Dorothea Prühl e la Scuola Superiore di Halle. Pensieri Preziosi. Quarta edizione
Padova - Oratorio di san Rocco
Dal 19 dicembre 2008 al 22 febbraio 2009
Per la prima volta in Italia è stata presentata, il 18 dicembre 2008, presso
l'Oratorio di san Rocco, l'opera di Dorothea Prühl e di altri sei artisti che
si sono formati presso la Scuola Superiore di Halle, dove la Prühl è stata
prima insegnante e poi, dal 1991 direttrice della sezione di oreficeria dopo la
grande Renate Heintze.
L'esposizione è la quarta edizione di “Pensieri preziosi” e cade dopo
l'importante rassegna “Gioielli d'autore – Padova e la Scuola dell'oro”.
Continua e si consolida, così, una tradizione ed un percorso tutto padovano di
analizzare e far conoscere il gioiello artistico.
Furono proprio Renate Heinze e Dorothea Prühl a dare, dagli anni settanta in
poi (nel 1969 la creazione di gioielli era stata riconosciuta come disciplina
autonoma) uno straordinario impulso a questo settore puntando sul pezzo unico e
sul valore artistico del manufatto. Esse riuscirono, pur trovando inizialmente
un ambiente poco ricettivo e conservatore (negli anni cinquanta e sessanta,
infatti la Scuola si era orientata verso la produzione industriale, dando vita
a lavori ripetitivi, freddi e impersonali) a portare una ventata di entusiasmo
e di novità e, con un'inconsueta energia e risoluta determinazione, giunsero a
dare una svolta significativa al modo di concepire il gioiello e di
realizzarlo. Il gioiello diventa così oggetto artistico, esito di un progetto,
sviluppo di un'idea che spesso trova nella natura circostante la principale
fonte di ispirazione.
Tale fonte resta narrativa; vi è la tendenza ad accentuarne la qualità plastica
e ad interpretarla salvaguardando la figura anche se, talora, una avvertita
esigenza di passare all'astrazione, ne viene a restituire il concetto senza
riproporne la forma oggettiva. Al gioiello resta il suo carattere funzionale
mentre il progetto di un pezzo unico o di piccola serie non rinuncia a soddisfare
un'esigenza sociale di autovalutazione e autorappresentazione, di esprimere
emozioni e suscitarne altre, di rappresentare il fascino del piccolo formato,
di diventare ponte fra chi ha creato e chi lo fa proprio.
Enorme importanza riveste lo studio e la scelta del materiale che diventa
strumento basilare e imprescindibile per sviluppare il progetto artistico a cui
resta intimamente legato condizionandone, fin dall'inizio, processo, sviluppo
ed esito finale. Le superfici dei metalli vengono trattate in maniera inedita e
non si teme l'irregolarità e l'imperfezione, la materia viene spesso lasciata
grezza per rafforzare il suo intrinseco potere espressivo, le dimensioni
diventano importanti. Vengono scelti materiali inusuali all'oreficeria
tradizionale quali alluminio, rame, zinco, ferro, acciaio, titanio, corno,
osso, legno, corda, spago, stoffa, porcellana, plastica… in sintonia con quanto
sta accadendo nelle altre importanti scuole orafe europee, che, diversamente da
Halle, sono però proiettate, fin dagli albori, verso il concettualismo e
l'astrazione. La fonte prima di ispirazione resta qui invece la realtà
naturale, organica, fenomenica, di cui si intende tradurre sia l'aspetto
narrativo, sia quello simbolico.
L'importanza della Scuola di Halle, così poco conosciuta in Italia, e il
percorso di questo Istituto d'Arte, così affine, nei motivi informatori e nella
metodologia didattica, a quello dell'Istituto padovano fondato nel 1866 dal
marchese Pietro Estense Selvatico, ci hanno convinto dell'importanza di
presentare in questa quarta edizione di Pensieri preziosi proprio Dorothea Prül
e altri sei artisti di singolare eccellenza, che si sono formati al Castello
seguendone le linee e rivelando, pur nei numerosi aspetti comuni, differenze di
esiti, spiccata personalità, autonoma capacità espressiva, straordinaria
bravura. Questi sono Antjie Braürer, Kathleen Fink, Beate Klockmann, Rudolf
Kocéa, Christiane Matthias, Vera Siemund.
Analizzando il percorso creativo di ciascuno è possibile constatare come l'insegnamento
magistrale della Prühl e le linee date dalla Scuola siano fortemente vive e
presenti nella loro opera, che tuttavia mostra quanto questi abbiano saputo
interpretare, in maniera singolare e del tutto personale, le indicazioni
ricevute. Essi restano fedeli all'amore per il racconto e saldamente attratti
da quanto ci circonda, dalla natura come dalla quotidianità, che vengono
narrate secondo schemi esplicitamente figurativi, anche in momenti in cui la
linea generale appare tendenzialmente opposta, o che talora, soprattutto nei
tempi più recenti, volge alla semplificazione dei tratti, puntando
all'essenzialità fino a raggiungere l'astrazione. Mondi interiori che si
connettono con una propria visione della realtà in un indagare pronto a
sorprendere e a farsi sorprendere, a giocare con la memoria, a concentrare
sensazioni, ricordi, emozioni, nel microcosmo gioiello. Gioiello che resta, per
tutti gli artisti di Halle, specchio concreto di un'esperienza percettiva
fisica, diretta, interpretata e tradotta, luogo di ricerca, sintesi di esigenze
razionali ed affettive, oggetto unico e “prezioso” non per il valore materiale
ma soprattutto per quanto esprime e racconta.
La mostra e il catalogo sono curati da Mirella Cisotto Nalon. Il catalogo,
bilingue, è edito da Biblos con testi di Mirella Cisotto Nalon, Luisa
Bazzanella Dal Piaz, Elena Giora, Alessandra Possamai Vita. Traduzione in
lingua inglese di Gabriel Walton.
Informazioni
Dorothea Prühl e la Scuola Superiore di Halle. Pensieri Preziosi. Quarta edizione
Luogo: Padova - Oratorio di san Rocco
Via Porciglia, 35 - 35121 Padova
Periodo: dal 19 dicembre 2008 al 22 febbraio 2009
Orari: 9.30-12.30, 15.30-19.00. Chiusura: lunedì
Ingresso: gratuito
Info: 049 8204547 - fax 049 8204545