Il gran teatro ceramico. BAU+MIAAO. Oropa barocca, Biella futurista, California funk
Torino - MIAAO San Filippo Neri
Dal 7 giugno al 27 luglio 2008
L'esposizione d'arte, architettura e design, a cura di Enzo Biffi
Gentili e Luisa Perlo, allestita al MIAAO nello splendido complesso juvarriano
di San Filippo Neri, tratta di arredo urbano in rapporto con le avanguardie
storiche biellesi; e di scultura ceramica contemporanea internazionale
posta in relazione con la statuaria del Sacro Monte di Oropa. La mostra
comprende una sezione, curata da Paolo Portoghesi, sui progetti di Guarini, Juvarra
e Antonelli per il Santuario di Oropa (Santuario e Sacro Monte sono stati
iscritti dal 2003 nel Patrimonio dell'Umanità Unesco), Questa sezione rientra
quindi a buon titolo nel percorso espositivo "La città disegnata dagli
architetti" e consente di ricostruire una affascinante querelle
sugli stili architettonici alla quale parteciparono nel tempo numerosi
progettisti, con alterne fortune.
Nell'ambito del maggiore evento ufficiale collaterale al XXIII Congresso
mondiale degli Architetti UIA Torino 2008, il percorso di mostre intitolato La
città disegnata dagli architetti, appare per molti aspetti irripetibile ed
“eccezionale” l'esposizione di scultura, architettura e design IL GRAN TEATRO
CERAMICO. BAU+MIAAO, promossa dalla Città di Biella, che si terrà dal 7 giugno
al 27 luglio 2008 al MIAAO Museo Internazionale delle Arti Applicate Oggi di
Torino.
I. IL GRAN TEATRO CERAMICO. Nella Galleria Soprana del MIAAO, nel complesso
monumentale juvarriano di San Filippo Neri, viene allestita una delle mostre
più spettacolari che verranno realizzate a Torino, capitale internazionale
della cultura del progetto nel 2008. La mostra è stata anche concepita come
valorizzazione di un patrimonio che è parte sostanziale del territorio del
Comune di Biella: il Santuario e il Sacro Monte di Oropa, che dal 2003, con
altri Sacri Monti e Santuari piemontesi e lombardi, è stato iscritto nel
Patrimonio dell'Umanità UNESCO.
Al MIAAO l'esposizione sarà introdotta da un omaggio, curato e illustrato da
Paolo Portoghesi, ai tre grandi architetti Guarino Guarini, Filippo Juvarra e
Alessandro Antonelli, attivi in varie forme al Santuario di Oropa,
contemporaneamente celebrati per altri loro interventi in mostre che si
terranno a Torino a Palazzo Reale, all'Archivio di Stato, alla Biblioteca Reale
e a Palazzo Bricherasio.
Ispiratori dell'evento sono anche l'architetto e scultore barocco Giovanni
d'Errico, fratello di Tanzio da Varallo, e altri ‘plasticatori' di figure in
terracotta policroma che contribuirono alla creazione delle sacre scenografie
delle Cappelle del Sacro Monte di Oropa. Non si parla a caso di scenografie: un
illustre critico d'arte italiano, Giovanni Testori, intitolò infatti un suo
libro sull'arte dei Sacri Monti Il gran teatro montano, che è dichiarata fonte
de Il gran teatro ceramico. In quel suo testo Giovanni Testori scrive che la
scultura di Giovanni d'Errico è un “vero e proprio scandalo carnale o carnale
vergogna”, è prodotta da un “ingombro viscerale”, e che la sua “furia del
plasticatore” si manifesta con “violenza montana, animalesca, stallatica e fin
tribale”, in un risultato “estremo, animale”… Dopo il d'Errico, altri scultori
attenueranno quella furia plastica: Oropa e in altri Sacri Monti si passerà,
sempre secondo Testori, dal “dramma sacro” al “ballo liturgico”…
E un “gran ballo ceramico” al MIAAO sarà diretto dallo specialista Enzo Biffi
Gentili, che accosterà ad alcune reliquie plastiche fittili originali di Oropa
molte attuali prove di scultori ceramici italiani ‘figurativi', da Bertozzi e Casoni
