Ereditare il paesaggio
Biella - Museo del Territorio Biellese
Dal 16 dicembre 2007 al 24 marzo 2008
Il Museo del Territorio Biellese intende realizzare una programmazione specifica sulla fotografia paesaggistica, inserendosi nella tradizione della città, da sempre attenta alla documentazione fotografica, come dimostrano il lavoro di Vittorio Sella, gli archivi della Fondazione Sella e di quelli della Fondazione Piacenza.
Nove grandi maestri della fotografia - Barbieri, Basilico, Castella, Chiaramonte, Cresci, Fossati, Guidi, Jodice e Vitali - presentano diciotto giovani fotografi - Sabatino, Gobbi, Montagna, Mangano, Milella, Campanini, Francone, Mascolo, Trinca e Picherri, Snaidero, Cimmino, Pertoldeo, Benvenuti, Porcaro, Botto, Spranzi, Cera, Castiglioni - per confrontarsi con loro sulla fotografia di paesaggio; dall'incontro tra i maestri e i giovani autori nasce Ereditare il paesaggio, a cura di Giovanna Calvenzi e Maddalena d'Alfonso.
Olivo Barbieri |
Gabriele Basilico |
Vincenzo Castella |
Giovanni Chiaramonte |
Vittore Fossati |
Massimo Vitali |
La rappresentazione del paesaggio è sempre stata uno degli aspetti più interessanti della fotografia italiana, specialmente dall'ormai lontano 1984 quando Luigi Ghirri, Gianni Leone e Enzo Velati organizzarono a Bari la mostra Viaggio in Italia, vera pietra miliare nel rinnovamento del dibattito sulla fotografia paesaggistica. La generazione di autori cresciuti intorno a questa esperienza ha utilizzato la fotografia per interrogarsi sui mutamenti che stavano avvenendo sul territorio. Le loro immagini riproponevano la frantumazione del paesaggio, il proliferare di un'architettura senza qualità e l'espandersi incontrollato delle città, senza denuncia ma prendendo atto dei mutamenti in corso. Oggi quei mutamenti hanno creato nuovi paesaggi con i quali una nuova generazione di fotografi si sta confrontando.
Olivo Barbieri (Carpi, Mo), 1954
Inizia l'attività espositiva nel 1978. Dal 1989 viaggia regolarmente in Oriente e particolarmente in Cina. Nel 1993, 1995 e 1997 partecipa alla Biennale di Venezia e a numerosi eventi internazionali dedicati alle arti visive. Nel 1996 il Museum Folkwang di Essen gli dedica un'importante retrospettiva. Nel 2003 è chiamato a esporre in "Strangers", prima Triennale di fotografia e video organizzata dall'International Center of Photography di New York. Nel 2003 inizia site specific_, un work in progress che coinvolge numerose città nel mondo tra le quali Roma, Torino, Montreal, Las Vegas, Los Angeles, Amman, Shanghai, Siviglia, New York. La serie comprende anche tre film, ROMA 04, LAS VEGAS 05, SHANGHAI 04. Nel 2005 inizia una nuova serie di film "Seascape #" e "Riversacape #". Nel 2006 è invitato a realizzare un nuovo film della serie site specific per la Biennale di Siviglia: "Sevilla → ( ∞ ) 06". Nel 2006 inizia il progetto "The Waterfall Project". Sue immagini sono conservate nelle principali istituzioni museali e collezioni pubbliche e private in Italia e nel mondo. Ha pubblicato, tra gli altri: Paesaggi in Miniatura, 1991; Notte, 1991; Olivo Barbieri seit 1978, 1996; Virtual Truths, 2001; Notsofareast, 2002; site specific_LAS VEGAS 05, 2006; site specific_SHANGHAI 04, 2006; site specific_NYC 07, 2007.
Gabriele Basilico (Milano), 1944
Dopo la laurea in architettura al Politecnico di Milano, si è dedicato completamente alla fotografia, concentrando il proprio interesse sull'architettura storica e contemporanea. Ha realizzato, spesso in collaborazione con istituzioni pubbliche italiane e straniere, vari progetti e campagne fotografiche sui temi del paesaggio urbano e della trasformazione della città. Le sue opere fanno parte di importanti collezioni pubbliche e private e di musei internazionali. Tra i lavori e le pubblicazioni principali: Mission Photographique de la DATAR, sul paesaggio francese, 1984; Mission Photographique su Beirut, 1991; Cityscapes, 1999; Scattered City, 2005. La Maison Européenne de la Photographie di Parigi gli ha dedicato, nel 2006, un'ampia retrospettiva. Nel 2007 ha vinto il premio Astroc a Madrid
Vincenzo Castella (Napoli), 1952
Inizia a fotografare nel 1975 e negli anni successivi conclude Geografia privata, una raccolta di fotografie a colori di interni domestici. Nel 1976 è negli Stati Uniti dove realizza il progetto Hammie Nixon's People, un film in 16 mm dedicato agli afroamericani, alla loro vita e all'architettura delle città del Sud. Dal 1980 espone i suoi lavori in Europa e negli Stati Uniti. Nel 1984 partecipa con Luigi Ghiri, Gianni Leone, Enzo Velati e altri al celebre Viaggio in Italia, che avrebbe portato alla riscoperta e alla rilettura del paesaggio italiano. A partire dagli anni Novanta, con l'ausilio delle tecniche digitali, la sua visione si allarga ulteriormente, arricchendosi di tutte le possibilità creative che il mondo reale e quello virtuale gli offrono. Attualmente vive a lavora a Milano.
