Mostra personale di Giorgio De Cesario
Gallipoli (Le) - La Casa degli Artisti
Dal 10 novembre al 23 dicembre 2007
Da sabato 10 novembre a domenica 23 dicembre 2007, presso La Casa degli Artisti di Gallipoli (Le) sono esposte 150 opere tra tele, sculture, vasi in ceramica,incisioni calcografiche e xilografiche. Inoltre sono di grande rilevanza alcune sculture lignee, create dall'assemblaggio di vecchi legni raccolti in riva al mare e dai quali De Cesario è riuscito a ricavare i volti e le espressioni dei suoi personaggi. Questa grande mostra, aperta anche alle scolaresche, evidenzia ancora una volta la versatilità dell'artista che si muove con pari padronanza da una disciplina all'altra, come ha già dimostrato nelle tante mostre precedenti che hanno avuto luogo in Italia e all'estero.
Col nuovo millennio l'artista incrementa la sua popolarità tramite Internet, grazie al quale tutto il mondo arriva a conoscere le sue opere come attestano i continui apprezzamenti provenienti dai paesi più lontani. Attualmente Giorgio De Cesario vive ed opera a Gallipoli nella sua casa-museo, Villa Maritati De Cesario, da lui sapientemente ristrutturata ed ampliata. Si tratta di un grande e scenografico contenitore d'arte, una costruzione ultramoderna, caratterizzata da un certo eclettismo di stili un po' orientaleggianti e un po' mediterranei, comunque energicamente innovativa, che ben si confà con il paesaggio urbano circostante.
Oltre ad ospitare la Galleria Permanente dell'artista, la Casa-Museo, di circa 1.000 metri quadrati, è destinata ad ospitare mostre temporanee, presentazioni di libri, concerti e performance teatrali ed è inoltre attrezzata per accogliere, con la formula del b.& b. artisti e amanti dell'arte provenienti da tutto il mondo.
Arte come espressione pittorica, decorativa, materica e grafica
Biagio Praticò
Giorgio De Cesario è un artista poliedrico che sfrutta al massimo le sue conoscenze nei vari campi in cui opera (architettura, arredamento, design, grafica, fotografia, pittura, scultura) per farne elemento fondante della sua arte intesa come espressione pittorica, materica, decorativa, grafica.
Ogni sua opera è caratterizzata, infatti, dall'amalgama di elementi decorativi e grafici con elementi sculturei rappresentati per lo più da volti in argilla di colore bianco, all'apparenza inespressivi, emaciati, corrosi dal tempo, che balzano dalla tela sovrapposti su colli lunghi e lineari con l'orecchio ingentilito da un orecchino che richiama la simbologia egiziana in cui quello destro riceve il soffio della vita e il sinistro quello della morte.
Sono per lo più volti e corpi di donna, colti nella loro eroticità e nella loro quotidianità, che incarnano l'attualità del nostro tempo, tasselli di una realtà vera e, nello stesso tempo, immaginaria che De Cesario vive e si costruisce con intensità da ben oltre quindici anni.(E' il duale che traspare da tutte le opere).
Epoca in cui, abbandonati Caravaggio e Giorgione (i due artisti che hanno inizialmente influenzato la sua pittura e di cui ancora si sente la presenza dell'utilizzo dei chiaro scuri)dà una svolta alla sua ricerca con l'impiego di tecniche nuove e diverse con un'opera "La Procreazione" in cui il personaggio è un bambino con il volto in rilievo,con una faccia amorfa, con il collo lungo in primo piano, che ha segnato l'abbandono dei volti e delle donne stilizzate. Un'opera nata spontaneamente, senza alcun progetto alla base.
De Cesario, quasi in trance, guidato da una mano esterna, incomincia il suo cammino, con questo personaggio dalla "faccia da morto" che va a "colpire" tutti i problemi fondamentali della nostra società.
Anche se i volti, i personaggi, a prima vista, non sono normali e sembrano non essere reali, osservandoli attentamente si scopre che ogni volto ha la sua espressione in funzione dello scopo per cui è nato e si ricollega con la realtà attraverso la ricerca dei colori che rimandano all'impressionismo e all'espressionismo per collegarsi al romanticismo, mentre il sistema di ricerca pittorico-decorativo e grafico richiama il dadaismo.
Ed anche se non emerge con chiarezza il legame con il cubismo la " donna dagli otto volti" fa preludere ad una estensione anche in questo campo.
Non una pittura, quindi, fine a se stessa, ma la pittura che ci trasmette un messaggio che viene da lontano. De Cesario, quando produce si apparta dal mondo per vivere nel suo mondo, in quel mondo che egli si è immaginato, dove attorno ad un tavolo banchettano molte persone, che vivono da tantissimo tempo e che non hanno una loro forza espressiva, che però viene data da lui. Praticamente de Cesario é il burattinaio che muove i fili della loro storia. Sta facendo vivere questi personaggi. E non soltanto.
Li fa vivere con ironia, non con tragicità.
Il simbolismo del sogno nell'arte di Giorgio De Cesario
Paola Berardi
Fluenti e morbide linee definiscono esili corpi immersi in una dimensione onirica.
Si tratta della raffigurazione di una realtà celata dietro volti realizzati come raggelanti maschere in cui si concentra tutto il potere espressivo di una densa comunicazione spirituale. I volti in rilievo, densamente materici, contrastano e sublimano la forza del diffuso decorativismo lineare sottolineato drammaticamente e in maniera quasi ossessiva da figure serpentinate. È evidente il riferimento al simbolismo del sogno e alle inquietudini surrealiste che De Cesario rivisita attraverso un linguaggio figurativo immediato che gli permette di registrare dolentemente una drammatica realtà sociale.
Informazioni
Mostra personale di Giorgio De Cesario
Luogo: Gallipoli (Le) - La Casa degli Artisti
Via Lepanto, 1/9 - 73014 Gallipoli (Le)
Periodo: dal 10 novembre al 23 dicembre 2007
Orari: tutti i giorni dalle ore 16,00 alle 20,00
Ingresso: libero
A cura di: Maria Cristina Maritati
Testi di: Biagio Praticò e Paola Berardi
Info: tel. 0833 261865