Arte

Bruno Munari alla galleria l'Elefante

Treviso - Galleria l'Elefante
Dal 16 febbraio al 22 marzo 2008

"Ben pochi si preoccupano di mettere nella valigia qualcosa che mantenga il collegamento col proprio mondo culturale. Si sa molti non hanno un mondo culturale, ad altri dà addirittura fastidio, qualcuno crede che sia un altro pianeta..."
Dice Bruno Munari delle sue Sculture da viaggio. E ancora.
"Una scultura realizzata in bronzo? In oro? in cristallo? Ma anche un semplice foglio in cartoncino, piegato e tagliato con sapore orientale può esprimere la sua tridimensionalità e manifestarsi a tutto tondo".
E' il suo Codice Ovvio. Ma che ovvio, meno che mai, appare oggi.

La carta è fragile, si piega, vuoi mettere la tela? E se poi ingiallisce...e come fa una scultura a non avere peso?
(Qualcuno potrebbe dire).
I fili di "Alta Tensione", troppo sottili, si rompono solo a guardarli...per non parlare del vetro...
(E ne sono passati di anni).
E che mi dici del su e giù su ARTPEPEPE', il nuovo motore di ricerca sponsorizzato dagli americani?
Munari che fa?

La carta è il supporto meno solido, ma tutta la nostra cultura è affidata alla carta ed è vero che è uno dei primi oggetti malleabili che incontriamo, non a caso ci facciamo le barche.
Munari la pensa come potenziale oggetto artistico, la taglia, la piega e la ricostruisce quando è lontano in una sorta di ancestrale necessità di portarsi via tutto. Come i popoli nomadi ripiegavano la casa (tenda), gli abiti e l'essenziale per sopravvivere, egli si porta appresso l'essenziale per essere vivo.
Puliamoci gli occhi prima di guardare le sue opere e rileggiamo il Codice. A distanza di tempo, nel centenario della nascita dell'Artista, nulla appare più attule e più Ovvio.
La galleria l'Elefante oltre alle Sculture da viaggio propone i Negativi Positivi, le Scritture Illeggibili di un Popolo Sconosciuto e i Quadrati a tre Dimensioni.