamente ai paesaggi e alla natura che ci circonda; lavorando su diversi
cicli tematici e spaziando tra scorci di Milano, Torino, Venezia e altre città
italiane, a suggestive immagini della nostra pianura, a luoghi da lei visitati,
per poi sfociare nell'ultima importante fase degli alberi monumentali. L'ultima
grande antologica è del 2003, a Palazzo Leone da Perego di Legnano: occasione
in cui viene presentato il catalogo generale delle opere incise curato da
Fragonara.
Informazioni
Federica Galli. L'incanto dello sguardo (dal 1954 al 2007)
Luogo: Monza - Serrone della Villa Reale
Periodo: dall'1 giugno al 27 luglio 2008
Orari: da martedì a venerdì, 15.00-20.00; sabato, domenica e festivi,
10.00-20.00. Lunedì chiuso
Ingresso: 5,00 Euro intero; 4,00 Euro ridotto
Catalogo: Allemandi