-autori di una perturbante, sensazionale Madonna ‘nera' che apparirà in mostra-
a Pablo Echaurren, da Paolo Maione ad Alberto Mingotti, da Luigi Ontani a Paolo
Schmidlin. Perché già Lionello Venturi, a proposito della scultura dei Sacri
Monti, aveva parlato di arte “popolaresca”, e quell' aggettivo oggi per Biffi
Gentili si rivela anticipatorio di sofisticate nuove interpretazioni pop o
funk. A controprova saranno anche esposti lavori ceramici contemporanei di
scultori californiani, i primi a riproporre nella seconda metà del ‘900 statue
ceramiche virulentemente espressioniste: i gran maestri Robert Arneson e David Gilhooly
e loro seguaci come Arthur Gonzalez, Tony Natsoulas, Claudia Cohen e molti
altri, mai visti prima d'ora in Italia. In catalogo, Luisa Perlo tratterà in
generale della Funk art, il loro ‘movimento', nato a Berkeley nel 1967 e
pochissimo studiato nel nostro Paese. Infine, la mostra segna la volontà del
Comune di Biella e della Riserva Naturale Speciale del Sacro Monte di Oropa di
segnalare ai partecipanti al Congresso mondiale degli Architetti la necessità
di nuovi restauri nelle Cappelle.
II. BAU+MIAAO. Se Il gran teatro ceramico prende le mosse dalla grande
tradizione architettonica e artistica d'Oropa tra XVII e XIX secolo, la mostra BAU+MIAAO, allestita nella Galleria Sottana del museo, inizia da una poco nota “tradizione del nuovo”, dalle avanguardie storiche biellesi del XX secolo, da prove di loro illustri protagonisti come il futurista Nicola Mosso e il razionalista Giuseppe
Pagano, dichiarati numi tutelari di attuali sperimentazioni sviluppate
nell'ambito del progetto BAU Biella Arredo Urbano coordinato da Enzo Biffi
Gentili, precursore in Italia, a Torino, sin dagli anni '70, di questo nuovo
settore di intervento delle pubbliche amministrazioni. I primi progetti e
interventi documentati riguardano il tema di un Piano Regolatore della Luce,
suggerito per la prima volta all'inizio degli anni ‘80 a Torino da Achille Castiglioni,
con esempi di nuova lettura e “scrittura urbana” luminosa caratterizzata dai
colori primari dell'era elettronica, il rosso, il verde e il blu, dal codice
RGB degli schermi di televisori e computer. Per quanto invece nello specifico
riguarda un Piano del Colore saranno presentati da un lato progetti cromatici
per l'edilizia di Nino Cerruti, nell'insolita e inedita veste di “stilista
urbano” e dall'altro progetti per “tessuti urbani” elaborati invece da cinque
studi di giovani visual designer italiani che si provano nella disciplina,
nuova per l'Italia, della “grafica territoriale” (Architects di Bolzano,
Bellissimo di Torino, Diversi Associati di Cesena, Studio Bubbico di Matera, Meat
Collettivo Grafico di Bologna). Infine e tra l'altro, sarà reso omaggio a
Ettore Sottsass, esponendo i suoi ultimi inediti plastici di elementi di arredo
urbano, anch'essi elaborati, con Sottsass Associati, per Biella.
Come catalogo di mostra verrà edito -e sarà poi distribuito dagli organizzatori
a tutti i partecipanti al Congresso mondiale UIA- un numero speciale del
tabloid “AfterVille”, promosso dall'Ordine degli Architetti di Torino e dalla
sua Fondazione, diretto da Enzo Biffi Gentili, realizzato da Undesign.
Informazioni
Il gran teatro ceramico. BAU+MIAAO.Oropa barocca, Biella futurista, California funk
Luogo: Torino - MIAAO San Filippo Neri
Via Maria Vittoria, 5 - Torino
Periodo: dal 7 giugno al 27 luglio 2008
Orari: da martedì a domenica 11.30 - 19.30; lunedì chiuso. Apertura straordinaria per il XXIII Congresso mondiale degli architetti dal 29 giugno al 3 luglio: 10.30 -
22.30 (tutti i giorni)
Ingresso: gratuito
Info: tel. 011 07 02 350