Da Giani a Fattori. Maestri della pittura italiana del XIX secolo nelle collezioni di Faenza
Faenza - Banca di Romagna
Dal 7 dicembre al 25 gennaio 2008
Nelle sale della Pinacoteca Comunale e nella sede della Banca di Romagna, un'affascinante percorso che testimonia sulla pittura di un secolo e sulla ricchezza del patrimonio raccolto e conservato nella Galleria d'Arte Moderna di Faenza
Giovedì 6 dicembre alle 18,00 nella sala assemblee della Banca di Romagna sarà aperta la mostra con una selezione di trentaquattro dipinti dell'Ottocento italiano. L'evento consente di rendere noto un ulteriore approfondimento - dopo l'analoga mostra sul Novecento italiano tenuta un anno fa - dei risultati della ricerca specifica sui materiali contemporanei della Pinacoteca Comunale di Faenza, condotta negli ultimi venticinque anni.
Cesare Augusto Detti
Amazzone perugina
La mostra comprende opere di Felice Giani, Andrea Appiani, Gaspare Landi, Tommaso Minardi, Natale Schiavoni, Francesco Podesti, Massimo D'Azeglio, Teodoro Duclere, Silvestro Lega, Stefano Ussi, Luigi Bechi, Domenico Morelli, Annibale Gatti, Antonio Puccinelli, Michele Cammarano, Giuseppe Abbiati, Giuseppe De Nittis, Francesco Peluso, Luigi Pagano, Cesare Augusto Detti, Angelo Torchi, un anonimo lombardo e Giovanni Fattori.
Le opere esposte, per la prima volta messe a confronto in una visione d'insieme, sono confluite nelle collezioni comunali principalmente grazie all'imponente mole di donazioni che ha caratterizzato la storia ormai bicentenaria della Pinacoteca.
Tra le opere in mostra vi sono tre quadri di Felice Giani dove l'autore dimostra le sue note qualità nel segno e felice creatività collegata alle esperienze neoclassiche ormai vicine al preromanticismo, ritratti di autori noti come Gaspare Landi, Andrea Appiani e Silvestro Lega, tre tele di Tommaso Minardi dipinte nel suo primo periodo romano, importanti quadri di genere ottocentesco come La Battaglia di San Martino di Michele Cammarano e tre tavole in formato ridotto di Giovanni Fattori.
Una novità assoluta della mostra è la presenza di cinque nature morte di anonimo lombardo. Solo una di queste opere proviene dalla collezioni comunale, le altre quattro opere sono invece di collezioni private faentine. Sicuramente di una stessa mano e arrivate a Faenza dal mercato antiquariale di Milano. Nelle cinque tele, prodotte da un grande artista tanto che tra le ipotesi possibili vi è quella del giovane Giovanni Segantini, sono rappresentati prosciutti, formaggi, strutto, olio d'oliva e altri generi di negozi alimentari. Proprio l'insieme delle opere, caratterizzate da una materia pittorica densa, materica, perfettamente coerente con le vivande raffigurate, può far pensare ad insegne o a pannelli per arredamento di un negozio.
La mostra è accompagnata da un catalogo a colori, con riproduzione delle opere e schede di approfondimento, corredate da testi, a cura del dott. Sauro Casadei, già direttore della Pinacoteca Comunale di Faenza.
L'iniziativa è promossa dal Comune di Faenza e dalla Banca di Romagna.
Informazioni
Da Giani a Fattori. Maestri della pittura italiana del XIX secolo nelle collezioni di Faenza
Luogo: Faenza - Banca di Romagna
Corso Garibaldi, 1 - Faenza
Periodo: dal 7 dicembre al 25 gennaio 2008
Orari: dal lunedì al venerdì dalle ore 8,30 alle ore 13,00 e dalle ore 15,00 alle ore 16,00
Info: tel. 0546 66079