Giovanni Chiaramonte (Varese), 1948
Inizia a fotografare alla fine degli anni Sessanta. Si dedica alla relazione tra luogo e identità dell'uomo e al destino dell'Occidente, con i volumi: Giardini e paesaggi ,1983, Terra del ritorno, 1989, Penisola delle figure, 1993, Westwards, 1996, Ai confini del mare, 1999, Milano. Cerchi della città di mezzo, 2000, Pellegrinaggi occidentali, 2000, Frammenti dalla Rocca-Cefalù, 2002, Dolce è la luce, 2003, Abitare il mondo: EuropE, 2004, Berlin. Figure, 2004, Attraverso la pianura, 2005, Senza foce, 2005, Come un enigma_Venezia, 2006, Nascosto in prospettiva, 2007. Ha fondato e diretto collane di fotografia per Jaca Book, Federico Motta Editore, Società Editrice Internazionale, Edizioni della Meridiana e, attualmente, per Itaca/Ultreya. Insegna Teoria e Storia della Fotografia allo IULM di Milano
Mario Cresci (Chiavari, Ge), 1942
Dopo gli studi al corso superiore di Industrial Design di Venezia, dalla fine degli anni Sessanta si dedica alla fotografia e alla comunicazione visiva connesse alla ricerca artistica in ambito concettuale. Dagli anni Settanta fino a oggi svolge un'attenta attività didattica, unita a riflessioni teoriche e alla pubblicazione di libri come: Matera, immagini e documenti, 1975; Spostamenti minimi, 1996; Le case della fotografia, 2003 e la monografia edita da Federico Motta, Milano, 2007. E' docente di Teoria e metodo della fotografia all'Accademia di Brera di Milano. Sue fotografie sono conservate al Museum of Modern Art di New York e in collezioni pubbliche e private in Italia e in Europa. Vive a Bergamo.
Vittore Fossati (Alessandria), 1954
Ha cominciato a occuparsi di fotografia nel 1977. Ha preso parte ai progetti di Luigi Ghirri: "Iconicittà" (Ferrara 1979), "Penisola" (Graz 1983), "Viaggio in Italia" (Bari 1984) ed "Esplorazioni sulla via Emilia", "Vedute nel paesaggio" (Reggio Emilia 1986). Ha contribuito alla costituzione de "L'Archivio dello Spazio" (1987-1997: dieci anni di documentazione fotografica delle trasformazioni del territorio della Provincia di Milano), conservato presso il Museo di Fotografia Contemporanea. Nel 2000 partecipa alla mostra "Luoghi come paesaggi. Fotografia e committenza pubblica in Europa negli anni '90" allestita a Firenze presso la Galleria degli Uffizi. Nel 2001, per il progetto "Osserva.Te.R." dell'Assessorato all'Agricoltura della Regione Lombardia, comincia un'indagine sul paesaggio agricolo della pianura lombarda, realizzando le fotografie per il volume Il campo e la cascina, 2004. Nel 2002 l'Associazione Linea di Confine per la Fotografia Contemporanea, per conto dell'Ente europeo ACCR, gli commissiona, con altri tre fotografi europei l'illustrazione del volume Reviving monuments. Nel 2003 il Ministero per i Beni Culturali, nell'ambito del concorso a inviti "Atlante italiano 003", gli assegna il primo premio per il lavoro di documentazione dell'arco portuale di Genova. Nello stesso anno l'ambasciata italiana a Tashkent gli organizza, presso il Museo Esenin di questa città, una mostra di fotografie realizzate durante un precedente soggiorno in Uzbekistan. In questo periodo realizza una ricerca fotografica su incarico dell'Istituto per i Beni Artistici Culturali e Naturali della Regione Emilia Romagna. La conseguente mostra "Paesaggi dissonanti. Fotografia e opere incongrue", accompagnata dall'omonimo catalogo, è stata allestita nel 2003 presso la Galleria d'Arte Moderna di Bologna. Nella primavera del 2004 l'Associazione Culturale Marcovaldo e il CeSAC di Caraglio gli dedicano una mostra retrospettiva e una pubblicazione, Appunti per una fotografia di paesaggio. Con il regista Maurizio Magri ha realizzato il video documentario "Viaggio in Italia. I fotografi vent'anni dopo" commissionato dal Museo di Fotografia Contemporanea. Nel 2004 e 2006 ha partecipato ai progetti della DARC "Sguardi contemporanei. 50 anni di architettura italiana" e "Workscape". La sensibilità letteraria del suo approccio alla fotografia ha trovato una particolare espressione realizzando, con lo scrittore Giorgio Messori, il libro illustrato Viaggio in un paesaggio terrestre, 2007 e presentato, con l'omonima mostra, nella seconda edizione della "Settimana europea della fotografia" di Reggio Emilia.
Guido Guidi (Cesena), 1941
Studia architettura a Venezia e comincia a fotografare dalla fine degli anni Cinquanta. Le prime esposizioni sono degli anni Settanta. Nel 1984 partecipa alla collettiva Viaggio in Italia, un progetto di Luigi Ghirri. Ha esposto e lavorato in molte città, in America e in Europa. Il suo lavoro è stato pubblicato in libri e cataloghi, tra i quali Varianti del 1995 e SS9. Itinerari lungo la via Emilia del 2000. Per il Canadian Centre for Architecture di Montréal ha realizzato Carlo Scarpa, Architect: Intervening with History e Mies in America. Tra le sue più recenti pubblicazioni c'è In Between Cities del 2003. Insegna fotografia all'Istituto Universitario di Architettura di Venezia.
Mimmo Jodice (Napoli), 1934
Dal 1970 al 1996 è stato docente di Fotografia all'Accademia di Belle Arti di Napoli, fotografo di avanguardia attento alle sperimentazioni e alle possibilità espressive del linguaggio fotografico. E' stato protagonista instancabile nel dibattito culturale che ha portato alla crescita e successivamente all'affermazione della fotografia italiana anche in campo internazionale. Nel 1970, a Milano, la sua prima mostra importante, Nudi dentro cartelle ermetiche, con una presentazione di Cesare Zavattini; nel 1980 pubblica Vedute di Napoli, che contribuisce a fornire una nuova visione del paesaggio urbano e dell'architettura. Nel 1981 partecipa alla mostra Expression of Human Condition al San Francisco Museum of Art, mentre dal 1985 inizia una lunga e approfondita ricerca sul mito del Mediterraneo. Da molti anni è presente nel panorama internazionale dell'arte con numerose mostre e pubblicazioni. Nel 2001 la Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Torino gli ha dedicato una retrospettiva; nel 2003 l'Accademia dei Lincei gli ha conferito il prestigioso premio "Antonio Feltrinelli" e nello stesso anno il suo nome è stato inserito nell'Enciclopedia Treccani. Nel 2006 l'Università degli Studi di Napoli "Federico II " gli ha conferito la Laurea Honoris Causa in Architettura.
Massimo Vitali (Como), 1944.
Ha studiato fotografia al London College of Printing. Alla fine degli anni Settanta intraprende la carriera di fotogiornalista, collaborando con diverse riviste in Italia e in Europa. A partire dal 1989 è direttore della fotografia in numerose serie televisive e per la pubblicità. Dagli anni Novanta sviluppa una ricerca sulla fotografia di paesaggio dedicata al tema specifico degli spazi pubblici e del modo di trascorrere le vacanze degli italiani nei luoghi del divertimento di massa, che realizza con macchine fotografiche di grande formato. La sua ricerca si allarga quindi alle discoteche, le piazza, le piscine, luoghi pubblici di incontro. Ha partecipato a numerose esposizioni collettive e individuali. Attualmente vive e lavora a Lucca e a Berlino.
Informazioni
Ereditare il paesaggio
Luogo: Biella - Museo del Territorio Biellese
Via Quintino Sella - Biella
Periodo: dal 16 dicembre 2007 al 24 marzo 2008
Orari:dal martedì al giovedì 15-19, venerdì 15-22, sabato e domenica 10-19, chiuso il lunedì. Aperto i lunedì festivi 10-19. Possibili visite guidate e laboratori didattici su prenotazione
Ingresso: intero 5,00 Euro; ridotto 3,00 Euro (soci TCI, soci Nova Coop, pensionati e studenti); gratuito (abbonamento Musei Torino Piemonte, under 6 anni, over 65 anni)
Info: tel. 015 2529345 - fax 015 2432791